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BMW Serie 5 2018: studia da ammiraglia

La settima generazione della berlina di Monaco beneficerà di un marcato travaso di tecnologia dalla sorella maggiore Serie 7. Grazie al nuovo pianale sarà più leggera di 100 kg. È attesa nelle concessionarie a inizio 2017.

Parigi o Detroit, nulla è dato sapere. Vige il più stretto riserbo sul Salone che ospiterà il debutto della nuova BMW Serie 5. Ciò che è certo è che la Casa di Monaco, come un pugile colpito duro al mento, è chiamata a rispondere all’offensiva lanciata da Mercedes-Benz Classe E. La berlina di Stoccarda, forte di un marcato travaso di tecnologia dalla “sorella maggiore” Classe S, ha infatti spostato verso l’alto l’asticella della categoria delle berline premium di grandi dimensioni. Ora la rivale dell’Elica deve contrattaccare.2018 BMW 5-series prototypeGuarda in alto. Per fronteggiare la nuova Classe E, la settima generazione di Serie 5 seguirà una strada analoga alla rivale Mercedes, ovvero attingerà a piene mani dall’ammiraglia in gamma. Da Serie 7 riprenderà pertanto sia alcuni cenni stilistici, specie al frontale, sia la piattaforma CLAR che dovrebbe garantire un “dimagrimento” nell’ordine dei 100 kg rispetto al passato. Il nuovo pianale farà ampiamente ricorso alla lega leggera e persino alle fibre composite, a tutto vantaggio del contenimento dei consumi e delle emissioni.2018 BMW 5-series prototypeDestinata a essere declinata anche in versione wagon, secondo tradizione denominata Touring, e in configurazione di carrozzeria a cinque porte (GT), la nuova Serie 5 potrà contare su propulsori turbocompressi a iniezione diretta del carburante sia a 4 sia a 6 cilindri in linea, oltre che su di una versione ibrida plug-in da 350 cv e sul V8 4.4 biturbo benzina della top di gamma M5. Quest’ultima unità presumibilmente portata dagli attuali 560 cv a 600 cv, eguagliando lo step di potenza sinora riservato all’edizione limitata Competition. Trasmissioni, come in passato, manuale a 6 marce oppure automatica a 8 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia, fatta eccezione per la citata M5 che adotterà il consueto cambio a doppia frizione a 7 marce.

 

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