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Cadillac ELR: Karma come chiodo fisso

207 cv per la coupé 2+2 americana. Derivata da Chevrolet Volt, sfida Fisker Karma. La propulsione elettrica ad autonomia estesa abbina due unità a zero emissioni a un 4 cilindri a benzina di 1.398 cc. Promette oltre 500 km d’autonomia e scatta da 0 a 96 km/h in 7,8”

È l’evoluzione in chiave sportiva di Chevrolet Volt. È la coupé 2+2 principale rivale di Fisker Karma. È venduta negli States a meno di 80.000 dollari (poco più di 58.000 euro). E, soprattutto, è un’elettrica premium “ad autonomia estesa”, ovvero un’auto a propulsione ibrida con sistema in serie anziché in parallelo, con il motore elettrico interposto tra termico e trasmissione in modo tale che questa sia sempre azionata dall’unità a zero emissioni.

Prestazioni da sportiva

In Cadillac, grazie all’abbinamento del noto 4 cilindri 1.4 16V alimentato a benzina, accreditato di 84 cv, a due motori elettrici sincroni trifase a magneti permanenti da, rispettivamente, 157 e 181 cv, promettono un’autonomia minima di 480 km (sebbene siano stati ripetutamente superati i 550 km nei test on the road), dei quali 60 a zero emissioni, potendo contemporaneamente contare su di una potenza complessiva di 207 cv e una coppia di 40,8 kgm. Valori decisamente superiori alla citata Volt, forte di 150 cv e 37,7 kgm, cui conseguono uno scatto da 0 a 96 km/h in 7,8” (8,8” in modalità puramente elettrica) e una velocità massima di 171 km/h.

Finiture premium

ELR si vanta d’essere la prima elettrica premium ad autonomia estesa. Affermazione che non tiene conto dell’esistenza di Bmw i3… In ogni caso, la coupé americana è corredata di raffinati interni in pelle, finiture in fibra di carbonio e connessione costante tra vettura e smartphone, così da programmare a distanza la ricarica delle celle al litio. Da riferimento la dotazione di sicurezza, forte di allerta e frenata automatica in caso di collisione imminente, avviso di superamento involontario della linea di corsia, cruise control adattivo e segnalazione d’ostacolo in corrispondenza dell’angolo di visuale cieco.

I componenti del sistema ad autonomia estesa, analogamente a Chevrolet Volt, sono quattro: l’unità elettrica principale, il motore/generatore secondario, il quattro cilindri a benzina e il pacco batterie. L’elettronica di controllo e un inverter supervisionano al funzionamento e alla gestione dei flussi d’energia, mentre un ingranaggio epicicloidale collega meccanicamente i motori elettrici all’asse di trazione. Il cambio è superfluo grazie alla coppia immediata e costante garantita dal propulsore a zero emissioni, pur essendo previsto un selettore simile a un’ordinaria trasmissione automatica.

Come si guida un’auto di questo genere

Selettore, nel caso d’ELR, replicato mediante levette al volante così da comprendere il programma L, alternativa al comune “Drive”, onde garantire l’immediata attivazione del recupero dell’energia al sollevamento del pedale dell’acceleratore; rendendo pressoché superfluo il riscorso al freno. Il sistema di propulsione prevede quattro modalità d’azione. A velocità costanti e batterie cariche, queste alimentano il motore elettrico principale. Incrementando il ritmo, il software di controllo del sistema decide, in funzione delle condizioni di guida e ambientali, se attivare o meno il secondo propulsore a zero emissioni, sempre alimentato dalle batterie, onde evitare eccessive velocità di rotazione della prima unità, con conseguenti cali di rendimento.

Una volta esaurita la carica delle celle al litio, si schiudono due alternative: ad andatura moderata, il 4 cilindri si accende e fornisce al propulsore elettrico secondario, che in tal caso funge da generatore, l’energia per alimentare il motore elettrico principale. L’eventuale surplus d’energia viene dirottato e immagazzinato nelle batterie. A velocità più elevate, interviene quale unità propulsiva anche il motore elettrico secondario che, sempre “guidato” dal 4 cilindri, partecipa al moto della vettura in sinergia con il propulsore elettrico principale.

Le quattro modalità di marcia

Analogamente a Volt, è possibile optare per quattro logiche di marcia: standard, Sport, Hold, forte del costante ricorso al motore termico per mantenere cariche le batterie, oppure  Mountain, votata alla massima conservazione della carica così da garantire, nel momento del bisogno, il 100% delle prestazioni. ELR è un clone di Volt? Niente affatto. Se lo schematismo delle sospensioni appare pressoché identico, tipo McPherson all’avantreno e ad assale rigido con parallelogramma di Watt al retrotreno, molle e ammortizzatori Cadillac sono di tipo adattivo anziché tradizionale. A riprova dello spirito sportivo della vettura.

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