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Caterham AeroSeven Concept: fast and sacrilegious

Ha il controllo di trazione e l’Abs. Un sacrilegio per Caterham! Però non rinnega lo spirito Seven attingendo al telaio di CSR e al motore di 485 cv. Abitacolo e carrozzeria sono in fibra di carbonio. Per ora è una concept, ma arriverà in veste definitiva a fine 2014

Una rivoluzione. Che promette di mutare l’immutabile. Nata da un’intuizione di Colin Chapman nel 1957 ed evolutasi attraverso 4 generazioni, Seven, abbandonata e in parte rinnegata da Lotus, è stata rianimata da Caterham a partire dagli Anni ‘70 ed è tuttora in produzione nella configurazione S3. Ultima delle immortali, sembrava destinata a durare in eterno, declinata in mille varianti più o meno performanti. Si pensi soltanto alle più recenti, ovvero l’estrema 620 R e l’entry level a tre cilindri Seven 165. Ora tutto potrebbe cambiare. La Factory inglese punta sulla sacrilega AeroSeven Concept…

Natale? Dal 2014 si festeggerà il 23 dicembre. Scioccante? Non quanto AeroSeven. La show car britannica scardina ogni consuetudine. Prevedendo innanzitutto il controllo di trazione. Una dotazione tecnica comune alla stragrande maggioranza delle city car, ma sinora tabù per Seven. Sistema che, in ogni caso, non tradisce l’anima racing della Factory inglese, in quanto regolabile in base a diversi livelli d’intervento e corredato dal launch control. Il sacrilegio più grande, però, consiste nell’adozione di un Abs Bosch derivato dalle competizioni. Un accessorio sinora considerato, in Caterham, utile quanto una caramella alle cime di rapa. E non è tutto. Dite addio alle ruote (semi) scoperte. La nuova configurazione della carrozzeria, più convenzionale e in linea con la rivale Lotus 2-Eleven, promette una maggiore deportanza rispetto all’attuale, integrando anche i roll-bar.

Meccanica e telaio, almeno quelli, non rinnegano il passato. AeroSeven è sviluppata sulla base di Seven CSR, top della raffinatezza in quanto dotata di sospensioni posteriori a ruote indipendenti e ammortizzatori anteriori tipo push rod. La carrozzeria, alla cui realizzazione ha contribuito il team Caterham F1, è interamente in fibra di carbonio e il propulsore deriva dal 4 cilindri aspirato di 2,0 litri Ford Duratec, omologato Euro 6, appannaggio di Seven 485. Un’unità in grado di erogare 240 cv allo stratosferico regime di 8.500 giri/min e 21,0 kgm di coppia a 6.300 giri.

Si conferma una motocicletta a quattro ruote. Essenziale connubio di telaio, motore e sospensioni. Grazie al cambio manuale a 6 rapporti scatta da 0 a 100 km/h in meno di 4”. Ma il monitor multifunzione al vertice della consolle? Non si era mai visto nell’abitacolo di una Caterham. Che le vetture di Dartford siano divenute delle tenere educande? Nulla di tutto questo. Contrariamente alla maggioranza delle auto “ordinarie”, il componente in questione non funge da schermo per la navigazione satellitare o la regolazione delle opzioni di bordo, bensì da display per monitorare con un unico sguardo giri motore, velocità, marcia inserita, setting dell’Abs e del controllo di trazione, pressione del lubrificante e temperatura sia dell’olio sia del liquido di raffreddamento.

Non meno racing oriented l’abitacolo, caratterizzato da rivestimenti integralmente in carbonio e sedili monoscocca in Kevlar e fibre composite. Disponibile a partire dall’autunno 2014, AeroSeven anticipa la nuova sportiva Caterham progettata in partnership con Renault, attesa nel 2016.

 

Ecco come nasce AeroSeven Concept

 

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