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Mini Roadster

Nasce Mini Roadster, la prima due posti aperta della Casa. Motori scattanti (da 121 a 208 cv), tante possibilità di customizzazione, agilità e assetto da prima della classe e massimo divertimento alla guida sono i suoi assi nella manica. L'obbiettivo? Diventare un riferimento per il proprio segmento.

Naias, ovvero North American International Auto Show: è qui che verrà presentata in anteprima mondiale la Mini Roadster, la prima due posti aperta della Casa tedesca. Motorizzazioni prestanti ed ecologiche, assetto da vera sportiva e tutta l’agilità tipica della gamma Mini dovrebbero essere i punti di forza di una vettura che ambisce senza mezzi termini a diventare la prima vera “premium” nel segmento di appartenenza.Tanti, per la Mini Roadster, i richiami estetici alle parenti di gamma: grandi proiettori circolari,  griglia esagonale, cornici degli indicatori di direzione e fari posteriori montati verticalmente permettono di riconoscere immediatamente l’appartenenza al marchio. La linea è una combinazione riuscita ( più della versione coupé) di superfici tese, bordi smussati e profilo ribassato; il tutto rigorosamente all’insegna della sportività. Altro elemento distintivo è di certo il bagagliaio decisamente marcato della Mini Roadster, separato a livello estetico dall’abitacolo e capace di offrire un’apertura ampia e un volume di carico di 240 litri.L’elegante capote è in tela e può essere aperta manualmente. Sul fronte sicurezza la Mini Roadster offre due roll-bar in acciaio inossidabile, oltre a un telaio del parabrezza opportunamente rinforzato. Motori? Tre le possibilità per chi sceglierà di acquistarne una: Mini Cooper Roadster da 121 cv, Mini Cooper S Roadster da 181 e, per finire, Mini John Cooper Works Roadster spinta da ben 208 cv. Il cambio, per la versione base è manuale, mentre per le due varianti più potenti è prevista anche la trasmissione automatica come optional.Concludono il riuscito quadretto: servosterzo meccanico, DSC (Dynamic Stability Control), baricentro basso e alta resistenza torsionale. Perché una Mini, per essere degna di questo nome, deve essere sì bella, ma soprattutto agile, sportiva e divertente!

 

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