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Nissan X-Trail 2014: svolta crossover

Dimenticatevi il vecchio modello. La nuova X-Trail rinnega l’essenzialità del passato in favore di dotazioni raffinate, linee sinuose e una maggiore vocazione all’utilizzo su asfalto. Debuttano la configurazione a 7 posti e una versione 2WD. Strizza l’occhio alle crossover

Hanno combattuto a lungo. Nel fango, tra le rocce, sotto la neve. Affondando nella sabbia e immergendosi in acque profonde. Senza tregua. Nissan X-Trail e Land Rover Freelander2 si sono contese per anni il trono di Suv regina dell’off road. Ora la nipponica cambia. Profondamente.

La nuova X-Trail potrà adottare il portellone ad azionamento elettrico mediante telecomando. Un po’ come dire che l’ispettore Callaghan, anziché una Smith & Wesson 44 Magnum, d’ora in poi utilizzerà una pistola a protoni rivestita di brillantini. Una concessione alla modernità in aperto contrasto con il carattere tipicamente essenziale della SUV Nissan, indice di un radicale cambiamento d’indole. Un secco “niet” alla tradizione in favore di una superiore efficacia in ambito urbano e, in generale, lontano dagli sterrati. X-Trail 2014 ha sangue da crossover nelle vene.

Il nuovo corso porta in dote una versione a due ruote motrici, inimmaginabile sino a ieri, che avvicina X-Trail alle “cugine” Juke e Qashqai. Nulla cambia, invece, per quanto concerne il sistema di trazione integrale. Viene infatti confermata la tecnologia All-Mode 4x4i con possibilità, agendo su di una manopola lungo il tunnel, di optare per le 2WD all’avantreno, le 4WD con distribuzione automatica della coppia tra gli assali in funzione delle condizioni d’aderenza e il programma “Lock” che ripartisce in modo fisso 50-50 i kgm tra avantreno e retrotreno.

La modernizzazione di X-Trail passa attraverso dotazioni raffinate, degne di vetture di categoria superiore, quali l’Active Ride Control, una sorta di controllo del rollio, e l’Active Engine Brake, che permette al cambio automatico di “leggere” l’andamento stradale e lo stile di guida favorendo il freno motore in curva o in fase di decelerazione. Inedito anche l’Active Trace Control, mutuato dalla berlina premium Infiniti M, che parametrando velocità, angolo di sterzata, apertura della farfalla e interventi dell’impianto frenante agisce sulle singole ruote onde ridurre la tendenza al sottosterzo. Un evoluto controllo della stabilità e della trazione. Dotazioni, in ogni caso, funzionali per una superiore efficacia su asfalto, ma con limitate applicazioni fuoristrada. Ulteriore prova del cambiamento d’indole da parte di X-Trail. Non costituiscono una novità, al contrario, i sistemi di limitazione della velocità in discesa e assistenza alla partenza in salita: quest’ultimo attivo con pendenze superiori al 5% anziché al 10% come in passato.

Il look si ingentilisce, abbandonando le linee squadrate del precedente modello in favore di forme fluide, retaggio della sempre più stretta parentela con le crossover Juke e Qashqai. La lunghezza, tutt’altro che trascurabile (4,64 m), resta invariata, mentre aumentano lievemente il passo, andando ad avvicinare i 2,66 m appannaggio della rivale Freelander2, e la larghezza. Cambiamenti che rendono possibile l’adozione di una terza fila di sedili, così da accogliere in abitacolo sino a 7 persone. Una novità.

Inedito il doppio pianale di carico che consente di frazionare il bagagliaio su due livelli: superiore, con una portata massima di 10 kg, e inferiore, in grado di reggere 75 kg. X-Trail 2014 adotta inoltre la più recente versione del sistema integrato di navigazione, informazione ed entertainment NissanConnect. Consente di connettersi con gli smartphone visualizzandone le app mediante il display touchscreen a colori da 7” al centro della consolle, favorisce il “dialogo” tra gps e Google, permette di comunicare al sistema di bordo gli itinerari programmati dal pc di casa e include lo streaming audio Bluetooth.

Il salto generazionale di X-Trail si accompagnerà all’adozione di propulsori di cubatura inferiore rispetto a quanto previsto per il precedente modello. Sebbene Nissan non abbia diffuso dati ufficiali, è probabile l’abbandono, o quantomeno l’affiancamento, dell’attuale 2.0 td da 150 cv con lo step più evoluto del 4 cilindri in linea common rail di 1.598 cc di derivazione Renault sovralimentato mediante turbocompressore, appannaggio di Qashqai in configurazione da 131 cv. Un’unità accreditata di una coppia massima (32,6 kgm) identica a quanto garantito dal citato 2.0 td, a fronte di consumi ed emissioni di CO2 inferiori. In estrema sintesi, la nuova Suv, anzi crossover Nissan sarà più moderna, ecologica e “gentile”. Perdendo però quell’essenzialità e semplicità che, tradizionalmente, la caratterizzavano. Tempi moderni…

 

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