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Skoda Octavia Scout: attrazione integrale

Debutterà a Ginevra la versione all terrain della wagon ceca. All’allestimento estetico off road si accompagnano protezioni sottoscocca, altezza da terra superiore di 33 mm allo standard e trazione integrale permanente. Saranno disponibili due TDI e un TSI

Prendi un’Octavia Wagon. Aggiungi passaruota plastici a contrasto. Non dimenticare le protezioni sottoscocca sia all’avantreno sia al retrotreno. Quindi amalgama il tutto con della trazione integrale permanente e un rialzo dell’assetto di 33 mm rispetto alla vettura base. Per finire, arricchisci il preparato con dei cerchi in lega da 17”. Ecco gli ingredienti della ricetta Octavia Scout, versione all terrain della familiare ceca.

Non è un progetto nuovo. La seconda serie di Octavia aveva beneficiato del medesimo trattamento. Ora, però, le 4WD si affidano a una frizione a lamelle Haldex di quinta generazione. Non è pertanto più necessario attendere lo slittamento delle ruote anteriori per provocare la ripartizione della coppia verso il retrotreno. È piuttosto prevista una specifica pompa elettrica che genera la variazione di pressione dell’olio necessaria per agire sulla frizione. In tal modo la distribuzione dei kgm avviene preventivamente alla perdita d’aderenza delle ruote anteriori. Al momento non sono stati ufficializzati i propulsori. Per avere informazioni certe è necessario attendere il Salone di Ginevra (6-16 marzo). Ciò che al momento è dato sapere è che saranno disponibili due td, molto probabilmente il 1.6 TDI da 105 cv e il 2.0 TDI da 150 cv, e un’unità turbocompressa a iniezione diretta di benzina. I consumi, secondo quanto dichiarato, dovrebbero essere inferiori del 20% al precedente modello.

 

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