fbpx

Suzuki Celerio: salto più in Alto

5 porte e capacità di carico da record della categoria (254 litri) per la nuova city car nipponica. Erede di Alto, è mossa da un tricilindrico 1.0 a benzina da 68 cv. Promette emissioni e consumi particolarmente contenuti. Cambio manuale o robotizzato

Si è mostrata pudicamente in occasione del Salone di New Delhi. Restando in disparte. Senza disturbare. In attesa di concedersi a occhi europei. In attesa di un debutto in grande stile. A Ginevra. Ora, per Suzuki Celerio, city car nipponica a 5 porte, è tempo di conquistare le luci della ribalta.

Non c’eravamo già visti? Celerio, del resto, è il nome con il quale viene identificata in alcuni mercati extra europei la nota city car Alto. Rispetto alla progenitrice cambia nettamente il frontale, caratterizzato da una griglia in linea con gli stilemi inaugurati dalla crossover S-Cross. Inediti anche i gruppi ottici anteriori così come la nervatura longitudinale che percorre le fiancate donando un aspetto sensibilmente più muscoloso che in passato all’utilitaria nipponica. Confermata la configurazione della carrozzeria a cinque porte.

Il bagagliaio vanta una capienza di 254 litri con cinque persone a bordo. Quasi il doppio rispetto ad Alto (129 litri) e ben 43 litri più della compatta Swift. Un record. Basti pensare che le rivali Peugeot 108 e Citroën C1 MY14 non fanno meglio di 196 litri, mentre Toyota Aygo MY14 si attesta a 168 litri e la più grande (+30 cm) Volkswagen Polo MY13 può contare “solamente” su 280 litri. Un primato legato alla superiore profondità del vano rispetto allo standard; caratteristica portata in dote dall’adozione al retrotreno di un ponte torcente appiattito.

Celerio è mossa da due tricilindrici 1.0 12V a benzina. Entrambi erogano 68 cv e 90 Nm (9,2 kgm) di coppia. Le differenze principali consistono nella disponibilità della fasatura variabile, riservata all’unità denominata K10C, e nel rapporto di compressione di 11,0:1 per il propulsore K10B, di 12,0:1 per il motore K10C. Quest’ultimo corredato di serie dei sistemi Start&Stop ed EGR, ovvero del ricircolo dei gas di scarico nelle camere di combustione così da contenere temperature interne ed eccesso d’ossigeno: principali fattori della formazione d’ossidi d’azoto (NOx). Le emissioni di CO2 sono altresì contenute in 85 g/km. L’unità K10B può contare, oltre che sul condiviso cambio manuale a 5 rapporti, su di una trasmissione robotizzata. In tal caso le emissioni di CO2 si attestano a 99 g/km.

Sono previsti di serie ABS, ESP, 6 air bag, assistenza alla partenza in salita e monitoraggio della pressione dei pneumatici.

 

Articoli correlati
I motori alla Milano Design Week 2024
Parco auto italiano sempre più vecchio: ma anziché comprare si sceglie sempre più il noleggio
Alfa Romeo: non va bene Milano? Allora “Alfa Romeo Junior!”