fbpx

Nissan Juke-R 2.0: anima feroce

Trapianto di cuore per la crossover nipponica che adotta il V6 3.0 biturbo da 600 cv della supersportiva GT-R Nismo. Carrozzeria in carbonio.

Dopo la versione Nismo RS da 218 cv risalente a pochi mesi fa, credevamo di aver assistito all’apice della follia per Nissan Juke. Ci sbagliavamo. I Giapponesi sono andati oltre e, in vista del Festival della velocità di Goodwood, hanno pensato di regalare 600 cv alla piccola crossover.NissanJukeR20-007L’inedita Juke-R 2.0, realizzata in collaborazione con Nismo – divisione sportiva della Casa nipponica – è un’evoluzione della Juke-R del 2011, feroce “contaminazione” nata dall’adozione del motore della supersportiva GT-R. Il noto V6 3.8 biturbo benzina, originariamente accreditato di 549 cv, in configurazione Nismo raggiunge nuove vette, potendo contare su 600 cv e 652 Nm di coppia. Un sensibile upgrade frutto principalmente della sostituzione dei due turbocompressori IHI standard con unità di maggiore portata prese in prestito dalla vettura impegnata nel Campionato FIA GT3. Intervento cui si accompagnano adeguamenti sia alle tempistiche d’accensione della miscela aria-benzina sia alla portata della pompa carburante.NissanJukeR20-011Il propulsore dalla potenza “monstre” viene calato all’interno della carrozzeria di Juke, opportunamente adattata nell’ampiezza delle carreggiate e nei passaruota grazie al massiccio ricorso a componenti in fibra di carbonio, mentre l’assetto è ulteriormente ribassato rispetto alla versione Nismo RS e le sospensioni irrigidite. In aggiunta, la scocca è rinforzata e l’impianto frenante si avvale di dischi autoventilanti anche al retrotreno. Sebbene le prestazioni non siano state dichiarate, è pressoché certo che la 2.0 migliorerà le già di per sé eccezionali performance della prima versione, accreditata di uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,0 secondi e di una velocità massima di 275 km/h. Con la R 2.0 Nissan celebra i cinque anni sul mercato di Juke.

 

Articoli correlati
Prova MG3 Hybrid+ - Ok, il prezzo è giusto (e non solo quello)
I motori alla Milano Design Week 2024
Parco auto italiano sempre più vecchio: ma anziché comprare si sceglie sempre più il noleggio