fbpx

Nissan ProPilot: al via la guida semi autonoma in Giappone

Dopo i costruttori tedeschi e americani, ora anche Nissan dedica un sistema di guida semiautonoma a una vettura di serie. Entro quattro anni debutterà la prima auto nipponica senza conducente.

Una vettura ecologica, in grado di gestirsi da sola e d’interagire tanto con gli altri veicoli quanto con le infrastrutture: ecco l’identikit dell’auto del futuro, oltre che l’obiettivo cui mirano gran parte delle Case costruttrici. Dopo i primi prototipi a guida autonoma, e le inevitabili problematiche connesse allo sviluppo di una tecnologia rivoluzionaria che non prevede alcun intervento da parte del guidatore, debuttano ora sul mercato alcune soluzioni intermedie, vale a dire dei sistemi che gestiscono il veicolo parzialmente, con l’uomo sempre vigile ma chiamato ad agire solo in situazioni critiche.I costruttori americani e tedeschi hanno profuso risorse eccezionali nello sviluppo del settore, lasciando al palo il resto del mondo. Ora, però, anche il Giappone si avvicina alla guida semi autonoma grazie al sistema ProPilot di Nissan, al debutto sul mercato nipponico a fine agosto grazie alla monovolume Serena in configurazione ibrida, forte di un 4 cilindri 2.0 benzina abbinato a un motore elettrico e a un cambio a variazione continua. Primo passo della casa di Yokohama sul fronte dell’assistenza avanzata, ProPilot nasce per la marcia in autostrada o in colonna all’interno di una singola corsia ed è in grado di gestire autonomamente lo sterzo – anche in curva – l’acceleratore e i freni, mantenendo la distanza di sicurezza dai veicoli che precedono e, conseguentemente, riducendo l’affaticamento del conducente nei lunghi viaggi.ProPilot si basa sull’interazione tra una telecamera frontale, un cruise control adattivo e un software di elaborazione delle immagini, così che la vettura “legga” tridimensionalmente la posizione degli altri veicoli e la segnaletica orizzontale, mantenendosi al centro della corsia e gestendo le distanze. Il sistema, attivabile mediante un interruttore collocato sullo sterzo, è operativo sino a 100 km/h e in grado di arrestare completamente il veicolo qualora necessario. Per la successiva ripartenza è richiesto l’intervento del conducente. Analogamente alla tecnologia Autopilot dell’americana Tesla, il guidatore deve sempre mantenere le mani sul volante; in caso contrario viene emesso un avviso e successivamente disattivata la guida semiautonoma che, in ogni caso, non trova applicazione in assenza della segnaletica orizzontale.Sviluppato per le condizioni di traffico del Giappone, ProPilot sarà progressivamente adattato alle strade europee. Destinato a tre step evolutivi, nel 2017 debutterà a bordo della nuova crossover Qashqai, best seller della categoria in Italia, nel 2018 verrà corredato del cambio di corsia automatico in autostrada, vale a dire la marcia su linee e traiettorie multiple – inclusi i sorpassi – e nel 2020 beneficerà della gestione autonoma degli incroci, dedicata alla marcia urbana. L’auto senza conducente, nei programmi dell’alleanza industriale Nissan/Renault, diventerà realtà nell’arco di quattro anni e verranno lanciati sul mercato almeno dieci nuovi modelli dotati di tale tecnologia. Un passo avanti epocale per la sicurezza stradale. 

 

Articoli correlati
Mini Aceman - Asso di... elettroni
Patente internazionale, ecco perché farla e quanto costa. La Guida Completa
Volkswagen ID.CODE: il SUV elettrico si fa "umano"