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Nuova Kia Picanto: bad girl power

La strategia è tanto chiara quanto semplice: tornare a crescere nel segmento con un'auto di grande personalità, dedicata soprattutto alle donne e facile da comunicare. Look, razionalità ed economicità partono da 8.950 euro

Un povero principe azzurro declassato a smistare la spazzatura, facendo attenzione a non confondersi fra umido e plastica: è l’immagine che meglio condensa e traduce lo spirito della nuova Picanto.La citycar Kia ha attraversato il terzo restyling della sua vita seguendo i due trend che Panda e 500 hanno imposto negli ultimi anni al segmento A, ossia razionalità e stile: 5 porte spaziosa ed economica la prima e 3 porte stilosa ed emozionale la seconda. Incrociando questi dati con le motivazioni d’acquisto medie del mercato e quelle relative alla Picanto, che sono design (42%), prezzo (24%) e costi di esercizio (20%), gli uomini Kia hanno dato forme a contenuti al nuovo modello. Il risultato è immediatamente visibile grazie al nuovo design di frontale, griglia, paraurti e fendinebbia ma è anche racchiuso in alcuni numeri, come la lunghezza pari a 3.595 mm (a metà strada fra Panda e 500) e la capacità di carico di 821 litri (molto vicina a Panda).Pochi fronzoli e tanta sostanza potrebbe essere il motto che ha ispirato il my 2016: la gamma si compone, infatti, di due versioni, City Limited e Glam, quest’ultima con volante in pelle, connessione Bluetooth, luci a LED anteriori e posteriori, e due motorizzazioni, il 1.0 benzina e l’Eco-GPL. Storicamente il Diesel ha inciso poco sulle vendite della Picanto, al contrario del GPL che vale il 42% del totale (contro una media del settore pari al 7%). I propulsori, entrambi made in Kia, sono Euro6 e offrono un bel mix di brio ed economicità: il tre cilindri Multi Point Injection è capace di 66 cv e 95 Nm, con consumi contenuti in 4,5 litri/100 km ed emissioni di CO2 pari a 105 g/km. Il bifuel ha ricevuto alcune migliorie soprattutto a livello di rapporto di compressione, che hanno incrementato la potenza a 69 cv nell’utilizzo a benzina e 66 cv nell’utilizzo a gas, con costi di percorrenza inferiori a 10 euro per 300 km. Entrambi sono abbinati a un cambio manuale a 5 marce.Nel definire il nuovo look, colori, interni e anche la lista degli accessori, si sono tenuti in grande considerazione i gusti e le esigenze del pubblico femminile, che è quello che più apprezza la Picanto. Con una connotazione ben precisa, che poi ha portato alla mortificazione del principe azzurro dello spot: donne fra i 25 e 45 anni, indipendenti, con forte personalità… per dirla all’inglese e con un’immagine evocativa, le bad girl.Saliamo a bordo. Gli interni sono curati, con la plancia arricchita da cornici cromate che sottolineano i due elementi del cruscotto e le bocchette di ventilazione. La console centrale, ridisegnata, ospita il nuovo sistema audio standard e (più avanti) l’ultima generazione del Kia Navigation System con schermo touchscreen, infotainment integrato e il sistema “Kia My Music”: un vero e proprio hard disk con 1 GB di memoria dove salvare la propria musica. Della sicurezza non si sono però dimenticati e a farlo notare sono i 6 airbag.La Picanto, bestseller Kia, è arrivata nel 2004 come prima vettura destinata al segmento A, è stata capace di vendere 11.000 pezzi nei primi 6 mesi e di raggiungere un picco di 15.800 unità nel 2008, momento di maggior splendore del mercato. Nello stesso anno ha guadagnato anche la versione Eco-Gpl e nel 2011 è arrivato un primo restyling. Altra data cruciale nella sua storia è il 2013, quando il propulsore bifuel è stato progettato e prodotto internamente.Le previsioni di crescita del marchio coreano stimano 38.000 vendite entro fine 2015, pari a una quota di mercato del 2,5%, con un incremento del 16% sul 2014, ma il dato più interessante è quello che indica il 3% come obiettivo da raggiungere entro il 2018.A dare una mano saranno sicuramente i prezzi, pochi, chiari e aggressivi: 10.500 euro per la City Limited e 11.500 euro per la Glam, con motore a benzina; 1.300 euro in più se si vuole il bifuel.A decidere se i colletti bianchi coreani hanno visto giusto saranno alla fine loro, le bad girl: il tempo delle favole è finito.

 

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