fbpx

Prova Volkswagen Beetle Dune

L’inedito allestimento Dune porta in dote un’estetica all terrain per Maggiolino coupé e Cabriolet. Assetto rialzato di 10 mm e motori sia TSI sia TDI con potenze da 105 a 220 cv

Una storia lunga una vita: il Beetle o Maggiolino rientra senza alcun dubbio tra le immortali a quattro ruote. Una elite che l’insetto tedesco condivide con MINI, Citroen 2CV, Fiat 500 e poche altre. Anche lei come altre auto è stata “ripescata” e ricostruita con canoni moderni. Il suo successo (100.000 Beetle vendute dal 2011, di cui 66% coupé e 33% cabrio) non ha avuto la stessa portata delle altre due, forse perché in Volkswagen il Maggiolino è solo “uno dei tanti modelli in gamma”. Per Fiat e BMW Group, invece, MINI e 500 sono diventati veri e propri marchi nel marchio. Questo non significa che il Beetle non meriti le dovute attenzioni, anzi: VW lo ha prima evoluto, rendendolo più “maschio” – il primo modello attirava più le ragazze che i ragazzi, ora con un look più sportivo e motori fino a 200 cv piace  anche agli ometti – e ora dedicandogli questa versione speciale Dune, che trae ispirazione dalle migliaia di Dune Buggy nate sulla base della sua “nonna” e dalle Volkswagen che correvano nella Baja 1000, una delle gare di fuoristrada più dure del mondo che si disputa in California. La gestazione della Beetle Dune è stata piuttosto lunga. Presentata al Salone di Detroit del 2014 come concept, poi al Salone di Los Angeles in versione definitiva, sta per sbarcare sul mercato americano ed europeo. Italiano? Dipenderà dalle richieste, perché al momento l’arrivo in Italia non è certo.LIVEProposta con carrozzeria sia cabriolet sia coupé, la Beetle Dune propone una interpretazione crossover anche per il Maggiolino. Non mancano pertanto protezioni plastiche grezze a contrasto con la carrozzeria e disposte lungo portiere e passaruota, slitte paracolpi sia all’avantreno sia al retrotreno ed elementi inediti quali lo spoiler, le prese d’aria anteriori, la calandra, le grafiche e i gruppi ottici a LED, così come l’assetto rialzato di 10 mm rispetto allo standard e una larghezza dei parafanghi aumentata di 14 mm.Chiamarla crossover suona un po’ difficile: le modifiche, comunque, fanno molto bene al look della Dune, soprattutto se si vuole osare con i colori. Dotata di cerchi in lega da 18 pollici, la New Beetle Dune può contare su sedili sportivi con cuciture arancioni, volante rivestito in pelle e sistema multimediale Discover Media con schermo da 6,3 pollici compatibile con gli standard Apple CarPlay e Android Auto. Le motorizzazioni vanno dal 1.2 TSI da 105 cv al 2.0 TSI da 220 cv, passando per il 1.4 TSI da 150 cv a benzina e i TDI da 110 e 150 cv, tutti disponibili con cambio manuale o DSG a doppia frizione. La trazione, analogamente al Maggiolino standard, è anteriore, arricchita dal differenziale a bloccaggio trasversale XDS, che altro non è se non l’evoluzione del controllo di trazione, dato che agisce sulle pinze freno favorendo il mantenimento dell’aderenza. Un tocco all terrain a un prezzo che in Germania è fissato a 24.000 euro per la Coupé e 28.500 euro per la cabrio.DRIVEAvete presente la Golf? La Beetle si comporta esattamente come una Golf, perché “sotto” è una Golf. E, proprio come la Golf, assicura una dinamica di guida di alto livello. Tenuta di strada, precisione, direzionalità, frenata: l’aspetto pacioso della Beetle nasconde in realtà doti telaistiche quasi sportive, mitigate dall’assetto rialzato che toglie un minimo della rigidezza di cui è sempre stata accusata, per quanto le strade olandesi lisce come biliardi non sono un banco di prova probante per le sospensioni.All’interno si convive con l’abitacolo tipico del Maggiolino, che alterna spunti piacevoli come la plancia parzialmente verniciata nel colore della carrozzeria con plastiche non sempre all’altezza del resto dell’auto. Tra le varie motorizzazioni disponibili ci sentiamo di proporre il TDi da 150 cv (magari con DSG) o il 1.4 TSI da 150 cv, entrambi capaci di offrire il giusto mix tra prestazioni, gusto di guida e disponibilità di coppia per la guida rilassata. Il TSi da 220 cv sceglietelo se avete la sportività nell’anima. Ma non è questo il mood che suggerisce il Beetle Dune, più propenso a inculcare “l’andamento lento” nelle vene dei driver, soprattutto in versione cabrio, ancora più scenografica e perfetta per gustarsi la guida en plein air o per lo struscio sul lungomare. La Beetle è sicuramente un’auto molto particolare, che diventa “normale” al volante: la qualità di guida non si discute, l’impatto estetico nemmeno. Se vorrete fare colpo, sceglietela esagerata.

 

Articoli correlati
Prova MG3 Hybrid+ - Ok, il prezzo è giusto (e non solo quello)
I motori alla Milano Design Week 2024
Parco auto italiano sempre più vecchio: ma anziché comprare si sceglie sempre più il noleggio