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Fast Test Honda Civic Tourer

È la wagon di medie dimensioni più capiente sul mercato: il bagagliaio è tanto ampio da annichilire persino familiari di categoria superiore. La modularità degli interni, degna di una monovolume, si accompagna a sospensioni adattive al retrotreno. E si guida da Civic…

LIVEIl design adattato alla praticità. Civic Tourer è l’emblema della funzionalità secondo Honda. Con 624 litri con 5 persone a bordo, Civic Tourer può contare sulla capacità di carico più generosa della categoria. Nessun’altra wagon di lunghezza prossima a 4,5 metri ne avvicina la capienza, la Civic sovrasta le rivali dirette ma insidia anche le familiari di categoria superiore. Sviluppata e progettata in Europa, condivide il pianale con la berlina 5 porte dalla quale deriva l’originale soluzione tecnica del serbatoio del carburante sotto i sedili anteriori. Un’idea che oltre a cambiare la distribuzione dei pesi consente anche, una volta abbattuto il divanetto frazionabile 40/60, di espandere la già eccezionale capacità di carico sino a 1.668 litri. Wagon ma sempre Civic, per cui dotata di una tecnologia di alto livello. Il motore ad esempio è realizzato interamente in alluminio (inedito per le motorizzazioni Diesel) ed è stato soggetto a una cura maniacale in fase di progetto per limitare al massimo gli attriti interni. Nello specifico è il 1.6 quattro cilindri td da 120 cavalli abbinato a un cambio a cinque marce tipicamente Honda per cui secco, corto e godurioso da utilizzare. Dove Civic Tourer fa la differenza, però, è nell’adozione delle sospensioni adattive al retrotreno. Tre Setup (Comfort, Normale e Dynamic) adattano l’assetto in base a stile di guida ma anche ai carichi a bordo. Una soluzione del tutto inusuale per la categoria.DRIVEUna Civic “lunga” che tuttavia non dimentica di fare la Civic. Sarà anche una wagon, ma la Tourer porta intatto il DNA che ha sempre caratterizzato tutte le Civic. Per questo motivo una volta al volante della station giapponese le sensazioni dinamiche che si vivono sono molto vicine a quelle della berlina. Buona coppia ma allungo limitato, il 1.6 i-DTEC offre ottime prestazioni nella zona intermedia del contagiri, aiutato da un cambio preciso e corto negli innesti e perfettamente in linea con la tradizione Honda. Un cambio che fa rinascere il piacere di armeggiare con leva e pedale della frizione per la rapidità e la precisione che dimostra. Ottimo il telaio con un avantreno sempre molto preciso, e un comportamento che anche nella versione “lunga” ricalca molto da vicino quello della berlina. La Civic piace anche per le reazioni del posteriore, in ogni condizione di carico, con le varie mappature che riescono a modificare leggermente il comportamento, senza tuttavia stravolgerlo. La mappatura Sport rende le reazioni leggermente più secche, “comfort” è molto comoda, “normal” alla fine va bene per tutto. In ogni caso tutto entro limiti accettabili dal punto di vista del comfort, perché alla fine la Hnda di dimostra anche un’ottima passista, capace di affrontare viaggi di 500 km no stop e farti scendere ancora riposato. Che poi è la cosa che si chiede più spesso ad auto di questo tipo.

 

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