fbpx

Prova Mercedes E 250 CDI SW

Look praticamente immutato, contenuti più appetibili e consumi da record: così Mercedes Classe E punta a confermarsi leader tra le station premium

Qualche numero, per cominciare: 10 milioni di esemplari venduti in 8 generazioni, 700.000 in tutto il mondo a partire dal 2009 e 18.000 vetture immatricolate in Italia negli ultimi due anni. Mercedes Classe E, la vettura più importante della gamma “stellata” giunta ormai alla ottava generazione, si prepara ad affrontare il 2012 forte di un rinnovamento che ha interessato ben poco la forma e ha preferito concentrarsi sulla sostanza. In poche parole, offrire di più con meno…LIVEDimenticatevi facelift, cambiamenti epocali e nuove generazioni: con Mercedes Classe E il mutamento è praticamente impercettibile, almeno fino a che non si consulta il listino. Già, perché i tre allestimenti in cui viene proposta (Executive, Elegance e Avantgarde) hanno beneficiato di un “restyling” che li ha resi più appetibili; i pacchetti sono stati studiati appositamente per accontentare i clienti italiani. Come nel caso della versione di partenza Executive che, per il 2012, guadagna i fari bixeno ILS e i cerchi in lega da 17 pollici di serie. Stesso discorso per la versione Elegance, che rilancia con luci diurne a LED e finiture di pregio all’interno, mentre per la versione Avantgarde il pacchetto estetico AMG diventa di serie, abbinato a cerchi da 18 pollici, scarico sdoppiato, assetto sportivo e navigatore Comand Online. Il listino? Per la Classe E station, quella della nostra prova, si parte da 44.245 euro per la versione 200 CDI, per arrivare ai 57.606 della 350 CDI.Esteticamente la Classe E 2012 mantiene integralmente forme e proporzioni che ne hanno decretato il successo già a partire dal 2009. Frontale squadrato, passaruota vitaminizzati e incisioni che percorrono tutta la fiancata, slanciando il profilo, non sono stati modificati. Unica eccezione è legata al paraurti anteriore che è stato leggermente cambiato per ospitare le luci diurne a LED. All’interno la cura per il dettaglio è evidente. Tanto lo spazio a disposizione degli occupanti e il bagagliaio con una capacità massima di 2.000 litri – grazie ai sedili reclinabili offerti rigorosamente di serie – si colloca ai vertici del segmento.La plancia, dal disegno orizzontale, è all’insegna dell’eleganza e della sobrietà, fatta eccezione per alcuni allestimenti con inserti in legno dall’aspetto discutibile. Non manca, come da tradizione, un funzionale sistema di infotainment (manovrabile con la classica “rotellona” posizionata sul tunnel centrale) presente sulla classe E già a partire dal basso di gamma. E per chi non si accontenta c’è anche il navigatore cartografico Comand Online, che trasforma la station teutonica in un vero e proprio ufficio “on the road” grazie alla connessione internet e allo schermo da sette pollici a colori.DRIVEUna volta accesa, però, a diventare protagonista è il propulsore 250 CDI. Il quattro cilindri di nuova generazione, infatti, stupisce per silenziosità e per la totale assenza di vibrazioni ai bassi regimi. Grande comfort, quindi, ma non solo… Grazie a una coppia “spalmata” tra i 1.600 e i 2.400 giri, la station tedesca garantisce uno spunto da ferma degno di vetture molto più potenti. Molto bene il cambio 7Gtronic, che sale di marcia senza mai un vuoto o un calo di potenza. La taratura “base” tende a mantenere sempre il rapporto più alto, riducendo così numero di giri e, ovviamente, consumi. Chi, invece, vuole divertirsi sfruttando maggiormente i 204 cavalli della 250 CDI più potente, può sempre inserire la modalità Sport e “spremere” ogni rapporto a dovere. Oppure utilizzare il cambio sequenziale (paddle al volante o leva), ma in questo caso la risposta del 7Gtronic non è così pronta e immediata come in modalità automatica.La trazione integrale elettronica (non è previsto alcun sovrapprezzo per chi sceglie la versione 4×4) gestisce la distribuzione della coppia motrice in base alle necessità, limitando così usura e consumi, ma garantendo comunque massima stabilità quando si viaggia su fondi insidiosi. Lo sterzo? Diretto e comunicativo quando si forza il passo, morbido e veloce quando lo si utilizza per una manovra di parcheggio. L’impianto frenante infonde sicurezza, mentre l’assetto, ovviamente orientato al comfort, finisce per risultare eccessivamente morbido quando si opta per una guida allegra. Meglio scegliere l’autostrada, inserire il cruise control e godersi un computer di bordo capace di segnare consumi vicini ai 20 km con un litro… Non manca, come da tradizione, una discreta farcitura di optional legati alla sicurezza: nove airbag, cinture Pre-Safe, abbaglianti a spegnimento automatico (riconoscono quando si sta incrociando un’altra vettura) e Attention Assist sono tutti di serie, così come il sistema Start&Stop.

 

Articoli correlati
Prova MG3 Hybrid+ - Ok, il prezzo è giusto (e non solo quello)
I motori alla Milano Design Week 2024
Parco auto italiano sempre più vecchio: ma anziché comprare si sceglie sempre più il noleggio