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WRC Rally di Svezia 2014: doppietta Volkswagen

Terza vittoria nel rally scandinavo per il finlandese Jari-Matti Latvala. Grazie a una Polo R WRC in grande forma, e a uno svarione di Ogier, precede il compagno di squadra Mikkelsen. Ottimo terzo Østberg su Citroën DS3 WRC. A picco Kubica e il team Hyundai

Paese che vai, usanze che trovi. In Svezia dai per scontato ci sia la neve. Il ghiaccio. Il freddo. Poi arrivi in prossimità del Circolo Polare Artico con i tuoi bei 28 pneumatici chiodati, convinto di guidare con sensibilità degna di Carolina Kostner e… fa caldo. O meglio, tradotto in scandinavo, la temperatura sfiora lo zero. Pioviggina addirittura. La coltre bianca diventa inconsistente. Si sfalda. Emerge il terreno. E tu, pilota del Mondiale, hai a disposizione comunque e soltanto i chiodati. Perché il regolamento così prevede.

Un Rally di Svezia anomalo come non mai. A partire dallo shakedown, affrontato al rallentatore da quasi tutti i top driver per non distruggere inutilmente un treno di pneumatici, contingentati a 28 unità per equipaggio e messi a dura prova dal terreno affiorante. L’unica certezza è Kris Meeke (Citroën DS3 WRC) – insolitamente regolare a Montecarlo al punto da chiudere terzo assoluto – che, ritrovato se stesso, esce di strada sbriciolando la sospensione anteriore destra. Good job. Ora lo riconosciamo! La prova spettacolo nell’ippodromo di Karlstad, antipasto del rally, viene vinta da Andreas Mikkelsen (Volkswagen Polo R WRC). È il preludio della prima giornata di gara, con il norvegese spina nel fianco del compagno di squadra e Campione del Mondo Sébastien Ogier. Il francese, inizialmente favorito dal terreno affiorante, una volta sconfinato in Norvegia si trova, da pronostico, a fare da spazzaneve. Evolvendo alla fast and furious, concentrato come non mai e costretto a spingere al 100% per colmare il gap derivante dall’essere il primo in prova, conquista tre scratch contro i due del norvegese. Quest’ultimo, però, gioca d’astuzia, affrontando l’ultima PS di giornata con i chiodati alla frutta, così da partire il giorno successivo con coperture fresche. Ogier alza gli occhi al cielo. E verba volant…

Polo, Polo e ancora Polo. La WRC Volkswagen è inarrestabile! Fatta eccezione per la SS5, conquistata dall’eroe di giornata Ott Tänak (Ford Fiesta RS WRC) – al rientro dopo un anno d’inattività – tutte le speciali sono sue. Così come i primi tre posti dell’assoluta: Ogier, Mikkelsen (+5.8”) e Jari-Matti Latvala (+12.2”) monopolizzano il podio. Seguono Tänak (+14.8”), Mikko Hirvonen (Fiesta RS WRC, +22.5”), Mads Østberg (Citroën DS3 WRC, +22.5”), tra i favoriti alla vigilia ma affetto da un anomalo sottosterzo, e Thierry Neuville (Hyundai i20 WRC, +32.0”). Quest’ultimo soddisfatto della WRC coreana, tanto da far registrare il secondo tempo sulla SS5. E Kubica? Dodicesimo a 44.8”. E prudente. Forse anche troppo…

Secondo giorno. Big surprise! C’è neve sul primo giro delle speciali! Soffice e profonda. Sembra quasi d’essere in Svezia… Le traiettorie sono pressoché obbligate. Tranne per Ogier che, semiaddormentato per la sveglia all’alba, esce di strada perdendo 4’30”. È la svolta. Accade l’impensabile. Il serial winner si smarrisce. Latvala e Mikkelsen fiutano la preda e iniziano a scannarsi, sebbene il norvegese si ostini a “risparmiare” pneumatici correndo con coperture usurate al retrotreno. Terrà i chiodati d’avanzo come souvenir? Nel pomeriggio la pioggia s’infittisce. Tutto ricorda il Galles piuttosto che la Scandinavia. Il fondo delle PS è sterrato quasi al 100%. Neuville centra una pietra rompendo una sospensione. Deve fermarsi. Dopo Montecarlo si tratta del secondo stop consecutivo per il belga, probabilmente battezzato con l’acqua dei ravioli vista la cattiva sorte che lo perseguita. Rientrerà durante il day 3 usufruendo della formula Super Rally, ovvero pagando 5’ di penalità per ogni prova non disputata. Amaro destino anche per il compagno di squadra Juho Hänninen che sbriciola parte della propria Hyundai i20 WRC in un banco di neve, perdendo oltre 20’. Detto fatto, il team coreano sarebbe pronto per tornare a casa. Déjà vu?

Intanto Latvala pesta sull’acceleratore come un fabbro sull’incudine, allungando su Mikkelsen che ha l’acqua del radiatore in ebollizione. Kubica s’impesta ben due volte nella neve a bordo strada, perdendo oltre 20’ dopo una mattinata nella quale ha trovato la Fiesta RS WRC amichevole quanto un pitone nelle mutande. La compagnia della spinta lo chiama ormai per nome e visto il ritardo potrebbe pure fermarsi a sbranare un paio di costine d’alce. Ogier è incontenibile. Non ha nulla da perdere. Vince 6 prove speciali su 9 in programma, spinge come un ossesso e a ogni sosta indossa il cilicio per punirsi dell’errore commesso. Al termine della seconda giornata le posizioni di testa sono un affare interno al team Volkswagen: Latvala precede Mikkelsen di 3.6”, seguono Østberg (+43.0”), Hirvonen (+1’02”7) e Tänak (+1’08”7). Nono Ogier a +3’38”4.

Terzo giorno. Il momento della verità. C’è tanta neve fresca per il primo passaggio lungo le prove. Latvala affonda il colpo e vince quattro speciali consecutive, mentre la Polo R WRC di Mikkelsen soffre di un calo di potenza a causa di un taglio garibaldino del norvegese: lo zoccolo di neve raccolta ostruisce l’immissione d’aria al radiatore. La temperatura del motore va alle stelle. Mikkelsen è costretto ad alzare il ritmo e guardarsi dalla rimonta di Østberg, finalmente a proprio agio con DS3 WRC. Neuville, rientrato in gara grazie alla formula Super Rally, fa nuovamente segnare un secondo tempo assoluto (SS19), confermando il potenziale di Hyundai i20 WRC. Kubica affonda, chiudendo costantemente a distanza siderale dai primi. Per lui la gara è un’agonia. Durante la ripetizione delle prove del mattino emerge prepotentemente il terreno. Ormai è un rally su sterrato. La conclusiva Power Stage incorona Østberg, che precede Latvala e Hirvonen. Tripudio per Latvala che vince il Rally di Svezia precedendo Mikkelsen di 53.6”. È doppietta Volkswagen. A podio Østberg (DS3 WRC, +59.5”), quindi Hirvonen (Fiesta RS WRC, +2’26”9), Tänak (Fiesta RS WRC, +3’00”6) e Ogier (+4’29”9). Premio onestà per Robert Kubica (+36’12”4), che ammette di aver guidato come la madre quando va a fare la spesa…

La sintesi della prima giornata di gara

http://youtu.be/5TQYui2pLA0

Latvala “pela” una recinzione…

… mentre Prokop (Fiesta RS WRC) tenta di portare con sé gli spettatori

http://youtu.be/BWZ2Xd3thBw

La sintesi della seconda giornata by Volkswagen…

http://youtu.be/YeGIEnDS7s4

… e by Hyundai

 

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