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Prova Volkswagen Up! 5 porte

Piccola, agile e con consumi record: queste le qualità della Volkswagen Up! che, a partire dall’estate, diventa più funzionale grazie alle 5 porte. Ecco come va…

Furba, anzi furbissima: perché “dal basso” dei suoi 3,5 metri di lunghezza la Volkswagen Up! è una delle poche auto in grado di ospitare (veramente…) quattro adulti, anche per tragitti lunghi. Oggi, a pochi mesi di distanza dalla presentazione della versione 3 porte, la citiy car teutonica lancia il guanto di sfida al nostro mercato presentando la più pratica e funzionale versione 5 porte. L’obbiettivo? Sbaragliare (grazie all’aiuto delle sue “gemelline Skoda Citigo e Seat Mii) la concorrenza, si chiami essa Fiat 500, Toyota Aygo o Smart…Dopo il clamoroso successo raccolto in Germania (la Up! è stabilmente al primo posto per numero di immatricolazioni dal momento della sua commercializzazione) la piccola Volkswagen punta ad estendere il suo range di clienti. Non solo single impenitenti e ragazzi under 25: nel suo mirino ci sono le giovani famiglie, i pensionati e gli spiriti ecologici (o “economici…”), perché presto – probabilmente in settembre – arriverà anche una Up! a metano che promette di diventare un riferimento in termini di consumi ed emissioni. I prezzi non sono ancora stati dichiarati ma la linea di partenza dovrebbe aggirarsi attorno agli 11.000 euro (il listino dovrebbe ricalcare quello della tre porte con un sovrapprezzo di 500 euro). Non mancherà la possibilità di equipaggiare la propria Up! con un pratico cambio automatico robotizzato; non certo efficiente come un dsg, ma anche molto più economico (700 euro) e leggero.LIVEEsteticamente le differenze con la versione tre porte sono praticamente inesistenti. Identici sono il frontale e il lato “B”, mentre sulla fiancata a cambiare è la linea inferiore dei cristalli che diventa più orizzontale e parallela al terreno (per agevolare l’operazione di apertura “a compasso”). Resta immutato quindi il portellone in cristallo (con telaio rinforzato) così come il vano bagagli capace di passare da una capienza di 251 litri a 951, grazie ai sedili della seconda fila frazionati (60:40) e reclinabili. Le porte posteriori vantano un raggio di apertura elevatissimo e le operazioni di carico (per esempio montare un passeggino) sono alla portata anche di chi non può certo dirsi “in perfetta forma”.Lo Spazio non manca sia per le gambe, sia per le spalle grazie anche alla conformazione dell’abitacolo “ad imbuto”. Di serie per il mercato italiano c’è anche il sistema Maps+More con schermo tuch screen portatile che include il navigatore gps, il dispositivo vivavoce, informazioni relative alla vettura e un pratico lettore multimediale. In più, chi desidera “addobbare” la propria Up! con ogni optional possibile non si lascerà certo sfuggire il tetto in cristallo panoramico. Sicurezza? Oltre alle cinque stelle EuroNCAP che la piccola volkswagen a conquistato a mani basse, ci sono abs, asr, esp e quattro airbag di serie e, per chi vuole esagerare, non manca il sistema di frenata automatica (arresta la vettura automaticamente in una forbice di velocità compresa tra 5 e 30 km/h quando la distanza dal veicolo che ci precede si riduce eccessivamente).DRIVEIl motore, tre cilindri da 0,9 litri proposto in due varianti di potenza (60 e 75 cavalli) può essere abbinato sempre al cambio automatico robotizzato. La scelta cade sulla versione più potente; una sorpresa in termini di silenziosità (apparentemente meglio della cugina Citigo) e assenza di vibrazioni. Per carità, non aspettatevi un sound piacevole e coinvolgente, ma l’effetto “frullino” che spesso i propulsori tre cilindri pagano con la piccola tedesca può dirsi scongiurato. Le prestazioni? Adeguate al corpo della vettura: manca forse un filo di spinta ai bassi regimi, ma niente di sconvolgente. Salendo l’erogazione si fa più brillante e permette di affrontare in totale serenità anche percorsi extraurbani (senza rischiare crampi al piede destro ogni volta che si decide di effettuare un sorpasso).Il cambio è sufficientemente rapido nel salire di marcia (in questo i tecnici Volkswagen hanno effettuato un buon lavoro), anche se lontano anni luce (anche nel prezzo, fortunatamente…) dalla velocità di un dsg. L’impostazione, in ogni caso, è orientata all’ecologia e al risparmio e uno sguardo al computerino di bordo (sempre oltre i 20 chilometri con un litro) ne è la conferma. Bene l’assetto, solido e piantato, senza risultare mai eccessivamente rigido; al punto da far venire voglia di provare una Up! pepata al punto giusto (magari cambiando il volante in stile camion che equipaggia la versione standard). E poi c’è il raggio di sterzo che permette alla citiy car tedesca di girarsi in un fazzoletto: osservi lo spazio a disposizione, pensi di non farcela e invece lei ti smentisce sempre…Insomma, una cittadina modello che non disdegna qualche gita fuoriporta. Il tutto con costi di gestione ridottissimi, al punto da rendere un listino non esattamente da low cost, comunque appetibile. Sarà per questo che fino ad ora la maggior parte delle Volkswagen Up! immatricolate sono state rigorosamente “top di gamma”? Non ci resta che attendere gli sviluppi ora che la gamma può dirsi davvero completa.

 

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