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Test TLR Flash Charger: tubeless no problem

Un'altra chicca firmata da Keith Bontrager. Grazie alla camera pressurizzata, gonfiare gli pneumatici TLR diventa un gioco da bambini.

L’ultima volta che mi è capitato di sostituire uno pneumatico tubeless ho imprecato per 20 minuti e distrutto due levagomme, rimpiangendo le mie care vecchie coperture con le camere d’aria. Ed ero nel mio garage, nemmeno fra i boschi del Mottarone…Vabbé, se il primo montaggio è stato fatto secondo tutti i crismi del caso, trovarsi nella necessità di smontare e rimontare un tubeless è una cosa molto rara. Può accadere al massimo quando si decide di sostituire le gomme per raggiunti limiti di età. E in questi frangenti il miglior amico del biker si dimostra essere il benzinaio vicino casa, o meglio, il compressore del benzinaio vicino casa!A meno che non si possegga un oggettino come quello che Bontrager ha messo in catalogo pensando proprio a chi usa le tubeless e, quando pompa ai limiti del fuorisoglia, tende l’orecchio per sentire il fatidico “stoc” del tallone che si fissa contro il labbro del cerchio.bontrager pump008La TLR Flash Charger (dove TLR sta ovviamente per tubeless ready) si basa sul principio della camera pressurizzata. Pompando si va a riempire un serbatoio di aria compressa fino al raggiungimento della pressione desiderata, quindi si apre il rubinetto e si spara tutta l’aria nella gomma in una volta sola, ricreando l’effetto compressore.Noi l’abbiamo provata sia con le gomme da Mtb sia con i copertoncini da strada (anche se i sistemi tubeless road sono ancora poco diffusi). Promossa a pieni voti. Molto buona la qualità costruttiva, con l’ampia base a treppiede, il serbatoio in lega, il tubo per alte pressioni e il raccordo che si adatta da solo alle valvole Presta e Schrader, senza bisogno di smanettare con le guarnizioni. Volendo trovare il pelo nell’uovo, l’impugnatura del pistone poteva essere più curata, tenuto conto che è ciò che le mani percepiscono quando la si usa.bontrager pump009Il funzionamento della TLR Flash Charger è semplicissimo: si posiziona il selettore rosso su “charge” e si pompa riempiendo il serbatoio fino a ottenere la pressione voluta. Attraverso la “bleed valve”, che fa sfiatare la camera pressurizzata, si può poi effettuare una regolazione di precisione. A questo punto non resta che abbassare il selettore su “inflate” e scaricare nella gomma tutta l’aria compressa nel serbatoio.Si possono raggiungere pressioni di 11 bar (160 psi) con fondoscala a 14 bar, più che sufficienti per gonfiare anche i classici tubolari road. Il costo è ragionevole: 139,99 euro. 

 

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