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KTM 1290 Super Duke GT

La Super Duke mette il vestito lungo e si trasforma in sport touring. Più confortevole e protettiva, non rinuncia a potenza e gusto di guida. Dotazione al top, nel suo mirino ci sono Multistrada e S1000XR

L’abbiamo sempre indicata come una delle naked più versatili del mercato. Poliedrica perché capace di correre in pista (forte) o, volendo, capace di viaggiare vestita con un cupolino e un paio di borse. KTM ora ha intenzione di esplorare più a fondo questa seconda possibilità, creando la Super Duke GT, moto “touring” che nasce sulla base della naked da 180 cv che già conosciamo. Le immagini parlano chiaro e raccontano di una base di partenza in comune tra le due moto: poi però la GT prende le distanze, mostrando una maggiore attitudine al viaggio e “pescando” molte delle soluzioni tecniche che KTM ha già mostrato sulla Super Adventure. Come il cruise control, ad esempio, oppure il sistema Hill Hold Control che frena la moto automaticamente quando si rilasciano i freni per partire in salita.Per adattare il motore -dotato di Ride by Wire multimappa- a un utilizzo differente, i tecnici di Mattighofen sono intervenuti sulle teste e sulle camere di combustione con l’intento di addolcire ulteriormente l’erogazione (che su questo bicilindrico è già invero molto dolce) senza però limitarne carattere o prestazioni, visto che rispetto alla 1290 Super Duke R la potenza (173 cv e 144 Nm di coppia) è calata di pochissimo. Una scuderia che rende la GT la sport touring (o crossover se preferite) più potente sul mercato, superando di 13 cv la potenza della Ducati Multistrada e della BMW S1000XR con cui, pur partendo da presupposti differenti, questa KTM si andrà inevitabilmente a scontrare sul mercato. La filosofia di base, infatti, è più o meno la medesima: offrire una moto sportiva, leggera (228 kg il peso “Ready to Race” dichiarato), estremamente performante e divertente da guidare, ma con un’attitudine turistica piuttosto “spinta”.La 1290 Super Duke GT è, infatti, predisposta per il montaggio delle borse laterali (gli attacchi sono integrati e lo scarico è posizionato più in basso) e tiene in considerazione il comfort di pilota e passeggero, che possono contare su selle ampie, sul serbatoio più largo per migliorare la protezione delle ginocchia e sul cupolino regolabile su 8 posizioni senza l’ausilio di chiavi.La dotazione tecnologica è di livello assoluto, con sospensioni semi attive multimappa WP (già viste e provate con ottimi riscontri sulla Super Adventure), quick shifter (che funziona solo in salita), tre riding mode (Sport, Street e Rain) che intervengono su motore, controllo di trazione e ABS (che ha anche la funzione Supermoto che lo disattiva sulla ruota posteriore), oltre all’MSC (l’ABS che funziona anche in curva che ha debuttato proprio su una KTM). Optional sono l’MSR (Motor Slip Regulation) che gestisce elettronicamente il freno motore e l’Hill Hold Control. Anche per il comfort non ci si può lamentare, di serie sono presenti le manopole riscaldate, il già citato  cruise control, le cornering lights, gli indicatori di direzione a ritorno automatico. Il serbatoio da 23 litri dovrebbe anche accontentare i turisti più incalliti, quelli che una volta in sella non hanno mai voglia di scendere. Anche perché conoscendo il potenziale dinamico della Super Duke R, la voglia di scendere non verrebbe nemmeno a noi… 

 

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