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Triumph Street Cup, la café racer per tutti

Al Salone di Colonia debutta una nuova versione urban sport della famiglia Bonneville: è la Street Cup, sorella della Street Twin con cui ha in comune il motore 900 da 55 cv

Quando lo scorso anno presentarono la nuova gamma delle Bonneville, in Triumph furono chiari: la famiglia si sarebbe allargata presto, diventando ben più numerosa. Oggi quella promessa diventa realtà sotto i riflettori del Salone di Colonia, dove la Casa inglese presenta due importanti novità: la T100, proposta anche in versione Black e di cui si parla in altro articolo, e la Street Cup, che evolve in chiave sportiva la nota Street Twin.Gli ingredienti perché si compia la metamorfosi ci sono tutti e danno vita a una ricetta stuzzicante. La Triumph Street Cup sfoggia infatti in primis una nuova sella a una piazza e mezzo, con un rivestimento tipo scamosciato e la parte finale a proiettile, ricoperta da un’unghia amovibile che la fa sembrare monoposto. Sul fronte opposto c’è invece un cupolino racing, alle spalle del quale ci sono due strumenti analogici, che richiamano un po’ quelli della Thruxton. A completare il ponte di comando c’è poi un manubrio chiamato Ace più basso e avanzato di quello della Street Twin, con gli specchi montati alle estremità.Complici anche ammortizzatori più lunghi, che portano la sella a 780 mm da terra (altezza comunque ancora perfetta anche per fantini e neofiti), la posizione di guida è più sportiveggiante, con il bacino appena arretrato e il busto eretto, in condizioni di controllo totale. La nuova Triumph Street Cup segue dunque il filone modern classic che oggi va per la maggiore (segue si fa per modo di dire, visto che a Hinckley questa tendenza l’hanno creata…) e si presenta come una café racer personale, sì, ma anche accessibile a tutti, grazie anche a un peso di 200 kg tondi.Il motore è sempre il 900 High Torque raffreddato a liquido, con fasatura a 270° e accreditato di 55 cv (ma ci sarà anche una variante depotenziata per le patenti A2) e 80 Nm. A suo corredo c’è un pacchetto elettronico con i fiocchi, con acceleratore ride by wire e traction control disattivabile, che lavora usando la stessa ruota fonica dell’Abs. Quest’ultimo è pronto a intervenire, nel caso Parlando di equipaggiamento, una menzione va anche alla presa Usb sotto la sella e alle belle verniciature a due colori Racing Yellow/Silver Ice e Jet Black/Silver Ice, con filetti fatti a mano, e al doppio silenziatore a megafono con finitura nera satinata. Ce n’è insomma abbastanza per lustrarsi gli occhi ma per i feticisti incontentabili esiste anche un catalogo con oltre 120 accessori.

 

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