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ReRace, l’acquisizione dati diventa social

L'idea è di tre ragazzi di Lucca ma è piaciuta anche negli Stati Uniti, al punto che l'acceleratore di progetti Kickstarter ha avviato in queste ore la raccolta di finanziamenti per lanciare il progetto. La svolta? Acquisire i dati e condividerli, in modo interattivo

Galeotto fu il racconto di Federico Natali, amico, contributor di RED e pilota amatore che quest'anno si è tolto lo sfizio del Manx Grand Prix sull'isola di Man. Parecchi mesi fa è stato lui a svelarmi che un team di tre giovani imprenditori, appassionati di elettronica e di motori, stava per lanciare sul mercato un sistema di acquisizione dati davvero innovativo. Ma dov'è la novità? Per capirlo non è bastato leggere i pur completi comunicati stampa, ma è stato invece illuminante conoscere i protagonisti di questa bella avventura. Si chiamano Giovanni Puccioni, Alessandro Giovannini e Maurizio Petrini e ciascuno di loro ha un compito ben preciso: Giovanni ha ideato e realizzato l'hardware di ReRace, quindi la parte elettronica dell'acquisitore dati; Alessandro ha ideato il firmware, ossia il software del dispositivo, mentre Maurizio ha sviluppato il software che permette a ReRace di differenziarsi strategicamente da tutti gli altri prodotti simili.

Di acquisitori dati sul mercato ce ne sono molti: perché, quindi, ReRace dovrebbe avere successo? Perché vanta un hardware raffinato? Per il firmware molto completo? Per il software di gestione facile da utilizzare? Queste sono già tre ottime ragioni, ma c'è qualcosa in più, qualcosa di così importante da aver convinto il più noto sito per il lancio di prodotti innovativi, lo statunitense Kickstarter, a selezionare il progetto italiano e a lanciare la raccolta fondi. Sì, ReRace è ideato, progettato e realizzato per essere social: in un mondo che ormai condivide ogni battito di ciglia, la strada è segnata e in Toscana, a Lucca, dov'è iniziata l'avventura, l'hanno capito prestissimo. In tempo per essere i primi a proporre un acquisitore dati il cui software di gestione è nato per condividere tutto: immagini, traiettorie e naturalmente tempi sul giro. La facilità con cui ciò avviene – con il più semplice dei drag&drop -, la certezza che i dati non possano essere alterati (perché crittografati), la miriade di situazioni in cui può diventare divertente – o utile, pensando alle applicazioni prettamente racing – condividere le informazioni, fanno di ReRace una proposta davvero rivoluzionaria in questo settore.

Quali sono le caratteristiche peculiari di ReRace? Sul fronte hardware sicuramente la compattezza e il peso di 195 grammi sono fondamentali per montarlo senza problemi e con il minore disagio possibile su moto, kart, auto e sui veicoli a motore in genere. La piattaforma inerziale che misura accelerazione, rollio e angolo di piega è integrata nello strumento, senza la necessità di collegamenti ulteriori. La zona posteriore ospita tre porte: una può essere dedicata al sensore di temperatura del liquido di raffreddamento o dei gas di scarico; una seconda al sensore di giri motore o del rapporto inserito; la terza è ancora più versatile, dato che è a disposizione per applicazioni future e da subito per la ricarica delle batterie interne e soprattutto per collegare la GoPro. Sì, avete letto bene: collegando la vostra action cam potrete visualizzare tutti i dati acquisiti durante le riprese, dando al filmato un contenuto decisamente professionale! 

Come fare per avere ReRace? Innanzitutto il progetto va finanziato attraverso la piattaforma KickStarter: visitando la pagina dedicata troverete tutti i dettagli del progetto e potrete contribuire a raccogliere la cifra necessaria (30.000 sterline) per dare alla società le risorse per iniziare la produzione. 

 

 

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