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KTM EXC m.y. 2016

Le nuove enduro KTM ricevono alcuni aggiornamenti tecnici per essere ancora più efficaci: ora le F quattro tempi sono più vicine alle agili duetempi senza perdere le doti di trazione tipiche della sospensione PDS e il feeling di guida che offre il telaio in tubi d'acciaio

KTM è leader di mercato e campione del mondo in due categorie su tre dell’enduro. Con queste premesse sarebbe facile immaginare che il marchio austriaco possa adagiarsi sugli allori e godere dei successi raggiunti. Invece a Mattighofen, dove nascono le moto arancioni, non ci si rilassa mai, tutti viaggiano a gas spalancato. E così succede che anche per il 2016 il mondo EXC, sigla che definisce la famiglia dei modelli da enduro professionale, riceve piccole evoluzioni tecniche che garantiscono un evidente miglioramento nella guida.LIVELa gamma composta da otto modelli parte dalla 125 EXC due tempi per arrivare alla mostruosa 500 EXC destinata ai Maciste del Nord Europa. Nel mezzo duecento, duecentocinquanta due e quattro tempi, 300 e infine 350 e 450 quattro tempi. Insomma, pescando nel cesto delle meraviglie di sicuro è possibile trovare il modello che più si addice al proprio stile di guida e al livello di allenamento.KTMEnduroExc2016001Il 2016 porta con sé poche modifiche, concentrate prevalentemente sull’avantreno. La forcella riceve una nuova regolazione dell’idraulica che permette di avere più sostegno e minor affondamento; c’è un nuovo piedino ma soprattutto un ridotto offset che garantisce maggiore agilità, oltre al perno ruota che passa da 26 a 22 mm di diametro. Dalla serie speciale Six Days arrivano le piastre forcella lavorate CNC in luogo delle classiche forgiate e il nuovo setting del PDS, l’ammortizzatore senza leveraggio progressivo. Con queste modifiche la ciclistica, completata dal telaio in tubi d’acciaio al cromo molibdeno, risulta ben accordata e in grado di adattarsi meglio alle asperità del terreno di gara.Estetica rinnovata ma non troppo. Nuove grafiche vestono i convogliatori dell’aria e le fiancatine; i parasteli della forcella sono “aperti” ed è quindi più facile fare manutenzione e pulizia nella zona di contatto tra i paraolio e gli steli stessi. Infine arrivano dettagli racing come il paramotore, la sella con il nuovo logo SDV, la corona arancione e non ultima una nuova strumentazione e un impianto illuminante a norma con un vero anabbagliante!Prezzi125 EXC 7.700 euro; 200 EXC 8.250 euro; 250 EXC-E 8.600 euro; 300 EXC-E 8.890 euro.250 EXC-F 9.300 euro; 350 EXC 9.300 euro; 450 EXC 9.950 euro; 500 EXC 10.150 euro.Le versioni Six Days costano mediamente 700 euro in più di quelle standard 2016.RIDEBerghem Land of Enduro. Ardesio (Bergamo), casa natale di Arnaldo Nicoli, è il luogo scelto per scoprire e provare le novità 2016. Strade e sentieri che negli anni di militanza nel Mondiale proprio il Vichingo Nicoli ha esplorato nei suoi estenuanti allenamenti e che conosce meglio delle sue tasche. Sarà proprio Arnaldo a guidare il gruppo.KTMEnduroExc2016043Dimmi che KTM guidi e ti dirò chi sei! Al cospetto dell’intera gamma è naturale che ciascuno scelga il modello che a sensazione più gli si addice. Negli attimi che precedono la prova durante la presentazione nazionale si capisce chi ha più esperienza, fisico e consapevolezza dei propri limiti.E allora si parte. Punto deciso a una vecchia conoscenza, la 350, il giusto compromesso per chi ha muscoli guizzanti e allenati e può farla correre veloce come la 450, ma adatta anche a chi dopo due facili mulattiere è in debito di ossigeno e si affida alla coppia e alla trazione del tassello guidato dal PDS per arrivare integro al ristoro.350 EXC. 107 chili di enduro pronto gara con scarico in alluminio di serie e impianto frenante con dischi da 260 mm davanti e 220 dietro condivisi dall’intera gamma. La 350 conferma la filosofia della cilindrata di mezzo proposta da KTM perché non mostra il fianco in nessuna condizione. Cavalli e coppia ce ne sono da sfibrare i muscoli delle braccia e della schiena e allo stesso tempo le caratteristiche tecniche non affaticano girando stretti al paletto. Il pistone da 88 mm di diametro non “pistona” e non spinge avanti in staccata quando si cerca il punto di svolta e i 4 kg in meno rispetto alla 450 valgono come acqua fresca nel deserto quando in piedi sulle pedane si cerca la miglior traiettoria facendo muovere la moto tra le gambe.KTMEnduroExc2016083L’agilità è il cardine e l’esito del rinnovamento della gamma 2016. Le migliorie alla forcella, condivise tra tutti i modelli, si sentono soprattutto sulle quattro tempi, le F four stroke. Se in passato l’approccio all’ostacolo con i motori a quattro valvole consigliava di affrontare di petto la difficoltà con il gas puntato, la sospensione caricata e le braccia pronte ad ammortizzare lo scossone, oggi al pari delle due tempi si può pensare addirittura di scartare con decisione, evitando l’impatto del tassello anteriore. Un’evoluzione destinata a fare scuola. Il quattro tempi non è più un carro armato che spiana sentieri, ma si avvicina alla leggiadria che contraddistingue i motori a miscela nei terreni più difficili e nelle prove estreme.250 EXC. Sono fermamente convinto che questo modello sia la migliore espressione dell’enduro moderno, nonostante il quattro tempi abbia fatto passi da gigante, abbia di serie l’avviamento elettrico e i tempi di manutenzione siano stati allungati. La 2 tempi è un’altra cosa. Basta accenderla. Tutti i sensi si allertano. Il tintinnio dello scarico, l’odore raffinato dell’olio bruciato e l’esperienza di guida non hanno pari. Quei 7/10 kg in meno si sentono tutti, e si sente già dai primi metri come l’avantreno abbiamo voglia di tuffarsi a divorare il paletto per poi far risalire la moto, senza rinunciare alla trazione della ruota posteriore. Il motore è in grado di girare a regime di spegnimento anche quando c’è da aggrappare il tassello al più piccolo e viscido sasso in mulattiera. Tutto vero. Tutto verificato con l’acceleratore saldamente in mano e due dita pronte a pizzicare la frizione. In salita uno skilift e in discesa una bici da down-hill professionale. Leggera, rapida, meno affaticante dei quattro tempi. E la 300? Cilindrata per palati ancora più raffinati. Più coppia sotto e forse un po’ meno allungo in alto: la scelta tra le due è solo questione di gusti. 250 EXC-F. La ragazza di buona famiglia. Vibra poco, non alza mai la voce e si comporta bene ovunque. Una vera panacea per l’endurista “scoppiato”, che vorrebbe ancora aggredire il fettucciato ma alla fine mette le gambe sotto il tavolo e si sfonda di fettuccine in pausa pranzo. La 250 ha coppia a ogni regime, allunga, attacca le marce una dietro l’altra e divora strada ma non ruggisce: le manca un po’ di brio in alto e l’ebbrezza della zona rossa del contagiri. Questo lato del suo carattere è sicuramente dovuto allo scarico che, in linea con le normative anti inquinamento, imbriglia saldamente i cavalli austriaci.450 EXC e 500 EXC. Le due maxi cilindrate appartengono alla categoria “porto d’armi obbligatorio”. Servono esperienza, fisico e controllo assoluto a meno che non si voglia “pascolare” o percorrere un tratto autostradale a velocità codice con la mezzo litro. La miccia è sempre innescata. I due motori rispondono con puntualità e straordinaria rapidità ogni volta che si accarezza l’acceleratore: bisogna saperlo fare con parsimonia, a meno che non si voglia provare l’esperienza della velocità warp di Star Trek in una fitta boscaglia o in mulattiera.125 EXC. L’ottavo di litro merita uno spazio tutto suo e soprattutto una guida dedicata. Non è per tutti. Pretende scorrevolezza, manetta infuocata e la sensibilità di governare i giri motore con la frizione e l’apertura della valvola di scarico. Un’impresa per chi non ha fatto il percorso “scolastico” corretto ma i corsi di recupero, passando direttamente alle più facili cilindrate a quattro tempi. La 125 è leggera come una piuma e pungente come un dardo; guai a sbagliare marcia o arrivare sotto coppia al tornantino secco. La piccola EXC butta le ancore e ti lascia rivettato a centro curva con il motore che borbotta sotto coppia il suo disappunto, oppure al limitatore con la ruota posteriore che scava la linea. Insomma, è una moto per palati fini e piloti capaci.

 

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