fbpx

Prova Opel Grandland X

Opel torna nel segmento delle SUV medie. E lo fa sbattendo la porta con tanta forza da far tremare i vetri. La nuova Grandland X, terzo atto della saga X dopo Mokka X e Crossland X, è una vettura concreta, spaziosa, confortevole e ben rifinita. Oltretutto forte di un design piacevole. Caratteristiche che, di per sé, già basterebbero per vederla protagonista della categoria, ma che non sono sufficienti per rendere giustizia alla ricchezza dell’auto. La Grandland X, infatti, è una sport utility dalla spiccata vocazione hi-tech, specie a livello multimediale e di sicurezza. Una “torta” ben confezionata, cui non manca la classica ciliegina: un prezzo aggressivo. Molto aggressivo.

Opel Grandland X statica

Prezzo lancio di 21.900 euro

La versione d’attacco Advance è proposta, in abbinamento al motore 1.2 turbo benzina da 130 cv e al cambio manuale a 6 rapporti, a 26.000 euro. Che diventano 21.900 euro al lancio. Una quotazione decisamente interessante per una SUV di segmento C, resa ancor più attraente dal fatto che l’allestimento entry level è tale solo sulla carta. Può infatti contare su di una dotazione di serie completa che include accessori di pregio quali i cerchi in lega da 17 pollici, il climatizzatore bizona, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il sistema multimediale IntelliLink Radio con display touch da 7 pollici, la connettività agevolata con gli smartphone Apple CarPlay e Android Auto, il riconoscimento dei limiti di velocità, l’avviso di superamento involontario della linea di corsia, il cruise control e, vera e propria chicca, i servizi online Opel OnStar abbinati al Wi-Fi di bordo. Un piatto ricco, anzi ricchissimo.

LIVE

Capienza al top

Con una lunghezza di 4,48 metri la Grandland X, dove la X richiama la denominazione che in Opel identifica i veicoli all terrain, è più grande delle compatte Mokka X e Crossland X di, rispettivamente, 20 e 27 cm, allineandosi a una rivale quale la Volkswagen Tiguan e sopravanzando di 12 cm la Seat Ateca. Dimensioni generose cui consegue una capacità di carico compresa tra 514 e 1.652 litri. Valori tra i migliori della categoria e perfettamente in linea con quanto garantito dalla concorrente Volkswagen, best seller del segmento. La praticità della SUV Opel è ulteriormente rafforzata dall’abbattimento del divanetto frazionabile 60/40, affidato a dei pratici comandi replicati all’interno del bagagliaio, dalla disponibilità di una botola per i carchi passanti, dal portellone che si apre e chiude con un semplice movimento del piede e da un’abitabilità da riferimento.

Sedili certificati AGR

Guidatore e passeggero anteriore non hanno nulla di cui lamentarsi. Lo spazio per le gambe è generoso, la console poco invadente, la seduta moderatamente rialzata e la posizione di guida adattabile in funzione di qualsiasi corporatura, complici il sedile pluriregolabile elettricamente (nel caso dell’allestimento top di gamma B-Color) e il volante generosamente personalizzabile in profondità e altezza. In aggiunta, e si tratta di un’esclusiva Opel, le sedute sono certificate AGR, vale a dire conformate secondo le indicazioni fornite da una delle principali associazioni tedesche per l’educazione posturale. Un plus che si traduce in un comfort di bordo invidiabile, esteso anche agli occupanti del divanetto. Passeggeri posteriori che, nello specifico, godono di ampio spazio a livello sia delle gambe sia della testa. In un quadro tanto positivo, ulteriormente rafforzato dalla qualità delle finiture e dei materiali in abitacolo – molto piacevoli, in particolare, le plastiche gommate – l’unica smagliatura è rappresentata dai comandi al volante che richiedono un minimo di apprendistato.IntelliGrip per i fondi a ridotta aderenza.

È tedesca, ma parla francese

Condivide infatti con la Peugeot 3008 sia la piattaforma modulare EMP2 sia gran parte della meccanica. Come la “cugina” transalpina, del resto, è una vettura disponibile esclusivamente a trazione anteriore, dal momento che le 4WD debutteranno in futuro, con l’arrivo sul mercato della variante ibrida plug-in. Per garantire una superiore mobilità in presenza di fondi e terreni a ridotta aderenza, la Grandland X può avvalersi del sistema evoluto di gestione della trazione IntelliGrip, anch’esso di derivazione Peugeot. Una tecnologia che permette di scegliere tra cinque programmi di marcia (Standard, Neve, Fango, Sabbia ed ESP Off) che vedono l’elettronica adattare erogazione e interventi sui dischi freno in funzione del fondo affrontato, a tutto vantaggio della motricità.

Opel Grandland X statica

Non è un clone della Peugeot 3008

Parla francese, come accennato, ma non è un clone della Peugeot 3008. Design e layout degli interni non hanno nulla a che vedere con la “cugina” transalpina e sono frutto del lavoro del centro design Opel. Se, infatti, la 3008 punta su di un aspetto elaborato, la Grandland X è più concreta, forte degli stilemi inaugurati dalla Mokka X e affinati dalla Crossland X.

Al tetto a contrasto, una concessione alla moda del momento oltre che una dotazione inclusa nell’allestimento top di gamma B-Color, affianca una calandra cromata ampia, passaruota muscolosi con protezioni plastiche a far da cornice, slitte paracolpi in stile offroad e, in generale, un aspetto frizzante che dissimula le generose dimensioni della vettura. Un look gradevole e sportiveggiante.Servizi OnStar e internet a bordoLa Grandland X è quanto di più simile a un abile giocatore di poker. Perché scopre sì le proprie carte, ma conservando un paio d’assi nella manica. Vale a dire la connettività e le dotazioni di sicurezza.

Nel primo caso, spiccano i servizi di bordo OnStar, di serie per tutte le versioni, che grazie alla connessione internet consentono di spaziare dall’invio dei soccorsi all’accesso alle informazioni su ristoranti, alberghi e aree di servizio. Un pacchetto multimediale compatibile con entrambi gli standard più diffusi per il dialogo privilegiato tra vettura e smartphone, vale a dire Android Auto e Apple Car Play, arricchito da un innovativo modulo Wi-Fi con connettività 4G LTE per 7 dispositivi mobili che, nella configurazione top di gamma, si accompagna a un display touch da 8 pollici, alla navigazione satellitare e, attingendo agli optional, alla ricarica wireless per i device portatili.

Opel Grandland X statica

Ricca dotazione di sicurezzaMassima attenzione, come accennato, alla sicurezza. Spicca, in proposito, la disponibilità di tutte le più recenti tecnologie di assistenza alla guida. Come il mantenimento attivo della carreggiata, progressivo e preciso negli interventi, l’avviso d’ostacolo in corrispondenza dell’angolo di visuale cieco, il riconoscimento della segnaletica stradale, l’allerta in caso di riduzione improvvisa della distanza di sicurezza, la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, il cruise control adattivo, il monitoraggio della stanchezza del conducente, i fari attivi full LED – regolano il fascio luminoso in base alle condizioni di guida – e il parcheggio assistito con tanto di telecamera a 360°. Impossibile pretendere di più. O meglio, a voler essere pignoli si potrebbero desiderare la strumentazione integralmente digitale e l’head-up display. Questioni di lana caprina.

Opel Grandland X interni

DRIVE

Cambio manuale o automatico a 6 marceLa gamma motori, al lancio, si basa su due soli propulsori. Vale a dire un tre cilindri 1.2 turbo a iniezione diretta della benzina da 130 cv e 230 Nm di coppia, di derivazione PSA (Peugeot-Citroën), e un 1.6 turbodiesel da 120 cv e 300 Nm, anch’esso d’origine francese. Per entrambi sono previste una trasmissione manuale a 6 rapporti o, in alternativa, un cambio automatico a 6 marce del tipo mediante convertitore di coppia.

Nel 2018 arriveranno un turbodiesel da 180 cv e, soprattutto, una nuova trasmissione automatica a 8 rapporti. Non si pensi, però, che il 1.2 sia una scelta povera. Tra i pregi della Grandland X vi è infatti un peso inferiore alla media della categoria (nel caso specifico pari a 1.280 kg) che consente al piccolo tricilindrico a iniezione diretta della benzina di muovere con brio la vettura. A uno scatto da 0 a 100 km/h in 11,1 secondi si accompagna così una percorrenza media dichiarata di 19,6 km/l.

Opel Grandland X dinamica

Un 1.2 prodigo di coppia ai medi

Chiedere al piccolo 1.2 un allungo degno di Usain Bolt sarebbe corretto quanto affidare a Luca Giurato la gestione dell’Accademia della Crusca. Il tricilindrico di derivazione francese è infatti un motore prodigo di coppia sin dai bassi regimi, con un turbo lag contenuto e, soprattutto, un’invidiabile progressività nell’erogazione.

Privo di “buchi” ed esente da strappi anche sottocoppia, ha un comportamento simile più a un turbodiesel che a un’unità alimentata a benzina, offrendo il meglio ai medi regimi e perdendo smalto in prossimità della zona rossa del contagiri. Tanta elasticità, a dire il vero, consente di lenire in parte una delle poche, vere, smagliature della vettura. Il cambio manuale a 6 rapporti, sebbene supportato da una frizione poco affaticante, soffre di una corsa lunga della leva e d’innesti abbastanza contrastati. Un’anomalia comunque veniale per un’auto che fa del comfort uno dei propri cavali di battaglia.

Opel Grandland X dinamica

Un’auto votata al comfort

Godetevi la seduta a misura di (qualsiasi) schiena, sfruttate la coppia del piccolo 1.2 e adottate uno stile di guida rilassato. Avrete interpretato al meglio l’indole della Grandland X. La SUV tedesca può infatti contare su sospensioni dalla taratura tutt’altro che granitica, precise nell’assorbimento di qualsiasi imperfezione dell’asfalto ma al tempo stesso propense a lasciar emergere un discreto rollio e beccheggio. Si tratta, del resto, di un’auto votata al comfort al 100%, priva di velleità sportive. Un’indole confermata dallo sterzo, generosamente servoassistito e demoltiplicato. Per nulla affaticante in manovra, non brilla per precisione e, soprattutto, reattività. Solo lodi, infine, per l’impianto frenante, correttamente modulabile e resistente alla fatica.

Opel Grandland X dinamica

Ottima insonorizzazione dell’abitacolo

È questione di feeling, come cantava Riccardo Cocciante. Ed è ancora questione di feeling, come canta oggi la nuova Grandland X. Una vettura che offre molto, moltissimo a fronte di un prezzo aggressivo. Un’auto da interpretare nel massimo relax, da godere nei viaggi – ottima, in proposito, l’insonorizzazione dell’abitacolo – e tagliata su misura, come un abito d’alta sartoria, in funzione delle esigenze delle famiglie. Famiglie moderne, attratte da soluzioni hi-tech sino a pochi anni fa appannaggio delle ammiraglie e oggi accessibili a partire da 21.900 euro. Farà strada…

Articoli correlati
Mini Aceman - Asso di... elettroni
Patente internazionale, ecco perché farla e quanto costa. La Guida Completa
Volkswagen ID.CODE: il SUV elettrico si fa "umano"