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Salone di Ginevra 2018: a passeggio tra gli stand

Il Salone di Ginevra 2018 che ha aperto i battenti al pubblico giovedì 8 sarà l’ombelico del mondo automotive fino a domenica 18. A differenza di altre manifestazioni, che registrano ultimamente numerose defezioni, la kermesse elvetica richiama sempre la quasi totalità dei costruttori e tra i marchi principali all’appello risultano assenti giusto Infiniti, Mini, Opel, DS e Chevrolet. I padiglioni del Palexpo offrono quindi una panoramica molto interessante su quello succede e succederà nell’universo delle quattro ruote. Così come nelle edizioni degli scorsi anni, i temi più caldi sono, da una parte, SUV e crossover, dall’altra, la mobilità elettrica e l’ibridazione dei motori termici. Le auto tuttoterreno continuano a espandere la loro quota di mercato più o meno a tutte le latitudini e non c’è quindi da stupirsi che le Case sfornino nuovi modelli a raffica. La kermesse elvetica tiene quest’anno a battesimo per esempio le nuove generazioni delle varie BMW X4 e Hyundai Santa Fe, oltre all’inedita Lexus UX, ma tanta attenzione catalizza anche la recente Jeep Wrangler, che resta fedele al suo ruolo di icona offroad.

Se i SUV sono il presente, l’elettrico si candida sempre a essere il futuro ma non si capisce bene in che arco temporale. Tra le novità pronte per essere guidate che si attaccano alla presa ci sono modelli come la Jaguar I-Pace e la Hyundai Kona EV. In molti Paesi – e tra loro c’è sicuramente l’Italia – questa tecnologia stenta tuttavia a decollare, per un ritardo a livello di infrastrutture e per gli oggettivi limiti che permangono a livello di costi, autonomia e tempi di ricarica. Finché questi tre nodi non saranno superati, come dice anche il numero uno di FCA, Sergio Marchionne, l’elettrico giocherà sempre un ruolo marginale e non farà breccia nel cuore degli automobilisti. Il risultato è che le varie Case stanno valutando strategie alternative per abbassare il livello medio delle emissioni delle loro gamme, in vista dell’ormai imminente entrata in vigore di limiti e sanzioni per i meno virtuosi. C’è quindi chi spinge forte sull’ibrido, sia esso mild o plug-in, mentre altri, come il Gruppo Volkswagen, svelano tanti prototipi elettrici ma guardano al metano come una possibile soluzione di medio periodo. Portabandiera di questa strategia, è la Skoda Vision X, concept che anticipa un crossover compatto con motore a metano abbinato a un’unità elettrica, ma anche Volkswagen e Seat si muovono nella stessa direzione, come ha ricordato bene Luca De Meo, Presidente proprio di Seat.

A proposito della Casa di Martorell, a Ginevra debutta il marchio Cupra, che caratterizzerà allestimenti sportivi ed esclusivi sviluppati sulla base dei modelli catalani. Un altro spin off interessante che fa parlare di sé è quello di Polestar, nuovo brand di auto elettriche ad alte prestazioni che nasce da una costola di Volvo. Proprio quest’ultima è un’altra grande protagonista in Svizzera. Gli addetti ai lavori hanno incoronato la XC40 Auto dell’Anno subito prima del Salone, mentre sotto i riflettori tiene banco la nuova V60, station wagon di rara eleganza.

Tra i modelli più ammirati a Ginevra 2018 non mancano poi, come tradizione, anche le supercar. A tenere alto il Tricolore pensano la Ferrari 488 Pista e la Lamborghini Huracan Performante Spyder, mentre la rivale di sempre, Porsche, porta in passerella la GT3 RS. Una curiosità: a far loro da denominatore comune c’è un abitacolo in Alcantara, altra eccellenza tutta italiana.

Restando in casa Porsche, la concept Mission E Cross Turismo si guadagna una menzione speciale con una linea da crossover sportiva mozzafiato, prima ancora che per i suoi motori elettrici da 600 cv. Quanto a forme, un’altra star del Salone è la BMW Concept M8 Gran Coupé, che prefigura una sportiva a quattro porte prossima ventura, mentre tra le proposte dei costruttori emergenti spicca la LVCHI Venere, prototipo di un’ammiraglia elettrica con passaporto cinese ma con progetto e design della torinese I.DE.A Institute. Per vederla circolare servirà tuttavia ancora un’annetto buono, e lo stesso vale anche per la nuova Toyota Auris, più sportiva della sua antenata. I tempi di commercializzazione sono invece decisamente più brevi per l’aristocratica Audi A6 e le compatte Mercedes Classe A e Kia Ceed, che hanno scelto a loro volta la passerella svizzera per un ricambio generazionale. Ultimo ma non meno importante, il Gruppo PSA, che rinnova da cima a fondo il multispazio Citroën Berlingo e il suo omologo Peugeot Rifter, mentre ancora sotto il segno del Leone nasce la nuova 508, con un inedito taglio sportivo e interni avveniristici.

Un ultima parola per un quasi assente del Salone, il diesel. L’accanimento politico nei suoi confronti continua in modo ingiustificato ed è un peccato: piaccia o non piaccia, a oggi i motori a gasolio restano ancora i più efficienti nell’utilizzo del carburante fossile.

 

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