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Perché le compatte sono “migliori” dei SUV – VIDEO

Guida ragionata all’acquisto dell’auto per la famiglia: sicurezza, efficienza, design, comfort, piacere di stare a bordo

Fate in fretta prima che sia troppo tardi: se siete fra coloro, mosche bianche ormai, che non vogliono cedere alla moda dei SUV, sappiate che tra un po’ di tempo probabilmente non avrete più scelta. O comunque ne avrete sempre meno. Questo vale in generale e ancor di più nelle fasce di mercato più basse. Per capirci, sto parlando di quelle che una volta venivano chiamate utilitarie e compatte, oggi auto di segmento B e C. Entrambe, infatti, sono sempre più minacciate, rispettivamente, da B-SUV e C-SUV. Al momento, comunque, le alternative non mancano.

Prezzo: compatte battono SUV 1 a 0

Prima di andare nel dettaglio di marche e modelli, lasciatemi prima elencare una serie di vantaggi che le auto più basse, le “non SUV”, offrono rispetto appunto ai SUV. Il primo è il prezzo. E attenzione, non è che i SUV siano più cari perché più complessi tecnicamente, né perché meglio dotati o più robusti (spesso infatti la meccanica è condivisa). Costano di più semplicemente per una questione di posizionamento, dicono quelli bravi del marketing. Costano di più perché sono più richiesti e le Case sanno di poterci guadagnare di più, dicono quelli che parlano come mangiano.

Le compatte sono anche più efficienti e comode

Il secondo vantaggio è legato ai consumi: le auto più basse oppongono meno resistenza all’aria, senza contare che mediamente, per motivi di design, i SUV hanno parabrezza meno inclinati (con il Cx che peggiora ancora) e pneumatici più larghi, che a loro volta generano resistenze superiori. Com’è facile intuire, e sempre in linea generale, a parità di cura per l’aerodinamica l’auto più alta genererà più fruscii. E qui introduciamo il discorso relativo al comfort, che sui SUV è peggiore a causa, ancora lei, dell’altezza superiore. Per contrastare il baricentro più distante da terra, infatti, i tecnici si vedono costretti a irrigidire molle e ammortizzatori. Il tutto, sia chiaro, senza che questo si traduca in un piacere di guida superiore tra le curve. Anzi, proprio per il baricentro più basso (quindi per la fisica a loro favore) le compatte sono le più divertenti nel misto. 

E se tutto quello chi vi ho raccontato fino a qui vi interessa poco o niente, sappiate che maggiore resistenza all’avanzamento significa maggiori consumi. Sì, a parità di motore, marca e stile di guida, un SUV è più costoso da mantenere. 

Sicurezza percepita e reale: la rivincita dei SUV

Non sarei obiettivo se non parlassi anche dei vantaggi dei SUV. Il primo, più commerciale: tendenzialmente tengono meglio il valore sul mercato dell’usato e sarà comunque più facile rivenderli a distanza di qualche anno. Il secondo è più pratico: la seduta più alta è una manna sia per chi non è agilissimo, sia per chi deve caricare bambini a bordo. Prima vi ho detto che solitamente i C-SUV sono leggermente più lunghi delle rispettive auto di segmento C: questi centimetri in più vanno a vantaggio del bagagliaio. Differenze non sostanziali ma che comunque ci sono e costituiscono un altro punto in favore degli Sport Utility. C’è un ulteriore aspetto da non dimenticare ed è quello della sensazione di sicurezza della guida in posizione rialzata, di cui ormai in molti non possono fare a meno. Va anche detto che nel caso di un incidente tra due auto, al netto di tutte le altre variabili, i passeggeri di quella più alta subiscono le conseguenze minori. 

Ok ora vediamo qualche esempio. Ve lo dico subito non ho preso tutti i marchi, a volte perché compatta e SUV sono troppo distanti e diverse, altre perché la clientela a cui si rivolgono è molto diversa. Soprattutto, sono rimasto su auto – e marchi – che solitamente si comprano più con la testa che con il cuore. Ah, nella lista ho aggiunto anche qualche station wagon: quelle che noi italiani compriamo di più.

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