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Prova Canyon Grail CF SLX. Prova a prendermi…

Leggera e reattiva quasi come una bicicletta da strada, convince anche in off-road. Ma quel manubrio?

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In effetti, la domanda che mi sono sentito fare ogni volta che ho incrociato qualcuno è stata sempre la stessa: “Ma quel manubrio lì funziona davvero?”.Prima di dare la mia risposta (che comunque arriverà qualche paragrafo più sotto), vale la pena di raccontare anche qualcos’altro della Grail.

MEMENTO AUDERE SEMPER

È nel DNA di Canyon cercare soluzioni alternative e innovative, a costo di rischiare. Una cosa che apprezzo molto, anche se a volte questo modo di operare produce risultati fini a se stessi o così fuori dal coro sa sembrare stonati. Sulla Grail CF sono state adottate due innovazioni, entrambe sviluppate per aumentare il comfort di guida: la prima, ormai consolidata, è il reggisella “bifido” VCSL, la seconda – quella più eclatante – è il manubrio integrato CP07 Gravelcockpit, una sorta di biplano che ha subito fatto discutere e diviso il pubblico.

TUTTO AL TOP

La CF SLX 8.0 SL è una delle due Grail al top della gamma e si differenzia dalla sorella Di2 per la trasmissione (SRAM Force 1 / Shimano Ultegra Di2 RX), le ruote (DT Swiss CRC 1400 Spline, con profilo da 24 mm e canale da 22 mm / Reynolds, con profilo da 41 mm e canale da 23 mm), il peso (7,80 kg / 8,50 kg) e il prezzo (3.999 euro / 4.499 euro).Una componentistica di primissimo piano, completata dalla sella Fizik Aliante R5 e dalle gomme Schwalbe G-One Bite da 40 mm tubless ready. Al reggisella VCLS e del Gravelcockpit abbiamo già fatto cenno. Sono entrambi in fibra di carbonio, con quest’ultimo integrato all’attacco manubrio attraverso un secondo traversino, parallelo a quello di appoggio, che collega le due pieghe.

VERSATILITÀ AL POTERE

Come ogni altra Canyon, anche la Grail si può acquistare solo online ed è recapitata a casa, accuratamente smontata e imballata, con tutto ciò che serve per rimetterla insieme anche senza particolari abilità (importante prestare attenzione alle coppie di serraggio). È l’aspetto caratteristico della politica di vendita diretta, che permette di contenere i costi entro limiti che mettono oggettivamente l’acquolina in bocca…Per sottolineare il suo carattere all-round, Canyon ha sviluppato insieme a Topeak un kit di borse per trasformare un’uscita in avventura, soluzione indispensabile se si possiede la Grail in versione CF (carbon fiber) perché, a differenza di quella in alluminio, non ha gli attacchi per fissare il portapacchi.Questo kit, che può essere configurato a piacere, comprende una borsa sottosella da 6 litri, una da telaio da 4,5 litri e una da manubrio da 8 litri.La Grail è declinata nelle versioni CF e AL, rispettivamente 8 modelli con telaio in fibra di carbonio e 5 in alluminio (in entrambe le famiglie ce ne sono 2 espressamente disegnati per le donne), con prezzi che partono da 2.199 euro (CF) e da 1.199 euro (AL).

Foto HLMPHOTO – Martina Folco Zambelli
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