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Prova breve smart forfour 90 cv

Erede designata presso il pubblico femminile della storica Mercedes Classe A, la forfour è proposta anche con un brillante tre cilindri turbo benzina

I risultati commerciali parlano chiaro: la nuova smart ha colpito al cuore non soltanto chi già la amava, ma anche numerosi nuovi clienti. La strategia di lancio, del resto, sembrava fatta apposta per ottenere l’obiettivo: le vendite sono iniziate con le smart fortwo e forfour dotate di cambio manuale (leggi la prova completa), una trasmissione meno affine a chi già guida una smart e non vuole rinunciare alla praticità dell’automatico, ma interessante per coloro che arrivano da utilitarie più tradizionali.  Poi è venuto il momento del modello con trasmissione a 6 rapporti e doppia frizione (leggi la prova), che ha portato nelle concessionarie – a firmare contratti d’acquisto in numero persino superiore alle previsioni ottimistiche della Casa – tutti quelli che già hanno una smart e aspettavano di comprare il nuovo modello.Ora è tempo di allargare la gamma con la forfour da 90 cv di potenza, pensata per le donne che sono state affezionate clienti della storica Mercedes Classe A, arrivando a costituire fino al 70% degli acquirenti totali. Le qualità per puntare a un target esigente, che vuole praticità e allo stesso tempo stile, sono numerose: la cellula di sicurezza Tridion, il raggio di sterzo migliore del segmento, il 77% di spazio utile interno (calcolato rispetto al volume complessivo), le porte che si aprono a 90°. E nel caso di questo modello un motore turbo assai brillante. Non è un caso nemmeno che questo propulsore a benzina molto efficiente – il Diesel, infatti, non arriverà – abbia prestazioni simili al 2.000 cc della vecchia Classe A 160 CDI. Quest’ultima raggiungeva i 20 km di percorrenza con un litro di gasolio, mentre la forfour con motore tre cilindri di 898 cc ne dichiara 23; parte da 14.570 euro (la Classe A in questione costava 35.350.000 lire) ed è proposta in cinque versioni.Youngster, sport edition #1, passion, proxy e prime: cinque modi di interpretare la forfour, in un crescendo di dotazione e conseguentemente di prezzo. La prime, al vertice della gamma, offre sedili riscaldabili in pelle, radar e telecamere per ridurre il rischio di collisione, integrazione completa degli smartphone e app dedicata “smart cross connect”, che fa anche da navigatore satellitare.DRIVEsmart ha portato i giornalisti nel cuore di Torino, riscaldata dal sole di una bella giornata primaverile. Il tratto di prova parte dall’aeroporto di Caselle, per puntare subito verso il centro città: ai viali delle periferie, dove la forfour 90 cv mette in mostra un’ottima ripresa e un apprezzabile comfort, segue il traffico, con brevi accelerazioni, continue ripartenze e frenate. Nel pieno stile smart la forfour è maneggevole e si muove bene tra le auto in coda, oltre che nelle manovre a bassa velocità, grazie al raggio di sterzo molto contenuto. Nell’abitacolo si sta comodi, grazie allo spazio abbondante e alla disponibilità di informazioni, in primis quelle che lo smartphone collegato sopra la consolle centrale fornisce in tempo reale: fatta eccezione per un po’ di ritardo nella fase di impostazione e avvio, le indicazioni sono chiare e quasi sempre in linea per tempi di percorrenza e itinerari con un’app diffusa e collaudata come Google Maps.C’è appena il tempo di verificare la funzionalità del cambio manuale a cinque rapporti, che verrà affiancato in estate dall’automatico doppia frizione twinamic, che è già il momento di scendere.

 

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