fbpx

Prova Honda Jazz 2015

Tutta nuova ma senza dimenticare le peculiarità che l’hanno fatta apprezzare a oltre 5 milioni di clienti, la Jazz sfrutta un inedito motore 1.3 V-Tec, proposto anche con cambio CVT. Ottimo lo sfruttamento degli spazi. La guida è da Honda, il motore ama girare alto

Dura la battaglia nel segmento B! Ed è una battaglia che si combatte a suon di centimetri. Centimetri che devono essere pochi (fuori) e molti (dentro). Sul rapporto dimensioni/abitabilità, infatti, si gioca la conquista del cliente. Un rapporto su cui in Honda possono sentirsi molto sicuri. La nuova Jazz, infatti, ha ulteriormente migliorato le sue peculiarità. Una piccola con tanto spazio dentro. Nei suoi poco meno di 4 metri di lunghezza (3.995 millimetri), la Jazz riesce a concedere davvero molto spazio a passeggeri e bagagli. Merito anche di tante soluzioni intelligenti che rendono l’abitacolo  uno dei più modulari della categoria.LIVELa terza generazione di Honda Jazz – già commercializzata in Giappone e negli States con il nome Fit – arriva in Europa mantenendo intatto lo spirito da monovolume compatta che la anima fin dalla prima versione. Jazz è per Honda la vera World Car, venduta in oltre 5 milioni di esemplari nel mondo e prodotta in 11 stabilimenti di 8 Paesi. Questo modello, per la precisione e per gli amanti del vero “Made in Japan”, è una giapponese autentica, essendo costruita negli stabilimenti del Sol Levante.HondaJazz2015-005Tutta nuova, la Honda Jazz, dai motori al telaio, visto che nasce sulla stessa piattaforma della crossover HR-V: una caratteristica tecnica che porta in dote nuove sospensioni, meno cedevoli che in passato e dalla risposta armonizzata al comportamento dello sterzo (rivisto) a servoassistenza elettrica, nonché la singolare collocazione del serbatoio sotto ai sedili anteriori. Soluzione, quest’ultima, che ha riflessi positivi sull’abitabilità posteriore, sulla modularità del divanetto dotato dei “Magic Seats”, cioè le sedute che si possono alzare in verticale, liberando spazio in altezza. Più lunga di 15 mm e con un interasse accresciuto di 30 mm, può contare su di una capienza del bagagliaio di 354 litri (+ 17 rispetto alla versione precedente) con 5 persone a bordo, che diventano 1.354 litri con gli schienali dei sedili abbassati. Le altre configurazioni non sono meno interessanti, visto che abbattendo in avanti il sedile del passeggero è possibile avere un vano di oltre 2 metri di lunghezza e reclinando entrambi gli schienali anteriori si crea una specie di “lounge”.Radicalmente rinnovato il sistema d’infotainment, che ora può contare su uno schermo da 7 pollici – la consolle è fatta in modo tale che lo schermo sia leggermente orientato verso il driver – e sull’Honda Connect, basato sul sistema operativo Android, così da poter accedere a Internet e alle app scaricabili dall’Honda App Center. Analogamente a quanto offerto da altri costruttori, il sistema Mirrorlink permette di riprodurre le applicazioni degli smartphone sullo schermo dell’auto e di utilizzarle attraverso esso.HondaJazz2015-008Il nuovo 1.3 V-Tec della serie Earth Dream Technology è un quattro cilindri da 102 cv a 6.000 giri, con coppia massima di 123 Nm a 5.000 giri: sfrutta un funzionamento che passa dal ciclo Atkinson (ai bassi carichi) al tradizionale ciclo Otto quando si chiede potenza, ottimizzando consumi e prestazioni. Di fatto “pensiona” i vecchi 1.2 e 1.4 rispettivamente da 90 e 99 cv, rimpiazzandoli entrambi e potendo contare su un’inedita trasmissione manuale a 6 rapporti – in sostituzione della precedente a 5 marce – oppure al confermato cambio CVT a variazione continua. Quest’ultimo ha nuove logiche di funzionamento, simula 7 rapporti “virtuali” e utilizza le stesse tecnologie EDDB (Early Downshift During Braking) e Fast Off che accorciano automaticamente il rapporto in discesa e in fase di frenata prima di una curva o preparano il cambio con il rapporto corretto prima di un sorpasso.Curata, da tradizione, la dotazione di sicurezza, che include il cruise control adattivo, l’avviso e arresto automatico in prossimità d’una collisione, l’avvertimento in caso di superamento involontario della linea di corsia e la gestione automatica degli abbaglianti. Tre gli allestimenti disponibili troviamo Trend, Comfort ed Elegance, con prezzi che partono dai 14.600 euro della Trend con cambio manuale ai 19.050 della Elegance CVT Full Optional.Tanta luce e altrettanto spazio: questa è l’impressione che si ricava accomodandosi a bordo della nuova Honda Jazz. La monovolume giapponese può contare su una luminosità interna notevole e su una disponibilità di centimetri superiore alla media. Va detto che 4 metri non sono pochissimi, anche se lo sfruttamento degli spazi a disposizione degli occupanti (da sempre uno dei punti di forza della Jazz) è parso veramente azzeccato. Un po’ difficile trovare la posizione ideale di guida, soprattutto del volante (regolabile comunque in altezza e profondità) che resta sempre un po’ troppo orizzontale.HondaJazz2015-003La qualità percepita è buona, con un mix di elementi morbidi e altri un po’ più “croccanti”, nella media comunque di quanto offre il segmento, anche se è vero che Honda ormai ci ha viziati con interni di grande qualità e qualche elemento ce lo saremmo aspettato più curato. Come tutte le Honda anche la Jazz offre una dinamica di marcia ottima: telaio e assetto non sono in discussione, mixando al meglio comfort di marcia e feeling di guida, con uno sterzo correttamente demoltiplicato e una tenuta di strada degna di nota. Situazione felice cui si aggiunge il sistema “Agile Handling Assist”, che interviene frenando leggermente la ruota interna alla curva durante la sterzata e aiutando l’handling e l’efficacia di guida su un percorso misto.Cambio manuale o cambio meccanico? La mia scelta alla fine cade sul CVT, pur non essendo amante del genere. Sulla Honda Jazz il cambio a variazione continua ha il suo perché anche sui saliscendi che contraddistinguono le strade tedesche nei dintorni di Francoforte. Il perché è presto detto: il comfort di marcia trae beneficio dal cambio automatico, che tenendo lungo il rapporto abbassa i giri del motore e diminuisce rumorosità e consumo quando si viaggia a velocità di crociera, situazione in cui invece il motore con cambio manuale tende ad essere leggermente più rumoroso a causa del regime più elevato.HondaJazz2015-001Viaggiando tranquilli il CVT riesce a fare molto bene il suo lavoro, avendo ben presente che coppia erogata a 5.000 giri e cambio a variazione continua significano motore a regimi molto elevati ogni volta che si chiede un’accelerazione importante, andando a baciare il tappetino con il pedale dell’acceleratore. Volendo il CVT si può utilizzare anche in manuale, sfruttando i paddle al volante e magari la logica “Sport”: in questo caso si può contare su 7 rapporti e su una scalata che possiamo tranquillamente definire sportiva.Il cambio manuale è, al solito, un eccellente cambio Honda con rapporti azzeccati, leva corta e innesti rapidi e precisi: meglio così perché le caratteristiche del motore – che ha la coppia un po’ in alto e ai bassi non è un portento soprattutto se confrontato con i tre cilindri moderni – lo chiamano in causa piuttosto spesso. Cosa le manca? Forse una scelta più ampia di carburanti, un piccolo Diesel o una versione a GPL che renderebbero la Jazz un acquisto ancora più interessante per molti clienti.

 

Articoli correlati
Audi Q7 e Q8, in arrivo i nuovi motori plug-in hybrid
Mercedes Classe G 580: il mito del fuoristrada diventa elettrico
Mini Aceman - Asso di... elettroni