fbpx

BMW 3.0 CSL, leggera e a trazione posteriore. Serve altro?

Rispetto alla M4 CSL pesa oltre 300 kg in meno e affida i 560 CV del motore alle sole ruote posteriori. Ne faranno 50, a un prezzo folle

Indecisi sui regali di Natale (da fare a voi stessi)? Se vi piacciono le auto e non avete alcun problema di budget, i tedeschi di BMW M hanno un’idea per voi: la 3.0 CSL. Muovetevi però, perché di questo meraviglioso prodigio della meccanica faranno solo 50 esemplari, come gli anni di BMW M. Il prezzo, non ancora ufficializzato, secondo alcune fonti non ufficiali potrebbe aggirarsi attorno ai 750.000 euro. Ok, partiamo da questo dato, francamente folle. Sapete che c’è? È così che funziona con i modelli celebrativi e potete mettere la mano sul fuoco che BMW impiegherà qualche centesimo di secondo per venderle tutte, le 3.0 CSL. Non solo: attorno ad auto come questa si scatenano sempre dinamiche vorticose di aste al rialzo, sulle quali BMW – legittimamente – ha pensato bene di prendersi la propria parte. Sì perché salvo gradite smentite è difficile trovare giustificazione ai 562.000 euro in più rispetto alla M4 CSL, con cui la 3.0 CSL condivide molto. 

355 kg in meno

Detto dell’aspetto finanziario, occupiamoci di ciò che ci piace di più: la scheda tecnica (beh, ovviamente in attesa – e nella speranza – di guidarla). I CV sono 560, ma soprattutto il peso è contenuto in 1.270 kg, ben 355 kg in meno rispetto alla M4 CSL. Il merito di tanta leggerezza va in primis al fatto che la trazione è posteriore e non integrale, ma anche all’utilizzo di alluminio per portiere, cofano e baule e materiali leggeri per tetto, pannelli laterali e bagagliaio. Ancora, alla riduzione del peso hanno contribuito anche i sedili con “anima” in fibra di carbonio, oltre che privi di regolazioni; per cucirsi la posizione di guida su misura ci si deve recare in officina.

560 CV e 550 Nm affidati al differenziale Active M

Iniziamo col dire che l’xDrive ottimizzato per le M è probabilmente la migliore trazione integrale per applicazioni sportive che esista al mondo, se non altro perché permette di “sganciare” l’avantreno per tornare alle emozioni della trazione posteriore. La purezza di una trazione posteriore, e la sua leggerezza, restano però una vetta irraggiungibile, se si parla di sensazioni di guida. Pazienza poi se su certe strade il 4×4 sia decisamente più efficace, soprattutto quando potenza e coppia sono alte come in questo caso. Qui, a gestire la furia dei 560 CV e dei 550 Nm  c’è il differenziale Active M (che lavora in tandem con il controllo di stabilità) in grado di arrivare al bloccaggio in determinate situazioni di guida, così da facilitare il drifting anche ai piloti meno esperti.

 

Assetto, aerodinamica, elettronica

La BMW 3.0 CSL offre varie modalità di guida e 10 livelli di risposta per l’M Traction Control. Sospensioni e telaio sono stati messi a punto nel corso di lunghe sessioni di test al Nürburgring, mentre l’impianto frenante vanta dischi da 400 mm all’anteriore e da 380 mm al posteriore, con pinze rosse. Tutto questo comunque non basta, con le potenze odierne: è fondamentale lo studio in galleria del vento, che nel caso della 3.0 CSL è valso il pacchetto aerodinamico comprensivo di splitter, pannelli laterali, doppia ala (sul tetto e sul baule). Quanto al design, la forma della calandra, con il doppio rene meno esteso in altezza, è un omaggio a quella della 3.0 CSL originale. Particolari inoltre i fari Laser di colore giallo, che ricordano quelli di auto da corsa come la M4 GT3, vincitrice del Campionato DTM 2022. Ultimo, ma non per importanza, i passaruota: più gonfi che mai, ospitano pneumatici Michelin (specifici per questa BMW) montati su nuovi cerchi da 20” all’anteriore e 21” al posteriore.

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande