In Hyundai rifuggono con tutte le proprie forze dall’omologazione. Dopo Ioniq 5 e Ioniq 6, due elettriche che nascono dalla stessa base ma che più diverse non potrebbero essere, ecco Hyundai Staria: VAN (o MPV di taglia XXL) turbodiesel, dal design futuristico e minimalista. Una tipologia di auto ormai abbandonata da quasi tutti i costruttori, su tutta la linea: dai listini sono spariti praticamente tutti i monovolume piccoli, medi e grandi. Hyundai invece ci torna e lo fa in grande stile. Staria racchiude i suoi 5,25 metri di lunghezza, per 2 di larghezza e poco meno di 2 di altezza, sotto una carrozzeria che è un vero e proprio pezzo di design.
Minimalismo e tocchi di raffinatezza
Basta un colpo d’occhio a Hyundai Staria, per capire che i coreani hanno fatto di tutto per attirare gli sguardi, ma anche per caricare il più possibile, in relazione all’ingombro esterno; cosa che peraltro costituisce il vero punto di forza di tutti i veicoli di questo genere. Il minimalismo delle forme, che non degrada mai in banalità, è impreziosito dalla cura di dettagli, come per esempio la firma luminosa che unisce le luci di marcia, il trattamento satinato con effetto rame di logo, griglia, specchietti e cerchi. Dietro, i lunghi gruppi ottici verticali sono caratterizzati dall’ormai tradizionale, per Hyundai, Parametric Pixel.
Una “grande finestra” sul mondo esterno
Fino a qui abbiamo parlato soprattutto di design. Non si commetta però l’errore di pensare che Hyundai Staria sia un semplice esercizio di stile. Il primo elemento che vi deve “allontanare” da questa percezione è la linea di cintura bassa, che lascia spazio ad ampie superfici vetrate. Non meno importanti i numerosi i vani portaoggetti, disponibili nella parte superiore della console, sotto il quadro strumenti e nell’area superiore e inferiore della fascia centrale. Sia il guidatore che i passeggeri hanno inoltre accesso a una consolle dotata di porta bicchieri, porte USB e ulteriore spazio per riporre oggetti.
Per il resto, il guidatore ha a disposizione un display da 10,25 pollici, la fascia centrale della plancia conta sulla tecnologia touch e il comando del cambio è del tipo Shift-by-wire a pulsanti (solo con cambio automatico). Il quadro strumenti digitale si trova sulla parte superiore del cruscotto e non presenta la palpebra superiore, per offrire una visuale senza ostacoli al conducente.
Non si tratta di una novità assoluta
Come i ben informati sicuramente sapranno, Hyundai Staria non è una novità assoluta: viene presentato in Corea a fine 2021, arriva in alcuni Paesi europei nel corso del 2022 ma è di inizio 2023 la decisione di Hyundai Italia di venderlo anche nel nostro Paese. A muovere il maxi monovolume coreano è un turbodiesel 2.200 cc di cilindrata. Si tratta della tipologia di motore migliore per le caratteristiche dello Staria (per la generosità della coppia ai bassi regimi, per l’efficienza e per il fatto che non si è “schiavi” della colonnina), ma chi vive in città non può non tenere conto delle norme che penalizzano, ingiustamente, il motore a gasolio.
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Una versione a 9 posti (Wagon) e una a 7 posti (Luxury)
Hyundai Staria sarà disponibile in Italia in due versioni: Wagon a 9 posti e Luxury 7 a posti. Nel caso di quest’ultima, i sedili della seconda fila si ripiegano elettricamente e possono scorrere in lunghezza. La modalità relax, attivabile tramite un pulsante, fa reclinare automaticamente i sedili a una posizione che distribuisce il peso del passeggero e migliora il bilanciamento del corpo. Anche con i sedili della seconda fila reclinati, rimane abbastanza spazio per accogliere ulteriori passeggeri adulti nella terza fila di sedili in maniera confortevole.
La gamma e la dotazione di serie
Come anticipato, il motore di Hyundai Staria è il già noto 4 cilindri 2.2 VGT da 177 CV e 430 Nm di coppia, che si può avere sia con trazione anteriore sia integrale. Con il 2WD si può avere il cambio manuale a sei marce o l’automatico a otto rapporti; con il 4×4 Awd Htrac l’automatico è la scelta obbligata. Il consumo medio WLTP è compreso tra 7,8 e 8,8 l/100 km, con emissioni da 205 a 232 g/km (variabili in base all’allestimento?. Quanto alla dotazione di serie, quella della Wagon è ricca, quella della Luxury è sontuosa e in entrambi i casi non sono previsti optional. Partiamo dalla Wagon, a 9 posti: climatizzatore automatico anteriore e posteriore, sedili anteriori e volante riscaldabili, sensori di parcheggio, retrocamera, pacchetto base di Adas e tanto altro.
La Luxury, a sette posti, è disponibile solo con cambio automatico e prevede, tra le altre cose, luci interne Led con 64 tinte selezionabili, sedili Relax per la seconda fila, impianto audio Bose, telecamera grandangolare interna, Highway Driving Assist di Livello 2, finiture esterne satinate con effetto rame, portellone e portiere laterali a scorrimento elettrico, sedili di pelle Nappa (quelli anteriori riscaldati e ventilati), tetto apribile, dalle tendine laterali e dall’infotainment esteso con schermo da 10,25”.
Prezzi
Date le premesse, dalle dimensioni alla dotazione, passando per la tecnologia e la cura generale, si rimane favorevolmente stupiti quando si leggono i prezzi di listino, che trovate qui sotto in ordine cresente.
- 2.2 MT 2WD Wagon: 43.000 euro
- 2.2 AT 2WD Wagon: 45.600 euro
- 2.2 AT 2WD Luxury: 58.500 euro
- 2.2 AT AWD Wagon: 47.600 euro
- 2.2 AT AWD Luxury: 60.500 euro