“I dati del mercato europeo sono leggermente migliori rispetto alle tendenze nazionali che abbiamo delineato attraverso le nostre stime. E questo impone un impegno ancora più significativo nel nostro Paese per promuovere la cultura della bici e, soprattutto, lo sviluppo di un’infrastrutturazione ciclabile più consona. È presente ancora un grande potenziale di crescita in Italia, che ha solo bisogno di essere liberato completamente e accompagnato in maniera sussidiaria dalle istituzioni”. È quanto ha dichiarato stamane il presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) Mariano Roman, commentando i numeri dall’ultimo report annuale dell’industria e del mercato della bicicletta europea di CONEBI (Confederazione Europea dell’Industria Bici, eBike, Componenti ed Accessori).
La relazione di CONEBI – diffusa in Italia da ANCMA – mette in luce come l’industria europea della bicicletta abbia subito nel 2023 un reset, adattandosi alla realtà economica più ampia, alle vendite eccezionalmente positive durante gli anni della pandemia e alle interruzioni delle catene di fornitura. Le vendite sono diminuite – tra i vari fattori – a causa dell’aumento del costo della vita e della diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori europei. Nonostante ciò, il settore ha dimostrato una generale capacità di recupero.
L’analisi dei dati
Entrando nel vivo dei dati di mercato, il rapporto CONEBI 2024 evidenzia un calo delle vendite di biciclette tradizionali e una leggera flessione delle vendite di biciclette elettriche, nonostante queste ultime abbiano registrato un aumento di oltre il 50% delle vendite unitarie rispetto ai livelli pre-pandemia.
Le vendite di biciclette hanno totalizzato 11,7 milioni di unità, in calo rispetto ai 14,7 milioni del 2022, mentre la domanda di eBike è rimasta incoraggiante con 5,1 milioni di unità rispetto ai 5,5 milioni del 2022. Le vendite combinate di biciclette muscolari e biciclette elettriche sono state pari a 19,3 miliardi di euro, pari un calo dell’8,9% rispetto al 2022.
Anche la produzione ha subito un calo più marcato in risposta alla riduzione delle vendite e all’eccesso di scorte dell’anno scorso, a causa delle interruzioni della catena di approvvigionamento. CONEBI ritiene che il problema delle scorte in eccesso potrebbe essere risolto nel 2025, aprendo la strada a un successivo aumento della produzione.
Sono stati effettuati investimenti significativi nella capacità produttiva, con la costruzione di nuovi stabilimenti e magazzini in vari Paesi dell’UE. Gli investimenti si sono mantenuti elevati, con oltre 1,9 miliardi di euro nel 2023, leggermente al di sotto dei 2,1 miliardi di euro registrati nel 2022, a testimonianza della continua fiducia e della dedizione alla crescita.
Dall’altro lato, il settore – che comprende oltre 1.200 aziende in tutta Europa – ha registrato una diminuzione dei dati sull’occupazione rispetto al 2022: in media, -5,5% rispetto all’anno precedente. Va notato che tale diminuzione varia in modo significativo da Paese a Paese.
Il mercato è destinato a crescere
Mentre alcuni mercati sono più sviluppati, altri devono ancora sperimentare la rivoluzione della mobilità delle biciclette e delle eBike. CONEBI rimane ottimista sul fatto che il mercato europeo continuerà a crescere fino al 2030, prevedendo un aumento significativo della domanda. Per ottenere questa crescita del mercato, è essenziale un ambiente politico favorevole.
“Politiche efficaci a livello europeo, nell’ambito del Green Deal europeo e di una solida strategia industriale dell’UE, come la recente Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica e il rapporto sul Percorso di transizione delle industrie della mobilità. Sono essenziali per dare impulso alla bicicletta e all’industria ciclistica in tutta Europa. Le organizzazioni nazionali aderenti a CONEBI hanno un ruolo fondamentale anche in questo” ha dichiarato Massimo Panzeri, Presidente di CONEBI.