In questa prova della Kawasaki Ninja 1100SX, siamo andati alla scoperta delle novità apportate dalla Casa di Akashi alla propria sport tourer. Il design immutato potrebbe far pensare a un banale aggiornamento omologativo, così da guadagnare l’approvazione secondo l’Euro 5+, ma non è così: Kawasaki è intervenuta con affinamenti a tutto tondo sulla Ninja SX in questo passaggio da 1000 a 1100.
Top di gamma affilata
L’introduzione della versione SE al vertice della gamma, dunque, è solo la più evidente delle novità. Al pacchetto di base, questa aggiunge le manopole riscaldabili, un monoammortizzatore Öhlins S46 e un impianto frenante più sportivo, con dischi più spessi e pinze monoblocco M4.32 firmati Brembo, oltre ai tubi in treccia aeronautica.
Il resto della ciclistica resta immutato: telaio doppio trave in alluminio e forcella rovesciata Showa completamente regolabile con steli da 41 mm, per un totale di 235 kg in ordine di marcia, uno in meno per la SE.
Più coppia
Ma il vero protagonista di questo aggiornamento, è senza dubbio il quattro cilindri in linea, che ha fatto alzare più di un sopracciglio per via dei 6 CV in meno dichiarati. La potenza massima è infatti di 136 CV contro i 142 della precedente 1000SX. Quei 6 cavalli mancanti, tuttavia, sono stati sacrificati in nome di una buona causa secondo i tecnici di Akashi: la fruibilità ai bassi e la spinta ai medi regimi.
Scendendo nel dettaglio, la cilindrata cresce da 1.043 a 1.099 cc per via di un aumento di 3 mm della corsa, fino a quota 59, mantenendo i invariati 77 mm di alesaggio. Cambiano anche i corpi farfallati, la forma dei pistoni e la fasatura degli alberi a camme, con una minor alzata per privilegiare i medi. E ancora: volano più pesante per migliorare la risposta ai bassi, oltre a limitatore abbassato di 500 giri e quinta e sesta marcia più lunghe, per sfruttare la maggior coppia e ridurre i consumi in viaggio.
I risultati di tali modifiche sono molteplici. I 136 CV di picco vengono raggiunti 1.000 giri più in basso che in passato; la coppia massima sale da 111 a 113 Nm già a 7.600 giri, 400 in meno, ed entrambe le curve sono sempre sopra a quelle del vecchio modello, almeno fino al nuovo limitatore.
Elettronica e dotazione
Per quanto riguarda l’elettronica, ride by wire e IMU si occupano di gestire tre riding mode più uno personalizzabile, con traction control regolabile e ABS cornering.
In questo ambito, le novità sono due: la app Rideology rinnovata supporta i comandi vocali, con cui è possibile gestire navigazione e altre funzioni. Inoltre, la dotazione di serie guadagna una presa USB-C posizionata sul manubrio sinistro. Ma soprattutto, il cambio elettronico con blipper in scalata è stato aggiornato, e ora è attivo sin dai 1.500 giri.
Prova Kawasaki Ninja 1100SX SE: comoda e gustosa
Il tema della coppia emerge chiaramente sin dai primi metri in sella. Il quattro in linea della Ninja 1000SX era già pastoso sotto e brillante ai medi, ma la Kawasaki Ninja 1100SX fa persino meglio. Ai bassi è ancor più morbido e fluido, con una risposta impeccabile all’acceleratore anche in quarta o quinta marcia ad appena 30 km/h. Sin dai 4-5.000 giri si avverte poi una maggior spinta, ma è soprattutto tra i 6 e gli 8-9.000 che la differenza si fa più percepibile.
E poiché si tratta dei regimi in cui ci si trova più spesso nella guida su strada, anche abbastanza allegra, il risultato è che la 1100SX sembra aver guadagnato spinta pure in senso assoluto.
Dal punto di vista della guida, le sensazioni generali ricalcano quelle del precedente modello: la Ninja 1100SX è sincera e gustosa in ogni contesto, regalando comfort alle andature rilassate e divertimento a portata di polso destro quando si cerca il lato sportivo.
In questa prova abbiamo utilizzato la Kawasaki Ninja 1100SX in versione SE, che con la sua componentistica più raffinata ha certamente fatto la differenza. Il mono Öhlins offre infatti un ottimo supporto, senza essere eccessivamente sostenuto e senza rovinare l’equilibrio con l’anteriore. Ma la differenza più netta si avverte in frenata, grazie all’impianto Brembo potente e modulabile.
Difetti, disponibilità e prezzi
In fin dei conti, sono ben pochi i difetti che si possono attribuire alla nuova Ninja 1100 SX. Da un punto di vista soggettivo, avrei apprezzato un design aggiornato e più moderno, sebbene non si possa dire che le linee di questa moto non siano riuscite.
Per quanto continui a regalare soddisfazioni alla guida, poi, una gomma posteriore con spalla /55 avrebbe potuto renderla ancora più incisiva, al contempo ampliando la scelta di pneumatici. Infine, la nuova presa USB-C a manubrio non convince: voluminosa e poco integrata nel design del ponte di comando, appare decisamente posticcia.
La Kawasaki Ninja 1100SX sarà nei concessionari già da dicembre, con prezzi a partire da 15.190 euro per la versione standard, ovverosia 100 euro in meno della precedente 1000SX. La versione SE, invece, è a listino a 16.940 euro.
Infine, per una SE Tourer Edition, la top di gamma accessoriata in senso turistico, la richiesta è di 18.240 euro. In questo caso l’allestimento comprende le valigie rigide laterali con le relative borse morbide interne, il plexiglass fumé più alto, la presa 12v e la protezione per il vetro della strumentazione.