Un motore elettrico è sufficiente a fare di un’auto, un’auto ecologica? Chiaramente no, eppure ancora oggi in molti pensano sia così. Non Opel. Volete una dimostrazione? Il nuovo Opel Grandland 2025, protagonista di questa prova in versione completamente elettrica, è l’esempio perfetto.
Non solo è disponibile con tre diverse propulsioni, ognuna rivolta al contenimento dell’impatto ambientale, seppur caratterizzate da differenti gradi di riduzione delle emissioni locali. Con una discreta dose di realismo, infatti, oltre all’elettrica, è possibile scegliere l’ibrida a 48v o la ibrida plug-in.
Un’auto “riciclata“
Ma soprattutto, dentro e fuori vi sono numerose soluzioni produttive e stilistiche rivolte al concetto di sostenibilità. Basti pensare che in quest’auto, oltre 500 kg di materiali sono frutto di attività di riciclo: dall’alluminio, a parte del contenuto dell’acciaio, ad alcuni componenti in polimero, fino ai tessuti degli interni, interamente riciclati da plastica PET. Quella delle bottigliette, per intenderci.
Inoltre sono state eliminate tutte le cromature, la cui realizzazione ha un impatto ambientale significativo. I loghi retroilluminati, sia nel “3D Vizor” anteriore, sia sul portellone posteriore, non sono dunque un semplice tocco di stile. Ed ecco spiegata anche la scelta di imprimere il nome del modello sulla lamiera del portellone.
Insomma, siamo ancora lontani dal concetto di “impatto zero”, ma non vi sono dubbi che l’impegno di Opel sia piuttosto concreto.
Prova Opel Grandland 2025: più grande, più maturo
Nel nuovo C-SUV di Opel c’è molto altro rispetto al puro e semplice approccio green. Anche perché lo spazio a bordo è aumentato nettamente, visto quanto è cresciuto con questa nuova generazione. Il nuovo Grandland è più lungo di 173 mm, più largo di 49 e più alto di 36, per un totale di 4,65 per 1,93 metri, con un’altezza complessiva di 1,66 metri.
I passeggeri posteriori ringraziano per l’aumentato spazio per le gambe, mentre il bagagliaio da 550 litri può estendersi fino a 1.645 litri, abbattendo i sedili posteriori con schema 40:20:40. Pure la dotazione è cresciuta, con l’esempio degli interessanti fari a matrice di LED Intelli-Lux HD, di serie sull’allestimento GS.
Sono composti da oltre 50.000 elementi luminosi, il che permette di creare coni d’ombra precisissimi nel fascio luminoso, in grado persino di oscurare i singoli cartelli stradali, così da scongiurare il rischio di essere abbagliati di riflesso.
Doppia autonomia
Sulla variante elettrica di Opel Grandland, il motore è un sincrono con magnete permanente da 213 CV e 345 Nm. La trazione è anteriore e il medesimo propulsore può essere abbinato a due batterie. L’unica disponibile al momento è quella da 73 kW/h netti con cui lo abbiamo provato, per un’autonomia dichiarata fino a 523 km nel ciclo WLTP.
Tuttavia, sfruttando la base offerta dalla piattaforma STLA Medium di Stellantis, nel prossimo futuro arriverà anche una versione ad autonomia estesa, con batteria da 97 kW/h e circa 700 km di percorrenza con un solo passaggio alla spina.
Sarà l’unica differenza tecnica sul Grandland “long range”, che manterrà dunque, tra le altre cose, le stesse sospensioni. Di queste vale la pena parlare nello specifico sia per il multilink al posteriore, sia per gli ammortizzatori FSD (Frequency Selective Damping).
Si tratta di elementi meccanici, che grazie a una valvola e a un secondo circuito dell’olio, rispondono diversamente in base alla frequenza con cui vengono sollecitati. In pratica, una soluzione semplice ed efficace per unire la comodità tipica di un SUV nell’uso quotidiano, con una guida più precisa tra le curve.