Il gruppo Chery è pronto a lanciare una nuova offensiva di prodotto su scala mondiale. La strategia è stata annunciata in parte durante l’Omoda Day, svoltosi nei giorni scorsi in Cina, in quel di Wuhu, con il motto “We do crossover right”. Risparmiandovi i trattati di marketing sul target di clientela giovane e sui LOHAS, ovvero i Lifestyles of Health and Sustainability, gli Stili di vita di salute e sostenibilità, andiamo subito al sodo e diamo uno sguardo alla nuova Omoda 3, svelata nell’occasione in anteprima mondiale.
Il prezzo e la gamma della Omoda 3
Perché ci dovrebbe interessare la Roba da fantascienza? Semplice: perché è studiata apposta per mercati come quello europeo. Si tratta infatti di un crossover per il segmento B-SUV e lo vedremo sulle nostre strade nel 2026. Per il momento è prematuro parlare di prezzi. Tuttavia ci sono buone probabilità che il suo listino parta da circa 20.000 euro. L’ipotesi riguarda quella che sarà la versione d’accesso a benzina, ma a comporre la gamma ci saranno anche altre varianti, da una elettrica alle ibride, plug-in e forse anche full hybrid.
Roba da fantascienza
Venendo in concreto alla macchina, la Omoda 3 sfoggia un look molto deciso. Rispetto alla Omoda 5 le forme si fanno più geometriche, con spigoli e nervature in evidenza. La Casa parla aver preso ispirazione dall’ambito “mecha”, quei grandi robot spesso presenti nei manga e anime giapponesi, diventati un simbolo della cultura pop giapponese. Tra gli elementi di spicco nel frontale ci sono i fari affilati, battezzati O Universe, e l’enorme porzione nera centrale, che incattivisce la vista d’insieme. Anche l’abitacolo si annuncia altrettanto futuristico, con ampi schermi digitali e grafiche ultramoderne.