Si è svolta oggi, mercoledì 11 giugno, l’inaugurazione dell’Expo delle Eccellenze Italiane. Si tratta di una mostra che il pubblico potrà visitare gratuitamente nelle prossime due settimane a Firenze e più precisamente a Palazzo Medici Riccardi, nella suggestiva cornice della Galleria delle Carrozze. La manifestazione patrocinata da Mazda Italia in collaborazione con Inghirami Company, raccoglie 56 manufatti unici, realizzati da maestri artigiani provenienti da varie zone Italia.
Un ponte tra Italia e Giappone
Le opere protagoniste della rassegna Eccellenze Italiane sono espressione di stili e tecniche differenti e impiegano materiali molto diversi tra loro. Ciò che accomuna le eccellenze selezionate sono caratteristiche materiali – come design, tecnologia, performance, comfort – e altre immateriali – quali prestigio ed eleganza. L’insieme di questi elementi stabilisce anche un evidente e duplice legame con Mazda. Da una parte la Casa di Hiroshima è per tradizione abituata ad adottare soluzioni originali – e talvolta anche controcorrente – con un approccio quasi artigianale, lontanissimo da quello dei comuni marchi generalisti. Dall’altra Mazda si fa portabandiera dei tipici valori propri anche della cultura produttiva giapponese, quali precisione, cura dei dettagli e passione per l’eccellenza. Non è un caso che, per suggellare questo legame tra i due Paesi e le loro realtà economiche, alla cerimonia inaugurale abbia voluto presenziare anche l’Ambasciatore del Giappone in Italia, Suzuki Satoshi.
La bellezza in mostra
La cerimonia ha visto susseguirsi anche gli interventi dell’Assessore del Comune di Firenze Jacopo Vicini, di Tommaso Inghirami di Inghirami Company e dei rappresentanti dell’Associazione Marchi Storici d’Italia e della Fondazione MUS.E. Tra loro ha preso la parola anche Roberto Pietrantonio, Amministratore Delegato di Mazda Italia e Presidente dell’Unrae, che ha così commentato: “Nell’Expo delle Eccellenze Italiane il “Crafted in Japan” incontra il “Made in Italy” e noi crediamo molto nel potere delle connessioni. Vorremmo che i visitatori uscissero dalla Galleria con occhi pieni di bellezza e una rinnovata speranza per futuro“.
