Code in autostrada: come nascono (anche senza incidenti) e come evitarle

Incidenti, carichi persi o semplici rallentamenti: le code in autostrada hanno sempre una spiegazione. E spesso… non è quella che si pensa!

Chiunque abbia passato un weekend estivo facendo un viaggio in macchina lo sa bene: l’autostrada può trasformarsi in un gigantesco parcheggio di auto incolonnate. Specie in epoca del cosiddetto grande esodo e nelle giornate di bollini rossi e neri, le code sono l’incubo di ogni automobilista. E spesso la domanda che rimbalza nell’abitacolo è sempre la stessa: “Ma da cosa sarà partita questa fila infinita?”. Rispondere non è semplice: le code in autostrada hanno cause diverse e non sempre così scontate. La questione merita di essere approfondita.

Incidenti e carichi dispersi: le cause più evidenti

Partiamo dalle basi. Se ci sono un tamponamento, un’auto in panne o, peggio ancora, un carico disperso, la coda è praticamente assicurata. In questi casi il rallentamento è inevitabile, tra la carreggiata utile che si riduce, i soliti curiosi che rallentano per dare un’occhiata e i soccorsi che devono operare in sicurezza. Insomma, non serve un esperto di fisica dei fluidi per capire perché il traffico si blocca.

Le “code fantasma”: quando non c’è un motivo evidente

Eppure, capita spesso di ritrovarsi imbottigliati senza che ci siano in vista un carro attrezzi, un’ambulanza o un ostacolo sulla strada. Sono quelle che vengono chiamate “code fantasma“, ovvero rallentamenti che si auto-generano e si propagano come un’onda. Il meccanismo è relativamente semplice, oltre che un po’ beffardo. Un’auto rallenta leggermente, magari anche solo per cambiare corsia o perché il guidatore si distrae un attimo. Quella subito dietro frena un po’ più forte, quella alle sue spalle rallenta ancora di più, e così via. Nel giro di pochi secondi il traffico si ritrova praticamente fermo, senza che ci sia stata alcuna “vera” causa scatenante.

Il traffico intenso: un terreno fertile per le code

Ora è evidente che se le auto viaggiano diradate, mantenendo una distanza corretta lungo le rispettive corsie, i piccoli rallentamenti si assorbono senza problemi. Ma in condizioni di traffico intenso – quelle classiche dell’esodo estivo o dei rientri domenicali – basta un battito di ciglia per trasformare un accenno di frenata in una colonna chilometrica. È un po’ come un effetto domino: il primo pezzo sfiora appena il successivo, ma alla fine l’intera fila finisce al tappeto.

I consigli di guida per ridurre il rischio di code

Inutile farsi illusioni: purtroppo le code non si possono eliminare del tutto. Tuttavia, con uno stile di guida più attento e fluido, possiamo almeno contribuire a ridurre la loro formazione. Ecco allora qualche dritta utile su come comportarsi al volante:

  • Mantieni sempre la distanza di sicurezza: ciò ti permette di reagire agli imprevisti senza compiere brusche frenate d’emergenza.
  • Evita le manovre improvvise: i cambi di corsia e le accelerazioni devono essere graduali.
  • Guarda lontano: non fissare solo l’auto che sta davanti a te, ma anticipa con lo sguardo cosa succede più avanti.
  • Tieni alta l’attenzione: niente distrazioni con lo smartphone e concentrazione massima, soprattutto nei tratti più trafficati.
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