Torniamo in argomento incentivi auto 2025, ce ne siamo già occupati qui: sono infatti pronti a partire, o meglio… quasi pronti. Il decreto è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quindi le regole sono definitive, ma la data ufficiale di partenza al momento non è stata fissata. Il Governo si era posto come obiettivo quello di rendere operativi i nuovi ecobonus entro settembre, ma molto probabilmente tutto verrà rimandato ad ottobre.

Tra i requisiti per ottenere i nuovi ecobonus vi è infatti la residenza in una delle famigerate aree urbane funzionali o FUA (Functional Urban Area) e relativi percorsi di pendolarismo. La condizione, evidentemente, mira a imporre dei paletti ma potrebbe essere ritenuta troppo restrittiva. Secondo i dati ISTAT attualmente le FUA sarebbero infatti 83, 1.892 Comuni in totale, per una popolazione pari a circa al 55%, quindi meno di 1 italiano su 2 potrebbe accedere agli incentivi. Sarebbero pertanto in corso valutazioni per decidere come procedere e se eventualmente utilizzare mappe delle grandi aree aggiornate. In attesa di chiarimenti a riguardo vediamo a quanto ammontano gli incentivi auto 2025, chi può ottenerli e come fare a richiederli.
Chi può richiedere gli incentivi auto 2025?
Gli incentivi auto 2025 vengono erogati a persone fisiche e microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato sotto i 2 milioni di euro) per l’acquisto di un nuovo veicolo elettrico. I requisiti sono i seguenti:
- Persone fisiche: ISEE inferiore a 40.000 euro e residenza in una delle aree urbane funzionali (FUA) definite dall’ISTAT.
- Microimprese: sede legale nelle suddette aree urbane funzionali
Quali sono le aree urbane funzionali (FUA)?
Il decreto indica come aree urbane funzionali le città con una popolazione di almeno 50.000 abitanti e le zone adiacenti definite dai flussi di pendolarismo per motivi di lavoro, secondo i dati registrati al censimento generale della popolazione 2011. Ma a quanto pare, sarebbe in corso una revisione sulla base del censimento del 2021. Immaginiamo che la piattaforma per la richiesta degli incentivi auto verificherà automaticamente le aree aventi diritto, nel frattempo per sapere se rientrate – in base ai dati 2011- in una delle aree FUA potete fare riferimento al sito Istat.
Quali auto beneficiano degli incentivi?
I nuovi incentivi 2025 destinati ai privati valgono per l’acquisto di una sola auto elettrica categoria M1, cioè destinata al trasporto di persone con un massimo di nove posti.

L’auto dovrà rimanere di proprietà per almeno 24 mesi. Il decreto fissa inoltre un prezzo di listino massimo pari a 35.000 euro IVA esclusa (42.700 euro IVA inclusa), senza optional. Gli incentivi sono subordinati alla contestuale rottamazione di una vettura con motore termico fino a Euro 5, intestata al beneficiario da almeno sei mesi. Il bonus vale anche per un altro componente maggiorenne del nucleo familiare.
Per le microimprese gli incentivi vengono corrisposti a fronte dell’acquisto di veicoli commerciali elettrici (categoria N1 e N2). Contestualmente occorre rottamare un veicolo della stessa categoria con classe di emissioni fino a Euro 5.
Quali sono gli importi degli incentivi auto 2025?
Il bonus per privati prevede due diversi contributi a fondo perduto:
- 11.000 euro con ISEE fino a 30.000 euro
- 9.000 euro con ISEE tra 30.000 e 40.000 euro
Per le microimprese il contributo copre il 30 % del valore del veicolo, fino a un massimo di 20.000 euro per veicolo. Si possono acquistare al massimo due veicoli.

Come fare ad ottenere gli incentivi?
Per ottenere il bonus occorre registrarsi all’apposita piattaforma informatica (al momento non è ancora attiva). Le istruzioni e la data di apertura delle domande saranno pubblicati sul sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (www.mase.gov.it).
Quando scadono gli incentivi auto 2025?
Per richiedere gli incentivi c’è tempo fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato dei fondi, pari a 597 milioni di euro. Non c’è una certezza matematica, ma alcune stime parlano di circa 39.000 nuovi veicoli ad emissioni zero.
Attenzione, non provate a giocare d’anticipo: una volta riconosciuto l’ecobonus deve essere validato dal venditore entro 30 giorni, altrimenti viene perso.