Ogni innovazione può diventare, a seconda del suo reale impatto e della reazione dei clienti, un miglioramento marginale, un fallimento o… una rivoluzione. Con questo spirito ho visto da vicino e presto proverò il sistema scarpa-pedale lanciato il 5 dicembre 2025 da Q36.5 in collaborazione con SRM. Le due aziende hanno in comune un importante azionista e questa circostanza ha facilitato lo sviluppo del progetto, un sistema declinato su due prodotti: scarpe Unique Pro 4.0 e pedali SRM X-Power Direct. Una delle ragioni di questa partnership si può rinvenire anche nell’approccio dei fondatori dei due marchi, Ulrich Schoberer per SRM e Luigi Bergamo per Q36.5. Il primo ha ideato nel 1986 un misuratore di potenza che è stato per anni lo standard nel settore e che ancora oggi spicca per precisione e affidabilità. Un vero pioniere, in tempi in cui il ciclismo adottava un approccio conservatore e il livello di tecnologia applicata era molto più basso. Il secondo ha portato l’innovazione funzionale e dei materiali nell’abbigliamento ciclistico, proponendo soluzioni che hanno rimescolato le carte in un settore considerato maturo.

L’idea del sistema scarpe-pedali è concettualmente semplice: avvicinare il più possibile l’asse del pedale al piede del ciclista, per trarne vantaggi in termini di trasmissione della forza e di efficienza biomeccanica della pedalata. Per farlo è possibile intervenire su tre fronti: la scarpa, il pedale e la tacchetta. Il sistema proposto da Q36.5 e SRM agisce su tutti e tre. Le scarpe sono le Unique Pro 4.0, modello da poco introdotto in gamma: completamente costruito in Italia, ha nella ridotta distanza tra piede e suola della scarpa (4,4 mm) uno dei suoi punti qualificanti, insieme alla termoregolazione e alla suola in fibra di carbonio fatta a mano, la più sottile al mondo.

Per far parte del sistema la Q36.5 Unique Pro 4.0 (550 euro) non è cambiata nella costruzione ma la suola è stata modificata ed è stato ricavato un ulteriore foro, il quarto. Ai tradizionali tre, necessari per fissare le tacchette Look e Shimano, se ne aggiunge un quarto, che serve per vincolare la tacchetta SRM, caratterizzata da due punti di aggancio allineati al centro. Non utilizzando i due fori di fissaggio laterali è stato possibile ridurre l’altezza della tacchetta nella zona centrale, ricavando così il volume necessario ad alloggiare l’asse del pedale. Anche quest’ultimo è costruito in modo da abbassare il più possibile il punto di contatto tra scarpa, tacchetta e pedale. Realizzati in alluminio pressofuso e poi anodizzato, i pedali SRM X-Power Direct pesano 311 grammi con tacchette e viti, costano 550 euro e, a dispetto del nome, non includono il misuratore di potenza. Questi pedali hanno il meccanismo di aggancio della tacchetta arretrato e spostato dietro il punto di contatto scarpa–pedale.

Il nuovo sistema ha una stack height di 11,9 mm a fronte di 17,8 mm medi. Il risultato è degno di nota, perché secondo le due aziende costruttrici l’altezza della sella per chi adotta il nuovo sistema va abbassata addirittura di 6 mm. Oltre a migliorare l’efficienza della pedalata, la posizione abbassata permette di assumere una posizione più aerodinamica e di massimizzare la stabilità in discesa e nell’uso di pedivelle corte. La superficie di appoggio è di 1.653 mm quadrati. Tre le tacchette disponibili, proposte a 40 euro in tre configurazioni di mobilità (1.2° Black | 0° White | 3° Green Fluo).

Per ora la Q36.5 Unique Pro è l’unica scarpa compatibile con i pedali SRM e le relative tacchette. La scommessa è che il sistema conquisti pubblico e che anche altri produttori adottino la specifica foratura della suola necessaria per vincolare in due punti la tacchetta. Sarà rivoluzione? Il sistema scarpa-pedale di SRM x Q36.5 è disponibile online sul sito q36-5.com e nei migliori negozi di ciclismo.