A chi ha buona memoria l’atelier ErreErre Fuoriserie dovrebbe probabilmente ricordare qualcosa. Nel 2022 parlammo infatti della sua Giulia Classic, un’affascinante variazione sul tema dell’attuale Giulia Quadrifoglio, che celebrava l’omonima antenata. Oggi l’azienda torinese, che prende il nome delle iniziali dei due fondatori, Gianluca Rubatto e Fabrizio Rossini, chiama di nuovo a sé i riflettori presentando un progetto ancor più ambizioso. Si tratta della ForGiotto, una few-off che rende omaggio al grande Giotto Bizzarrini, artefice di alcune tra le auto più belle della storia. Il legame che ha spinto ErreErre a compiere questo tributo è presto detto: Fabrizio Rossini è a tutti gli effetti un allievo di Bizzarrini, accanto al quale ha speso cinque anni della sua vita.

Un concetto nuovo: RetroVision
Attenzione ai dettagli, culto del bello e minuziosa cura dell’aerodinamica si fondono in questa realizzazione non facile da inquadrare. La ForGiotto non è un restomod, perché non parte dalla base di una vecchia auto, ma nemmeno un retromod, perché non rivisita in chiave vintage qualcosa di moderno. L’azienda stessa descrive il progetto come RetroVision. Il neologismo unisce l’idea di ispirazione dal passato (Retro) con quella di un progetto immaginato e mai realizzato (Vision).

L’unione di due miti
Già perché un’auto così Bizzarrini non l’ha mai fatta, anche se gli sarebbe piaciuto. In pratica la sezione frontale riprende i tratti della Iso Grifo A3/C che il buon Giotto progettò per Iso Rivolta e che fu “vestita” da un giovane Giorgetto Giugiaro per conto di Bertone. La parte posteriore ricalca invece un po’ quella della leggendaria Ferrari 250 GT SWB Breadvan, fatta sempre da Bizzarrini con l’ausilio della Carrozzeria Sports Cars di Piero Drogo.


“Con ForGiotto volevamo creare qualcosa che non esistesse, ma che sarebbe potuto esistere, se il sogno di Bizzarrini avesse avuto ancora un capitolo da scrivere. È un gesto d’amore, un dialogo tra generazioni di creatori, un modo per dire grazie al genio di un uomo che ci ha insegnato che l’aerodinamica può essere romantica”. ha commentato Gianluca Rubatto.

Dettagli da intenditori
La carrozzeria della ErreErre Fuoriserie ForGiotto, interamente in alluminio battuto a mano, è filante, quasi flessuosa. Le sue forme danno subito l’idea di sportività e dinamismo. Al di là della sagoma mozzafiato, sono tanti i dettagli su cui l’occhio finisce per indugiare. Si va dai cerchi con il tipico gallettone alla presa d’aria laterale davanti alla portiera, passando per le evocative tabelle portanumero tonde. Dal canto suo, la coda tronca ha una forma arrotondata in basso, studiata per far defluire l’aria dal fondo della vettura. Il lunotto si apre su un vano che può rimanere in alluminio oppure essere rivestito in pelle o Alcantara, con listelli in legno o cromati.

Tutto su misura
Non esistono ancora immagini degli interni, ma ErreErre Fuoriserie li pensa spartani e corsaioli, in perfetto stile Bizzarrini. La ForGiotto è però una macchina per palati fini. Non rinuncia dunque di certo a eleganza e finiture di pregio. La fantasia porta dunque a pelle pregiata, volante di legno e a una strumentazione analogica, incastonata nella plancia in alluminio del colore della carrozzeria. Qui si trovano strumenti supplementari e le levette dei comandi secondari. Il mobiletto centrale ospita invece la leva del cambio ed il classico freno a mano. Il cliente può personalizzare gli interni come meglio crede, a cominciare dai rivestimenti. Entrando più nel tecnico, ErreErre Fuoriserie dà poi ulteriori possibilità. Grazie a una collaborazione con Iso Restorations, che ha rilevato a suo tempo tutto il magazzino ricambi Iso Rivolta, la ForGiotto può essere ordinata utilizzando i telai ed i ricambi originali rimasti disponibili e autorizzati a suo tempo dalla proprietà, fino ad un massimo di 5 unità. In alternativa, si può dare vita all’auto utilizzando parti aggiornate e migliorate, andando a realizzare in pratica una vettura ex-novo.

Dati tecnici e prezzo della ForGiotto
La scelta del motore è coerente con l’impostazione della ForGiotto. Sotto il cofano è previsto infatti il V8 Chevrolet “small block” 327 da 5.358 cc, lo stesso di quasi tutte le vetture di Giotto Bizzarrini. A seconda della configurazione, la potenza può andare da 300 fino ad oltre 400 CV. Nella scheda tecnica spiccano l’alimentazione con un carburatore quadricorpo e il cambio a 4 marce Borg-Warner. Il peso della ForGiotto è di circa 1.200 kg, buono per una velocità massima di oltre 250 km/h. La lunghezza è di circa 437 cm, con una larghezza di 173 e un’altezza di soli 111 cm. La consegna del primo esemplare è prevista dopo l’estate del 2026. Il prezzo della ForGiotto parte da 690.000 mila Euro + IVA, inclusa la A3/C di Iso Restorations.