fbpx

Alfa Romeo 33 Stradale: il futuro era mio

Quando nacque nel 1967, rivoluzionò lo stile dell’epoca e introdusse le portiere ad apertura verticale. Mossa da un V8 2.0 da 230 cv, rinnegava i tradizionali carburatori in favore dell’avveniristica iniezione meccanica. Il valore odierno? Incalcolabile.

“L’alfa Romeo 33? Certo che la ricordo. Era la discendente dell’Alfasud, aveva una linea squadrata e con il 1.5 da 105 cv andava come un miss…”. “No, no, no. Ferma tutto. Io ti ho chiesto se conosci l’Alfa Romeo 33 Stradale. Quella, per intendersi, del 1967”. “E cosa diavolo sarebbe?”. Sarebbe, anzi era, la versione “addomesticata” della sport prototipo Tipo 33. Una fuoriserie, per intendersi, tra le più estreme e affascinanti mai create.AlfaRomeo33Stradale-001Venne disegnata da Franco Scaglione e realizzata artigianalmente dalla Carrozzeria Marazzi. Aveva una linea tanto originale quanto coraggiosa, fortemente profilata e contraddistinta sia dalle superfici vetrate parzialmente estese lungo il tetto sia dalle portiere ad apertura verticale: quest’ultima una novità epocale per gli Anni ’60. Una prima mondiale successivamente imitata da molteplici costruttori e tuttora apprezzata. Non a caso, la supersportiva 8C Competizione del 2007 s’ispirò a quel glorioso design.AlfaRomeo33Stradale-007Il motore, un V8 di 2,0 litri di chiara estrazione corsaiola, caratterizzato dalla distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata e 2 valvole (nonché 2 candele) per cilindro, era collocato centralmente e si accompagnava a una struttura tubolare in alluminio e acciaio con carrozzeria in lega leggera. Il massimo della raffinatezza per l’epoca. Contrariamente alla maggior parte delle sportive rivali, per l’alimentazione non si affidava ai convenzionali carburatori, bensì a un sistema a iniezione meccanica prodotto dallo specialista italiano Spica. Ancora una volta, la 33 Stradale anticipava i tempi. Ne conseguiva – complice il regime massimo di rotazione del V8 prossimo ai 10.000 giri/min (!) – una potenza massima di ben 230 cv: un record per un propulsore dalla cubatura così contenuta. La coppia si attestava a 206 Nm. Valori che portavano in dote, complice un peso contenuto in solo 700 kg (!), uno scatto da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi e una velocità massima di 260 km/h.AlfaRomeo33Stradale-010Raffinata fuori, avveniristica nel “cuore”, non meno ricercata a livello di trasmissione. Contrariamente alla consuetudine del tempo, che destinava alle sportive cambi manuali a 4 o – al massimo – 5 rapporti, la 33 Stradale si avvaleva di un’unità meccanica a 6 marce. Caratteristica che, in abbinamento allo schema delle sospensioni a ruote indipendenti a bracci triangolari sovrapposti all’avantreno e a bracci tirati longitudinali al retrotreno, nonché alla disponibilità di freni a disco autoventilanti e cerchi in magnesio da 13 pollici, ne fece sin dal lancio la vettura ad alte prestazioni più costosa del periodo. Ragione che contribuì alla realizzazione di solo 12 esemplari. Quanto vale oggi? Impossibile dirlo; il prezzo è pressoché incalcolabile.

 

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande