Vi proponiamo un tuffo nel passato, fatto di vetture dalle dimensioni compatte, che trent’anni fa spostavano famiglie intere verso luoghi di villeggiatura e che per pregiudizi infondati oggi faticano ad allontanarsi dalle città. Poco più di 3 metri e mezzo: è questa la lunghezza di un’auto allo stesso tempo comoda e pratica, in linea con la strategia del gruppo Volkswagen di sguinzagliare per le città un esercito di urban car. Volkswagen con UP!, Seat con Mi e Skoda con Citigo. Proprio della piccola Skoda parliamo stavolta: quella della nostra prova monta il motore a tre cilindri da 999 centimetri cubi e 75 cavalli, il più potente della famiglia, equipaggiato con il cambio robotizzato ASG. Le tre vetture figlie dello stesso progetto si distinguono per allestimenti e personalità: la VW è la più leziosa del trio, la Seat la migliore nel rapporto qualità-prezzo, la piccola proveniente dalla repubblica Ceca è quella che raccorda alla perfezione i due estremi del progetto.LIVEQuattro posti: l’accesso è facile, grazie alle porte posteriori, che devono esserci quando la vettura ha la vocazione alla praticità. Il prezzo da pagare? Non ci si deve aspettare il miracolo aprendo il portellone posteriore, per quanto stivare qualche bagaglio sia comunque possibile. Tempo di partire, non per attraversare la città ma per puntare – a sorpresa – verso destinazioni che prevedono percorrenze di diverse centinaia di chilometri. La Citigo con il cambio ASG (SQ100 il nome in codice) annulla i fastidi della guida tradizionale: niente frizione ma solo acceleratore e freno.Certo, la velocità di cambiata non è da primato – dimentichiamoci la sportività del DSG icona del gruppo tedesco – per quanto qui si ottenga, comunque, un buon compromesso. La soluzione ASG ricorda quella impiegata da Mercedes per l’antagonista Smart: non cambio un doppia frizione ma un robotizzato, che quindi richiede tempi di innesto non rapidissimi. Tuttavia il cambio è morbido nel passare al rapporto successivo e docile nella guida rilassata.Chi guida dispone di un cruscotto minimale ma in linea con la filosofia di questa vettura: in plancia pochi comandi, quelli di servizio e una strumentazione ridotta all’osso. La posizione di guida è regolabile per molteplici altezze e anche in caso di guidatore oversize il passeggero posteriore ha spazio a sufficienza per le gambe. Il comfort non difetta di certo: la silenziosità di marcia è discreta, le vibrazioni del motore tre cilindri poco avvertibili, a differenza del rumore superiore alla; si avverte, infine, qualche fruscio aerodinamico ma nulla che non sia nella norma.DRIVEPiccola, svelta e pronta a piazzarsi in pole position al semaforo. Non c’è vicolo che le resista o spazio angusto in cui non riesca a passare. Larga 1.645 mm non fatica a trovare la giusta via anche nel caos della vigilia di Natale o della maxi spesa del sabato mattina. Lo sterzo è leggero, reattivo senza dare mai l’impressione di essere poco gestibile quando la velocità aumenta e le curve si fanno più tecniche. Le dimensioni minimali potrebbero suggerire una stabilità ridotta, anche considerando le misure degli pneumatici (175/65-14). Al contrario: il bilanciamento è ottimale, tanto che beccheggio e rollio sono ridotti al minimo. Anche affrontando le curve di buon passo. Consigliamo comunque di non inserire la vettura in traiettoria continuando a frenare, in modo da non sollecitare eccessivamente gli pneumatici anteriori; conviene infatti trovare l’equilibrio con un assetto neutro, sfruttando il motore con il piede destro delicatamente appoggiato sull’acceleratore.La Citigo si fa apprezzare in tutte le condizioni di guida. Chi la addita come cittadina pura si dovrà ricredere perché questo modello affronta a testa alta anche percorsi lunghi e impegnativi. Cambiano, dunque, i confini e le mete raggiungibili anche per una vettura che nella gamma Skoda rappresenta la porta di accesso. Restano solo da scegliere la potenza (65 o 75 cavalli), la tipologia di cambio (meccanico o ASG) e soprattutto il colore, magari da prediligere vivace.