fbpx

BMW S1000RR 2015

Aria nuova per la sportiva BMW, che per il 2015 diventa un po’ più “HP4” e cambia nel motore, nel telaio e nell’elettronica. Ancora più cavalli, ancora più tecnologia

Un fulmine a ciel sereno. Quando arrivò nel 2009 la S 1000 RR spiazzò completamente la concorrenza, non solo per le prestazioni esagerate di cui era capace ma anche per la dotazione elettronica e l’incredibile facilità di guida che riusciva ad esprimere. Una moto che ha consentito a tutti quelli che l’hanno utilizzata di abbassare i tempi sul giro. La conseguenza più logica è stato il grande successo di vendite: basta recarsi in un qualsiasi circuito, o assistere a un week-end di gara nei campionati cosiddetti minori per rendersi conto di quante S 1000 RR ci siano. BMW è riuscita in un piccolo miracolo, entrare in un settore che non l’aveva mai vista protagonista e diventare regina delle vendite. Dopo gli affinamenti giunti al secondo anno di vita, per la S 1000 RR è arrivato il momento di una rivisitazione completa. Rivisitazione che è andata a toccare ogni punto della moto, dalla carenatura al motore, senza dimenticare il telaio.Probabilmente vedendovela sfrecciare accanto non vi accorgerete di tutti i cambiamenti, perché i suoi stilemi tipici, come l’asimmetria nel design, non sono venuti meno. In realtà anche l’estetica è molto differente, perché ad esempio lo “strabismo” dei fari è ora invertito, mentre la presa d’aria da cui respira il motore è più ampia e il codino si è ulteriormente assottigliato. Impossibile non notare, invece, il silenziatore decisamente più lungo (la “moda” dei silenziatori corti sembra essere definitivamente tramontata), a quanto pare artefice delle migliorate prestazioni della S 1000 RR. Sì, perché tra le novità ci sono anche un po’ di cavalli in più (prima ne aveva pochi…) con la testata dai condotti rivisti, il nuovo airbox, il già citato scarico più leggero di 3 kg rispetto al precedente e ovviamente nuove mappature. Il risultato? 199 cv di potenza, 113 Nm di coppia e il peso in ordine di marcia di 204 kg, 4 in meno del precedente modello.Rivista anche la ciclistica, con il telaio riprogettato soprattutto nella zona delle piastre laterali e reso più leggero e flessibile per migliorare il feeling. La nuova S 1000 RR attinge anche al patrimonio tecnologico della HP4, la versione speciale uscita di produzione a luglio di quest’anno, ereditando il sistema di sospensioni attive DDC ma mantenendo i cerchi fusi e le “normali” pinze radiali Brembo in luogo delle monoblocco.Dalla HP4 arriva anche gran parte dell’elettronica, con qualche upgrade: la novità è rappresentata dalla possibilità di regolare i livelli del Traction Control (14, +7 a -7) “on fly”, ossia mentre si guida. Alle mappature già note (Rain, Sport, Race, Slick) si aggiunge la User, accessibile tramite la modalità di guida Pro offerta come optional e personalizzabile dall’utente, come avviene ad esempio sulle MV Agusta tre cilindri. In mappa Slick la S 1000 RR è ora dotata anche di launch control e limitatore di velocità in pitlane. Inoltre come optional BMW offre il cambio elettroassistito HP-Pro, che funziona sia in salita sia in scalata.Per correre, insomma, non serve niente di più che una carenatura racing… Ma se vorre viaggiare potrete contare sulle manopole riscaldate e sul cruise control… Inutile? Provatelo. Pare che uno degli ingegneri che lavora da sempre al progetto S 1000 RR risieda in Svizzera e lo abbia chiesto a gran voce per evitare di continuare a prendere multe sul territorio elvetico… Non stento a credergli.

 

Scopri gli articoli speciali

Articoli correlati
BMW F 900 R e F 900 XR 2025: ritocchi sportivi
KTM 790 Adventure, il 2025 è arrivato
Prova Honda NT1100, la Touring che diverte