Non è una bici estrema come la 695 Aerolight provata di recente ma, per geometrie e filosofia, si va piuttosto a posizionare nello stesso segmento di Bianchi Infinito CV e Specialized Roubaix. Studiata per affrontare le lunghe distanze e i percorsi accidentati, Look 675 Light è infatti la bicicletta utilizzata dal Team Cofidis sul pavé della Parigi-Roubaix corsa quest’anno.LIVECome tutte le bici che escono dallo stabilimento di Nevers, anche la Look 675 si fa riconoscere per l’originalità delle linee. Pulitissime, grazie alla totale integrazione tra telaio e attacco manubrio che, oltre a una valenza estetica, serve per conferire alla bici maggior rigidità e aerodinamicità.Il telaio è lo stesso del modello 675 presentato lo scorso anno ma è più leggero. Grazie infatti all’utilizzo di una fibra di carbonio più resistente (1,5 K) e dello stesso materiale al 100% per tubo sterzo e il movimento centrale, il peso totale del monoscocca 675 scende a 990 grammi. In carbonio sono anche i forcellini della forcella e questo permette di risparmiare ulteriormente qualche grammo rispetto alla versione 2013.Il telaio della Look 675 Light adotta quello che ormai è diventato per molti lo standard in materia di scatole movimento e in cui Look ha creduto per prima: il Press Fit, in cui i cuscinetti sono integrati nel telaio.Per contenere il peso complessivo, anche il reggisella è realizzato in carbonio; il suo diametro è di 27,2 e dispone anche di un supporto per la batteria del Di2 Shimano.Il passaggio dei cavi poi è completamente integrato nei tubi orizzontale e obliquo e le guaine sono dotate di fermi amovibili (anche questo è un brevetto Look).La bici della nostra prova, con gruppo Shimano Ultegra 11v e ruote Mavic CC SLE WTS costa 5.239,00 euro; la Look 675 Light è però compatibile anche con Dura Ace, Dura Ace Di2, Campagnolo Athena e Super Record EPS e con altre ruote. Se quindi volete sbizzarrirvi e equipaggiarla con ruote Zipp 404 Carbon si passano senza accorgersene i 10.000 euro. In compenso si risparmiano 500 grammi: 6,7 kg del top di gamma contro 7,2 (con pedali) della nostra bici in prova. La più economica è invece la versione che monta ruote Mavic Aksium, per cui “bastano” 3.999,00 euroRIDEPrima di iniziare il test, bisogna effettuare qualche regolazione: la taglia M che abbiamo ricevuto in prova è un tantino piccola per me e sono costretto a portare completamente indietro la sella Selle Italia SLR; per lo stesso motivo porto in avanti in manubrio, grazie all’inserto posizionato nell’attacco A-Stem che permette appunto di far scorrere avanti e indietro il manubrio di 1 cm; l’attacco inoltre è reversibile e proposto con due differenti inclinazioni: + o – 5 gradi e + o – 15 gradi.La Look 675 Light in prova dispone di una rapportatura che potremmo definire “d’altri tempi” o meglio da pianura. Lo Shimano Ultegra è infatti configurato con cassetta 11 V 11×25 e guarnitura 53×39. Abituato ormai alle compact, ci metto quindi un po’ a trovare il giusto feeling con i rapporti, anche se l’Ultegra lavora sempre in modo eccezionale per precisione e silenziosità.Nei tratti pianeggianti la 675 mostra ottime doti di scorrevolezza: il merito va probabilmente ripartito tra le Mavic a profilo alto in carbonio che calzano pneumatici Michelin da 23 mm (approfondisci qui il nostro confronto tra pneumatici da 23 e da 25 mm) e l’ottima aerodinamicità della bici.Questa Look, dicevamo, è stata progettata anche per affrontare il pavé delle classiche del Nord. Look non punta però sui materiali per assorbire le vibrazione (come Bianchi con il countarvail o Specialized con gli elastomeri) ma piuttosto sulla forma dei tubi. Si tratta del concetto DCSC (Dual Comfort and Stiffness Concept) che si sostanzia in un appiattimento delle sezioni dei tubi senza diminuire il loro diametro. In questo modo viene migliorata la rigidità laterale e si ottiene una maggiore flessibilità verticale.Il risultato è una bici che supera bene le irregolarità del fondo stradale, anche se sembra un tantino meno confortevole della Bianchi provata nelle Fiandre, che pure montava pneumatici da 23 mm.La Look 675 Light resta comunque una bicicletta con un’ottima reattività, che si percepisce soprattutto nelle fasi di rilancio e si spiega da un lato con le dimensioni extra-large della scatola movimento (che aumenta la rigidità laterale e garantisce una migliore trasmissione dello sforzo della pedalata); dall’altro con la serie sterzo corta e conica di 1’ 1/2 in basso e 1’ 1/8 in alto.Rapportatura a parte, in salita si apprezzano il peso contenuto della bici e l’accennata ottima trasmissione della potenza. Solamente il fuorisella non mi ha dato grandi soddisfazioni perché fa perdere un po’ di direzionalità alla ruota anteriore, situazione però in parte dovuta alla taglia per me leggermente sottodimensionata.Il bello però viene in discesa: la rigidità laterale e la flessibilità verticale cui abbiamo fatto cenno, in discesa e nelle curve affrontate ad alte velocità significano infatti divertimento e sicurezza: la 675 in queste situazioni si mostra sempre stabile e precisa. Non ha i freni integrati di tipo V-Brake come la 695 Aerolight ma i caliper tradizionali sono comunque potentissimi e mostrano un mordente mai provato prima su una BDC. Il merito? Probabilmente risiede nell’efficiente materiale d’attrito presente sulla superficie di contatto delle Cosmic con i pattini.