Immaginate una squadra già vincente a cui viene aggiunto un nuovo acquisto: giovane e svelto, porterà dinamismo a un team affiatato. La metafora sportiva ben si adatta all'arrivo dell'Honda SH Mode 125, che affianca a due colorazioni classiche come il Pearl Jasmine White e ilPoseidon Black Metallic un eclatante Fabolous Pink. Ed è certamente questo colore ad attirare l'attenzione, grazie anche al look sbarazzino, elegante e giovane che è stato ideato ad hoc per questo modello. Naturalmente l'impostazione stilistica non si discosta troppo da quella dell'SH che già conosciamo, scooter che dalla presentazione nel settembre 2012 ha continuato il successo che ne fa il leader tra i modelli a ruote alte. La base tecnica non è stata messa in discussione, anche perché l'SH è recentissimo: presentato un anno fa (leggi la prova), piace grazie all'equilibrio tra la ciclistica efficace e la motorizzazione monocilindrica a basso attrito ed alta efficienza, dotata di sistema Start&Stop per ridurre i consumi.
Ma in cosa il nuovo SH Mode si discosta dall'SH già nelle concessionarie? Del design abbiamo detto: è ben riuscito ma allo stesso tempo molto familiare, ha dettagli intriganti come la cornice cromata del gruppo ottico anteriore e sinceramente, a prima vista, sembra essere… un SH! Il telaio è differente, anche se la struttura ricalca quella del modello dal prezzo più alto. Diversa anche la soluzione per la sospensione posteriore, che qui si affida a un solo ammortizzatore. Ancora più significativa, però, è l'assenza dell'ABS, a sorpresa su un veicolo Honda: evidentemente il contenimento del prezzo finale era incompatibile con questo tipo di dotazione. Il CBS, ossia il sistema di frenata integrale che aziona i freni su entrambi gli assi a prescindere dalla leva utilizzata, è sopravvissuto alla “spending review”, mentre non si può dire lo stesso del disco posteriore, sostituito da un tamburo. Tornando alla ciclistica, sezione degli pneumatici e diametro della ruota posteriore sono differenti rispetto all'SH125i: 80/90-16 (invece che 100/80-16) per la copertura anteriore, 100/90-14 per quella posteriore (120/80-16). Diverso anche il disegno dei cerchi, a 5 razze invece che a 10. La sella è più bassa, soltanto 765 mm (799 sull'SH125i), una scelta che rivela l'attenzione all'utenza più giovane e alle donne.
Il monocilindrico è il noto quattro tempi, monoalbero a 2 valvole raffreddato a liquido, progettato per ridurre gli attriti e migliorare l'efficienza termodinamica. Il dato di potenza massima dichiarata è di 11,4 cv (11,83 sull'SH 125i). Dotato di Start&Stop, vanta consumi dichiarati nel ciclo WMTC di 50 km/l ed è sicuramente un ottimo esempio di motore modernissimo che unisce prestazioni interessanti a consumi minimi.
Il prezzo di 2.650 euro franco concessionario include parabrezza, paramani, cavalletto centrale e laterali, mentre il bauletto va acquistato a parte. Rispetto all'SH 125i da 3.100 euro il risparmio è significativo in assoluto e importante in percentuale, quindi l'acquisto dell'SH Mode 125 può rivelarsi la scelta giusta per chi non vuole sforare rispetto a un determinato budget. Di certo, però, le rinunce sono singificative: il tamburo posteriore al posto del disco, un solo ammortizzatore invece che due, il bauletto non incluso rischiano già di far pendere l'ago della bilancia sull'SH125i, ma è l'assenza dell'ABS a pesare di più. Il confronto, per quanto in teoria non corretto dato che si tratta di un modello nuovo e comunque diverso, rischia di essere penalizzante per il Mode 125, che ha però parecchie frecce al suo arco, a partire naturalmente dal prezzo. Ne riparleremo a fine mese in occasione del primo test.