Si parla tanto, ultimamente, di motociclisti sempre più vecchi, di giovani che sembrano essere lontani anni luce dalla passione che ha rapito molti di noi fin dalla tenera età. Vero, tutto vero. Spesso ormai si diventa motociclisti (o scooteristi) una volta passati i 30 anni, perché stufi di vivere metà della vita in coda. Spesso ci si pente di non avere iniziato prima. L’altro lato della medaglia sono invece le gare giovanili, con bambini-piloti che iniziano giovanissimi con le minimoto, in un contesto in cui il lato ludico passa, troppo spesso, in secondo piano. La Baby Riding School, però, non è niente di tutto ciò. È un modo sereno, giocoso e divertente di avvicinare i bambini al mondo della moto. L’idea è venuta a Giorgio Gallinelli, Istruttore Federale presente in pianta stabile ai corsi della Riding School di Luca Pedersoli all’autodromo di Franciacorta. Una vita a due ruote, quella di Giorgio, iniziata con le gare (è stato Campione Italiano 125 Sport Production) e continuata con la professione (assieme alla moglie Roberta ha un negozio di vendita moto). Giorgio ha pensato che in mezzo a tanti corsi e a tante scuole guida ci fosse spazio per un corso dedicato ai bambini dai 4 ai 14 anni. E lo spazio c’è, eccome. Il progetto si chiama Baby Riding School ed è un corso che si svolge nel polo fieristico del Garda a Polpenazze (Desenzano) in un’area chiusa al traffico di oltre 5.000 mq, su un tracciato “morbido” (il fondo è erboso) e con l’assistenza di istruttori professionisti, tra cui ovviamente lo stesso Giorgio. L’obbiettivo del progetto Baby Riding School, ormai giunto al terzo anno, è ovvio: insegnare in modo spensierato e divertente ai bambini i rudimenti della guida in moto, per prepararli eventualmente al conseguimento del patentino per i ciclomotori che avverrà al compimento del quattordicesimo anno di età. Il corso prevede diversi passaggi: Posizione in sella e nozioni di sicurezza Esercitazioni Area Ostacoli Esercitazioni Area Cerchio Riepilogo e verifica grado di apprendimento Esercitazioni sulla frenata Le moto fornite sono specifiche per ogni età e statura: a disposizione dei piccoli centauri anche caschi e protezioni per il corpo. I bambini potranno ricevere così in totale sicurezza gli insegnamenti base per iniziare ad avvicinarsi alla moto e imparare i primi rudimenti della guida. Il corso dura due ore circa: si può scegliere di parteciparvi al mattino dalle 9 alle 11.00, o dalle 11 alle 13, oppure al pomeriggio dalle 14 alle 16.00 o dalle 16.00 alle 18.00. Si svolge da marzo a ottobre nei giorni di sabato o domenica ma si possono concordare anche giorni e orari infrasettimanali. Al termine del corso viene consegnato un attestato. Vi pare una idea carina? Lo è, credetemi perché il corso ho voluto sperimentarlo di persona portandoci i miei figli. Andrea di 8 anni e Davide di 5, insieme a un paio di amichetti e amichette hanno fatto da “tester” per un giorno, giocando a fare i motociclisti. È da quando sono nati che tutti quelli che mi conoscono mi fanno la classica domanda sui miei figli: “Li hai già messi in moto?”. Come se essere figli di un motociclista significhi per forza salire in moto a 2 anni. Non è così: in moto, prima della Baby Riding io non li avevo mai messi, anche perché l’interesse per la moto dei miei ragazzi è pari a zero, un motivo in più per sperimentare l’efficacia della Baby Riding su due bambini che non sembrano essere molto attratti dall’argomento. Il bello della Baby Riding School è l’atmosfera assolutamente rilassata e famigliare. La struttura è semplice, un’area recintata con fettuccia, gazebo, un paio di tavoli e un po’ di sedie per fa accomodare i genitori che restano a guardare i propri bimbi che giocano: non serve niente di più. Giorgio e Roberta Gallinelli sono genitori, prima di tutto, e sanno come trattare i bambini. Tra una fetta di pane e Nutella, un succo di frutta e una accelerata, tra uno snack e qualche “appoggiata” (chiamarle cadute è davvero troppo viste le velocità in gioco) le due ore volano letteralmente, anzi sono poche perché, una volta partiti, i bambini chi li ferma più? Si inizia con la vestizione (casco, guanti, ginocchiere, gomitiere, meglio presentarsi con un paio di scarponcini e pantaloni lunghi anche se fa caldo) poi si passa l’assegnazione della moto in relazione alla statura dei bimbi (ce ne sono un po’ di tutte le misure). Si parte dall’ABC (questo è l’acceleratore, questo è il freno…) si muovono i primi centimetri accelerando leggermente (le moto hanno un blocco che impedisce velocità elevate), poi si procede con una serie di esercizi di crescente difficoltà, fino a gratificare i bambini più smaliziati con un piccolo salto. Un gioco, un giro sulle giostre: i bambini si avvicinano prima con curiosità e poi vengono lentamente conquistati dal loro nuovo gioco. La rapidità di apprendimento, (anche grazie alle capacità degli istruttori) è impressionante: in poco tempo lo slalom tra i birilli o la frenata vengono eseguite con precisione sempre maggiore e con il crescere delle capacità, ovviamente, cresce anche il divertimento. Un divertimento che per i bambini dura sempre troppo poco. Il problema, alla fine della giornata, è farli scendere! Problemi? Solo uno. I miei figli alla fine del corso mi hanno chiesto di comprare loro la moto… INFO Il responsabile del progetto Baby Riding School è Giorgio Gallinelli, Istruttore Federale di Guida Veloce della Federazione Motociclistica Italiana e istruttore di Guida sicura ACI. Per informazioni rivolgersi a questa mail, [email protected], tel. 328/3785044.