La prova di questa Hyundai i20 Go! Plus si potrebbe racchiudere in un’unica frase: “Comodità senza fronzoli”. Sì perché in questa vettura ciò che conta e si percepisce fin da subito è la sua natura schietta. La i20 è uno dei cavalli di battaglia della Casa coreana, il cavallo che le permette di affrontare l’ultracompetitivo segmento B a testa alta, forte di contenuti tecnici evoluti e di una linea che con il passare del tempo si è fatta sempre più convincente.Linee aggraziate fuori e un accogliente salotto dentro, che invita a prolungare il viaggio con tutta la famiglia al seguito. In città e su strade a scorrimento veloce la tenuta è ottimale. La guida risulta gratificante, potendo contare sul cambio manuale a 6 marce e il motore Diesel 1.1 CRDi 75 cv. Una scelta, questa, giusta per chi non è certo un viaggiatore ma usa l’auto con un occhio (anche due) fisso sulla lancetta dell’indicatore del carburante. In questo caso la lancetta è rimpiazzata dall’ormai noto indicatore LCD a segmenti. Segmenti che… non si spengono mai! Il tre cilindri coreano, infatti, è astemio per natura, per fare peggio di 20 km/litro occorre realmente impegnarsi. Molto più facile invece vedere l’indicatore del consumo stazionare costantemente con il numero 4 davanti alla virgola. Mentre altri scelgono la cilindrata 1.400 per questo allestimento di potenza, Hyundai invece ha deciso di scendere anche con la cilindrata. Scelta giusta, che pesa meno anche sull’assicurazione.È un’auto trasversale, la Hyundai, buona per un pubblico che abbraccia un po’ tutti i tipi di utenza e di età: che si parli di neopatentati (la cilindrata difatti lo consente) o di ragazze. Un pubblico, quindi, legato alla tradizione e in cerca di auto con dotazioni funzionali, che possano rendere il viaggio pratico e confortevole. Il navigatore non è previsto (neppure per la versione in prova con equipaggiamento “Comfort Plus”): ma volendo si può disporre il cellulare su una docking station, posizionata sul cruscotto, e utilizzare il navigatore dello smartphone. In dotazione ci sono però radio con lettore Cd/Mp3, presa AUX e USB con 6 altoparlanti e la possibilità di collegare il cellulare ed effettuare telefonate dall’auto.Quando si aziona il telecomando per aprire l’auto si attivano anche le frecce poste sugli specchietti retrovisori, in modo da rendere più visibile l’auto parcheggiata. Molto spaziosa all’interno, la i20 è dotata di un ampio divano posteriore e sedili con poggiatesta molto confortevoli. Il numero di vani è apprezzabile, con quello classico per gli occhiali sopra il gruppo luci di cortesia. Al volante la Hyundai non presta il fianco a critiche, l’assetto è valido il motore sufficientemente silenzioso e se non si hanno pretese sportive (ma chi sceglie un motore da 75 cv non crediamo le abbia), si gode di una buona coppia che consente di muoversi agevolmente. Questa motorizzazione è quella perfetta per chi affronta il commuting urbano e si muove nei contesti di arterie a scorrimento veloce e tangenziali. Tuttavia si affrontano senza problemi (ovviamente, anche perché ci siamo dimenticati di quando le segmento B avevano 45 cv…) anche viaggi di un certo impegno. La velocità Tutor è insomma sostenibile a lungo, anche perché il serbatoio si vuota molto lentamente.Molto apprezzato (e potenziato) il sistema di illuminazione: quando si imboccano le curve l’ampio raggio illumina lateralmente la strada, un grande supporto che rende più sicuri i viaggi notturni. Luci diurne e di posizione sono a LED. A completare le dotazioni sicurezza ci sono i sensori crepuscolari e pioggia. Aggiungiamo che le luci si possono inserire nella modalità “auto” e che i sensori di retromarcia risultano molto utili. Il tetto panoramico elettrico è una piacevole ciliegina sulla torta. Il prezzo? 19.650 euro, con garanzia di 5 anni/ chilometri illimitati.