C’è una new entry nel bacino di auto di ultima generazione, di sicuro appeal anche per il pubblico femminile. Chi è alla ricerca di una vettura e non teme di aprirsi alle innovazioni (in realtà la Casa sudcoreana cominciò a disegnarne i contorni ben 15 anni fa ma il progetto rimase in caldo, nell’attesa che il mercato fosse pronto ad accoglierlo), apprezzerà sicuramente Niro, il nuovo crossover ibrido di Kia. Una soluzione da prendere in considerazione soprattutto se l’utilizzo prevalente che se ne fa è quello urbano, e familiare. Pare infatti sia fondamentalmente una questione di sensibilità, spiega il management della Casa: il pubblico italiano non è ancora del tutto pronto a mettersi in garage un’auto ibrida perché da un lato non c’è ancora stato l’adeguato supporto di una campagna di educazione e incentivazione all’acquisto di questa tipologia di vetture e dall’altro perché l’offerta risulta ancora piuttosto limitata. Di fatto, al nuovo SUV Kia Niro, al debutto in Italia, è stata applicata una tecnologia ibrida. Cosa significa? In pratica l’ibrido è il risultato della combinazione tra il motore termico a scoppio tradizionale, nello specifico un 1.6 GDi ciclo Atkinson, e quello elettrico capace di 34 KW, senza che il guidatore avverta i vari cambi di modalità. Nell’ibrido “secondo Kia”, il motore elettrico interviene ai bassi regimi: quando non è necessaria la potenza del termico quest’ultima è trasformata in elettricità, che ricarica le batterie a ioni di polimeri di litio (alloggiate sotto i sedili posteriori), seguendo un processo di autogenerazione. L’offensiva di Kia per coprire tutto il segmento, però, non si ferma qui: la prossima estate è in arrivo una versione Niro hybrid plug-in (il che significa che le batterie si possono ricaricare dalla rete di casa) e, entro la fine del 2017, di una versione totalmente elettrica.Per la presentazione nazionale di Kia Niro la scelta è caduta su Rapallo, la cui amministrazione comunale è anche partner, dagli intenti “green”, dell’azienda sudcoreana. La municipalità si è rivolta a Kia (così pure altri comuni, tra cui quello di Milano) per riuscire a ridimensionare gli standard di emissioni di CO2: il risultato della collaborazione si osserva proprio davanti all’ingresso del comune, dove ha trovato posto una Kia Soul nella doppia opzione elettrica o ibrida.Abbiamo provato la Kia Niro percorrendo una quarantina di chilometri tra Rapallo, Chiavari e Lavagna, per ricreare le diverse situazioni: dal traffico urbano alle curve tortuose, premiate da scorci panoramici, ai tratti autostradali, con un occhio ai consumi che si visualizzano sul display all’altezza del volante.Ciò che colpisce è la maneggevolezza elevata, soprattutto nell’utilizzo urbano caratterizzato da continui stop&go. Rilassante e silenziosa Niro si muove con cambio DCT a doppia frizione a 6 marce, una chicca tecnologica nel segmento delle ibride, visto che normalmente il cambio scelto per questo tipo di motorizzazione è un CVT a variazione continua, ovvero affine a quello utilizzato per gli scooter. Le informazioni che compaiono sul cruscotto su schermo da 7 pollici, nella formula dual zone, sono semplici da interpretare, in puro spirito Kia: in alto scorrono le indicazioni sull’utilizzo dell’auto e in basso si interviene su una pulsantiera.Il design. Alla silhouette elegante, caratterizzata dal classico tiger nose con una bella griglia, si abbinano i gruppi ottici full LED e i cerchi in lega da 18″. Se poi a condire il tutto si aggiunge un’affascinante nota di colore, tra le sei disponibili, come il Cerulean Blu, il gioco è fatto.Connettività? Presente, sottoforma di schermo touchscreen da 7″, Bluetooth per collegare lo smartphone senza l’impiego del cavo e radio digitale. Utile anche l’esclusivo Remote Assistant, che permette di controllare a distanza il veicolo, parcheggiato o in movimento. Con questo sistema si può contare sull’assistenza di un call center che, attraverso una App, consiglia come intervenire se ci si trova in situazioni di emergenza.La visibilità anteriore è ottimale, quella posteriore è invece un po’ sacrificata a causa dei montanti alti. Eccellente l’abitabilità per i passeggeri, con i sedili facili da raggiungere e abbandonare; la vista della strada da parte degli ospiti non risulta ostacolata. Gradevole la rifinitura dei sedili in misto pelle e tessuto e, perché lo spazio a bordo per oggetti non deve mai mancare, i sedili sono provvisti di tasche in rete per contenerli. Un’altra caratteristica fondamentale per il pubblico femminile è la capacità di carico, disporre cioè di uno spazio affidabile in cui sistemare borse della spesa, zaini e valigie. Durante gli spostamenti in Riviera abbiamo caricato tre trolley di medie dimensioni e tre borse da viaggio, il tutto coperto da un tendina scorrevole di buona fattura, e lo spazio, sviluppato per lo più in verticale, era più che discreto (le dimensioni dichiarate sono di 427 litri).Capitolo parking. Per azionare il freno di stazionamento si agisce sul comodo comando posizionato a lato del pedale. Una volta fatta l’abitudine ci si può fidare ciecamente della telecamera posteriore della vettura. Come sempre, Kia offre la garanzia di 7 anni (che comporta anche altrettanti aggiornamenti mappe) o 15.000 km. Il prezzo di lancio della Kia Niro, fino a novembre, è di 27.000 euro con equipaggiamento completo; è scontato di 2.100 euro e per chi permuta o rottama un’auto ibrida può beneficiare di altri 2.000 euro di bonus.