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Prova Ford S-Max AWD Powershift

L’erede della prima monovolume sportiva S-Max punta su abitabilità, comfort, ricchezza delle dotazioni e sicurezza. In versione AWD e con cambio automatico offre un mix perfetto tra piacere di guida ed efficacia su ogni superficie e praticità

E poi Ford creò la prima monovolume sportiveggiante. La prima in grado di abbinare piacere di guida ed esigenze familiari. Da quel momento in poi le imitazioni, e variazioni sul tema, sarebbero divenute una miriade, alla perenne ricerca di… tutto. Spazio, capacità di carico, comfort, prestazioni e feeling al volante. A S-Max resta l’orgoglio di essere stata la capostipite, e migliore interprete, del segmento. L’ultima edizione arrivata sul mercato nel 2015 perde parte dell’aggressività estetica della prima edizione strizzando l’occhio alle famiglie. Non tradisce però la filosofia originaria.LIVERealizzata sulla base di una piattaforma inedita, la Ford S-Max conferma la disponibilità di 5 o 7 posti privilegiando aspetti quali il comfort e l’abitabilità rispetto alla sportività del precedente modello. Lo spazio interno diviene configurabile in 32 modi diversi grazie all’inedito sistema Easy-Fold che permette di ripiegare i sedili variando a piacimento il rapporto tra passeggeri e bagagli, mentre appare curatissimo il reparto sicurezza, dato che ai fari adattivi a LED con abbaglianti automatici anti accecamento si accompagnano la frenata automatica anti collisione, il cruise control adattivo – in grado di variare la velocità in base ai limiti rilevati –, il sistema semi automatico di parcheggio, l’avviso d’ostacolo in corrispondenza dell’angolo di visuale cieco, il riconoscimento della segnaletica, l’avvertimento di superamento involontario della corsia di marcia (e nella corsia la S-Max ci sa rimanere da sola), gli air bag laterali anche per la seconda fila di sedili e il monitoraggio della stanchezza del conducente. Tra gli optional spiccano i sedili anteriori Multi-Contour riscaldati e ventilati con funzione massaggio, il climatizzatore posteriore con comandi dedicati e il portellone a gestione automatica attivabile con un movimento del piede e un mega tetto panoramico che farà la felicità dei più piccoli. FordSMaxAWD-005 Le principali novità tecniche sono legate al debutto della trazione integrale “intelligente” (quella che troviamo sulla S-Max in prova) e dello sterzo a servoassistenza e demoltiplicazione variabili. Tanti i motori benzina e gasolio da 120 a 240 cv, ma per la “nostra” S-Max abbiamo scelto il 2.0 TdCi da 180 cv caratterizzato da chicche come il recupero dell’energia in frenata e il sistema Start&Stop.Immancabile, naturalmente, il sistema multimediale SYNC 2 corredato di schermo touchscreen da 8 pollici che permette di gestire vocalmente, oltre all’impianto audio e ai dispostivi collegati mediante USB o Bluetooth, sia il navigatore satellitare sia il climatizzatore. Navigatore che evidenzia gli incroci, legge a voce i nomi delle strade, mostra in 3D le uscite autostradali e integra le Guide Michelin. Un esempio di gestione vocale? Dire “ho fame” permette di accedere a un elenco di ristoranti nelle vicinanze, mentre pronunciando le parole “ho caldo” viene attivato il climatizzatore. Come avere un maggiordomo a bordo.con il contributo di Sebastiano SalvettiDRIVENon e una semplice monovolume; è una via di mezzo tra una limousine e un’auto da guidare anche in modo brillante. Con la S-Max, Ford è riuscita a creare un crossover perfetto. Non nel senso più comune, ma nel senso che ha unito il concetto di auto multispazio con quello della sportività. In più la S-Max in prova aggiunge altre chicche come quella della trazione integrale, più crossover di così… Come spesso accade nel mondo Ford, la tecnologia è molto dissimulata, le auto dell’ovale, infatti, sembrano voler praticare l’understatement alla lettera. Le Ford non ostentano, non ti sbattono in faccia quello (ed è tanto) che hanno, la loro è una tecnologia che percepisci esattamente quando la usi, la vivi. Alla fine il risultato è che guidare la S-Max è un vero piacere sia che si tratti di fare lunghi percorsi autostradali dove sa comportarsi da autentica passista, sia che si tratti di guidare su strade più strette e tortuose dove mette in mostra un telaio di ottimo livello. Ovvio, con 4 metri e ottanta di lunghezza non è una “macchinetta”: dimensioni, passo e peso (1809 kg) sono abbondanti, ma in Ford sono riusciti a nasconderli bene.FordSMaxAWD-018L’interno è davvero da limousine: lussuoso, ben arredato con tante comodità per guidatore e passeggeri. Nella versione di prova non manca assolutamente nulla, compresi un tetto panoramico da paura e la ventilazione dei sedili, molto più che un gadget per chi macina chilometri e non vuole presentarsi all’appuntamento importante con la camicia pezzata dal viaggio.FordSMaxAWD-016Il sistema Ford Sync 2 ha il vantaggio di rendere decisamente più pulita la plancia. Pochi tasti, schermo di dimensioni generose; tutto è molto intuitivo anche se il comando interamente touch (con qualche tasto un po’ piccolo) potrebbe essere ancora meglio se accoppiato a un Joystick nel centro del tunnel come hanno molte auto oggi. Anche la strumentazione si comanda comodamente dal volante.Mentre alcune concorrenti (come ad esempio la Renault Espace) sposano la filosofia “crossover” (quella del “quasi SUV” per intenderci) per cavalcare l’onda di queste auto, Ford non rinnega la sportività originaria dell’S-Max. È una monovolume e su questo non ci sono dubbi, ma è una monovolume veramente atipica, l’unica sul mercato ad avere una linea slanciata, che non sembra quella di un furgoncino. Esteticamente è riuscitissima sia all’esterno sia all’interno sposando un design originale con la praticità tipica delle monovolume sottolineata dai sedili posteriori che si spostano e/o ribaltano singolarmente offrendo una modularità degli spazi notevole con uno spazio che arriva fino a 2.200 litri. Una volta a bordo e in viaggio si apprezzano la silenziosità del motore l’assenza di fruscii aerodinamici e la comodità assoluta dei sedili. Viaggiare con la S-Max è come viaggiare in prima classe, in questo caso l’abbinamento con il cambio automatico powershift è una scelta quasi scontata; cambio che tra l’altro lavora in perfetta armonia con il motore quattro cilindri TdCi da 180 cavalli e 400 Nm di coppia, capace di offrire prestazioni davvero interessanti a fronte di un consumo medio che con un utilizzo normale si attesta attorno agli 8 litri per 100 km. La trazione integrale è un plus che poche altre multispazio riescono ad offrire. La gestione elettronica riesce a ripartire secondo la necessità la trazione sulle quattro ruote, in condizioni normali lavorano solo le ruote anteriori (a vantaggio dei consumi) ma in condizioni critiche si può arrivare al 50/50. Se nei vostri itinerari ci sono percorsi complicati, tenetene conto.

 

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