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Bentornata Indian!

La cruiser Chief, sviluppata attorno al poderoso bicilindrico made in USA di 1.811 cc, fa rivivere il celebre marchio statunitense. Tre le versioni: Classic, Vintage e Chieftain

Si pensa all’America on the road e viene in mente Harley-Davidson, dimenticandosi che l’industria motociclistica più vecchia degli USA (e la più importante nei primi decenni del secolo scorso) porta il nome di Indian. La Casa, nata a Springfield, Massachusetts, conobbe subito un grandissimo successo anche oltre l’Atlantico, grazie ai suoi prestanti bicilindrici e alle numerose vittorie nel mondo della velocità, tra cui quella al Tourist Trophy sull’isola di Man nel 1911.

Il successo durò fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, quando la Indian iniziò a dedicare tutte le sue energie alla produzione di veicoli per le forze armate, cosa che le fece pressoché abbandonare il settore civile e che, purtroppo, significò anche la crisi dell’azienda e la chiusura della fabbrica nel momento in cui, cessata il conflitto, si trovò i magazzini pieni di ricambi invenduti per i modelli militari.

Il resto è storia recente, anche se è d’obbligo menzionare un avvenimento che contribuì a rendere celebre il marchio Indian: nel 1967 sul lago salato di Bonneville, il neozelandese Burt Munro stabilì con la sua Indian Scout, acquistata nel 1920 e da lui stesso modificata, il record di classe (cilindrata inferiore a 1.000 cc) alla velocità di 295,5 km/h. Una storia che divenne molto popolare nel 2005, quando fu portata sul grande schermo dal grande Anthony Hopkins.

Ma veniamo alla storia di oggi, che si chiama Polaris Industries: il produttore americano di motoslitte, infatti, nel 2011 ha acquistato il marchio Indian e ha sviluppato in proprio un progetto ambizioso, partito dal bicilindrico di 1.811 cc. Tutto nuovo, compatto ed elegante nelle sue linee sinuose, questo motore equipaggia le tre versioni della Chief: Classic, Vintage e Chieftain.

Chief Classic è una cruiser pura, che conserva nella sagoma importanti elementi stilistici storici, come i grossi parafanghi, la sella in pelle e la strumentazione montata sul serbatoio a goccia. Sotto la cotenna classica si nasconde, però, una dotazione molto moderna, che comprende accensione senza chiave, ABS, cruise control e acceleratore elettronico. Il cuore della Chief, dicevamo, è il “Thunder Stroke 111” (come i pollici della cubatura), un V-twin di 49° raffreddato ad aria, con trasmissione a 6 rapporti e overdrive: dispone di 138,9 Nm di coppia a 2.600 giri (la potenza massima non viene dichiarata).

Chief  Vintage è una soft bagger, che dispone di borse laterali a smontaggio rapido in pelle morbida, frange in pelle, estremità dei paraurti cromate, marchio cromato in stile vintage sul parafango anteriore e parabrezza (rimovibile). Per il resto esibisce gli stessi elementi iconici del design della Classic, dalle ruote a raggi ai pneumatici con fascia bianca. La Chieftain, infine, presenta una carenatura con fanali integrati e parabrezza maggiorato. La dotazione include borse rigide dotate di serrature a distanza e attacco a sgancio rapido, un impianto audio ad alta potenza con connettività Bluetooth integrata per smartphone, e un sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici.

 

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