Il nucleare arreca danni alla salute? Difficile fornire una risposta univoca. Probabilmente al fisico no, ma alla mente… senza dubbio sì. Come spiegare altrimenti la metamorfosi del tuner svizzero Rinspeed? Passato, nell’arco di un trentennio, dall’elaborare Golf GTI e Porsche 911 a vagheggiare una vettura elettrica a guida autonoma.
Zero impatto ambientale. Massima funzionalità. Concezione avveniristica degli spazi. Rinspeed XchangE è l’auto… dopo l’auto. Rappresenta, sulla falsariga del progetto Zoox Boz L4, una nuova, visionaria, interpretazione della mobilità. Mantenendo però alcuni punti di contatto con la tradizione. Il volante, ad esempio, continua ad esistere. Anche se obbedendo alla tecnologia aeronautica “steer-by-wire”, che affida all’elettronica anziché alle connessioni meccaniche la trasmissione dei comandi, e pur divenendo… itinerante. Ovvero spostabile a piacimento lungo la plancia, consentendo di passare dalla configurazione di marcia alla fase di riposo. Una caratteristica legata alle tre modalità d’avanzamento possibili: manuale, secondo consuetudine, semiautomatica, con l’essere umano chiamato esclusivamente a supervisionare l’attività del veicolo, e interamente automatica, con gli occupanti dell’abitacolo liberi di dedicarsi a lettura, svago o lavoro.
Il claim di XchangE è: “Nemmeno volare è meglio”. Diverrà possibile pianificare riunioni di lavoro a 120 km/h? Forse sì. A patto di non infilarsi sotto un tir sorseggiando un caffè. Al momento non sono state diffuse informazioni in merito al sistema di guida. Per capire meglio cosa riserverà il futuro, almeno secondo Rinspeed, sarà necessario attende il Salone di Ginevra, previsto a marzo 2014.