L’EICMA di solito la vivo molto di fretta, più impegnato a fare i video che a “respirare” realmente l’aria che tira. Ma le novità di quest’anno e il fatto che siamo stati per una settimana intera la redazione di eicma.it mi hanno fortunatamente “costretto” a viverlo per una settimana intera. Dico fortunatamente perché in questo modo sono rimasto più a stretto contatto con le moto esposte, le ho viste, riviste, ci sono ritornato, le ho studiate. E soprattutto ho visto l’immensa passione che ha popolato le giornate di apertura al pubblico. Sarò sincero: visti i tempi non mi aspettavo un’affluenza così sorprendente di pubblico e soprattutto non mi aspettavo persone così attente al prodotto. Ottimo, vuol dire che c’è speranza, che nonostante i numeri di vendita siano sempre più tristi la passione non è morta. Non ci sono soltanto Playstation e Wii. E non c’è soltanto Facebook (che uso anch’io…). C’è anche la moto. Vuol dire, forse, che appena qualcuno là a Roma riuscirà a sistemare un po’ i conti, che appena lo spread che ci fa tanto paura (anche se ben pochi sanno cosa sia realmente…) si mette a posto e qualche soldino ricomincerà a girare nelle tasche di tutti, la moto tornerà a essere voluta, desiderata e comprata.Intanto mi fa molto piacere notare come le Case si siano date da fare, le novità di questa EICMA erano ben di più di quelle del salone dell’anno scorso e soprattutto erano più “pesanti” più tecnologiche e, secondo me, anche più belle esteticamente. Manca ancora una cosa, secondo me. Manca quell’anello di congiunzione tra auto e moto che convinca gli automobilisti a mollare un volante per il manubrio. Gli esempi dell’MP3 e del Quadro di Marabese che arriverà prestissimo sul mercato sono ancora troppo isolati: alle Case moto, quelle grandi e grosse, dico di muoversi, perché dall’altra parte (dove di ruote ne hanno più di due) lo stanno facendo in fretta, per convergere su veicoli che sono un po’ moto e un po’ auto. Mezzi che però anche le Case moto possono costruire. Perché la moto è passione, è vero, ma le due ruote sono anche mobilità individuale, che inevitabilmente rappresenterà il futuro quando si tratterà di spostarsi in città. Non è facile, ma trovare la chiave di volta significa ribaltare molti equilibri.Intanto però ci siamo goduti l’EICMA e le sue moto. Come ogni anno vi racconto di quelle che più mi hanno colpito e che secondo me avranno i numeri per fare bene durante la prossima stagione. Alcune scelte sono scontate, è ovvio, altre forse lo saranno un po’ meno. Da questa lista potete prendere spunto per elaborarne una tutta vostra. Quali sono le moto che vi hanno più impressionato? E perché? Ci vediamo sulla pagina Facebook di RED Ride Drive Live per parlarne. DUCATI PANIGALE C’è la crisi, la gente non ha soldi, le sportive non piacciono più. Sarà, ma lo stand Ducati era affollato come un grande magazzino la vigilia di Natale. La Panigale è un concentrato assoluto di tecnologia, una bicilindrica mai così potente, così elettronica, così leggera e così bella. In 164 kg (!) Ducati è riuscita a farci stare tutto quello che un motociclista sportivo può sognare, compresi i 195 cv del bicilindrico di grande serie più potente mai costruito. Non tutti avranno i soldi per comprarla, ma lasciateci sognare!VESPA 46 Inutile girarci troppo intorno, di scooter ce ne sono a migliaia, ma la Vespa è una. La 46 è la Vespa del futuro che guarda al passato, il veicolo urbano per eccellenza, ecologico, riciclabile (si dice che avrà addirittura la scocca di alluminio…) e con un design ispirato senza mezzi termini a quello della madre di tutte le Vespe, la prima Vespa del 1946. Ci vorrà un po’, ma in Piaggio assicurano che arriverà davvero. Ecco un fantastico esempio di design italiano applicato alla mobilità.MV AGUSTA BRUTALE 675 La gente ama le “griffe” ma poi va all’outlet perché vuole spendere poco. Ecco, la MV Agusta è una griffe che tutti vorrebbero avere ma che fino a oggi era irraggiungibile ai più. La Brutale 675 ha il grande pregio di avvicinare MV a gente più “normale”, ma non c’è sconto, non c’è outlet, perché la “brutalina” non perde una briciola di fascino e di tecnologia. Certo qualche semplificazione c’è, è inevitabile, ma in meno di 9.000 euro questa nuova MV riesce a racchiudere una tecnologia da primato per la sua categoria. Non perdete tempo a cercare altre moto di media cilindrata con Ride-by-Wire multimappa, controllo di trazione e albero motore controrotante perché non le troverete. Brava MV.YAMAHA TMAX Il re, l’incontrastato leader di un segmento che questo modello ha saputo creare dal nulla, è lungi dall’abdicare. Con tempismo perfetto arriva sul mercato a rintuzzare gli attacchi violenti di una concorrenza che si è fatta “pesante”. Il nuovo TMAX ha le spalle forti, può reggere l’impatto anche perché è stato ritoccato il giusto nel motore per non perdere quell’equilibrio che l’ha reso leader. Inoltre ha soluzioni che altri potrebbero rimpiangere, come la cinghia di trasmissione. Sempre molto scooter, ancora un po’ più moto… Perfetto.BMW C600 Sport E C650 GT Quando si muove la Casa di Monaco lo fa sempre per “fare il botto” e anche in questo caso BMW sembra aver fatto la mossa giusta, sdoppiando l’offerta del suo maxi scooter. Gli altri si sono concentrati su un segmento caratteristico, BMW li affronta di petto entrambi con due scooter più diversi tra loro di quel che sembra e con qualche soluzione molto “smart” come il vano a capienza variabile della versione Sport. A proposito: al salone salivano tutti sullo Sport, ma sono pronto a puntare 10 euro che la parte del leone nelle vendite la farà il GT. Scommettiamo?HUSQVARNA MOAB Altro che Nuda 900! Non me ne voglia la motardona Husky che va bene e ha un design aggressivo, ma la Moab è qualcosa di fantastico. Linea stupenda, soluzioni azzeccate, è piaciuta al pubblico ed è una delle moto dell’EICMA più ricercate sulla Rete. Se la fanno davvero e la posizionano bene sul mercato sarà la Bonneville delle Scrambler: ne ha tutto il potenziale.KAWASAKI ER-6n 2012 Kawasaki si è inventata il segmento delle “entry fashion” proprio con la ER-6 e adesso ribadisce il concetto con la nuova versione che (opinione personale) è un piccolo capolavoro. Sì, perché la ER-6n va un gran bene, costa poco, è bella e ha un livello di finiture che molte moto più costose si sognano. Chi cerca un mezzo non troppo dispendioso ma “cool” la vada a vedere da vicino.KTM FREERIDE Non è una scrambler, non è una enduro, non è una moto da alpinismo. È tutto questo assieme, condito con un look acchiappa-sguardi e una tecnica da prima della classe. Altro esempio di come con poco più di 7000 euro si possa ottenere una moto affascinante e adatta davvero a tutti. Pesa niente, ha un motore “tranquillo” ma è capace di salire anche sui muri. KTM insiste a farla vedere sui percorsi estremi: giustissimo perché con questa moto ci si può andare, ma io la vedo benissimo anche a saltar su e giù dai marciapiedi di una città affollata come Milano, come degna sostituta di maggior cilindrate per tutti quei ragazzi che vanno a scuola con l’EXC 125. E se inizia a diventare trendy, questa moto fa il botto di vendite.HONDA NC 700 Facciamo due conti: in circa 7500 euro Honda ha fatto stare un motore bicilindrico 700 cc di ultima generazione capace di fare quasi 30 chilometri con un litro, un vano portacasco capace di contenere un integrale e soprattutto un cambio a doppia frizione che nel mondo auto montano soltanto i modelli più tecnologici. Occhio che dopo un po’ di tempo passato a sonnecchiare Honda si è arrabbiata e vuole tornare leader. La NC700S (e la sorella X) hanno un potenziale anche più alto dell’Integra. Ok, ammettiamolo, l’idea l’ha avuta Aprilia con la Mana, ma qui non c’è un variatore: il DCT è un’altra cosa, e i tempi sono cambiati. Sono curioso di vedere i numeri di vendita.PIAGGIO BEVERLY SPORT TOURING Zitto zitto, il Beverly fa debuttare il controllo di trazione su uno scooter per tutti. E funziona pure molto bene! Il nuovo motore Piaggio è un gioiellino di 330 cc che pesa come un 300, consuma meno e va come un 400. Un bel lavoro.