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Coronavirus, gli Euro 4 potrebbero restare invenduti

L'emergenza del Covid-19, unita all'entrata in vigore dell'Euro5, potrebbe rendere invendibili migliaia tra moto e scooter Euro 4.

Il decreto Conte dello scorso 11 marzo” – dichiara Paolo Magri, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Ciclo, Motociclo e Accessori) – “ha sospeso l’attività commerciale dei rivenditori di scooter e motocicli, con la sola eccezione dei servizi accessori di manutenzione e riparazione. L’effetto di questa disposizione – che l’industria ha accolto con senso di responsabilità per contenere gli effetti di una emergenza sanitaria senza precedenti – è il totale blocco delle vendite per un periodo di tempo che, in questa fase, non è possibile determinare.”Ad aggravare la situazione, la concomitanza con la transizione tra le motorizzazioni Euro 4 ed Euro 5. A partire dal 1° gennaio 2021, non sarà infatti più possibile immatricolare ciclomotori e motocicli Euro 4, salvo quelli ammessi dalle deroghe di fine serie normalmente previste dalle direttive comunitarie per aiutare i costruttori a smaltire gli stock.Poiché c’è il rischio che la chiusura dei negozi possa impedire la vendita di tutti i veicoli omologati Euro 4, con conseguente accrescimento degli stock, potrebbe accadere che, alla fine dell’anno costruttori e dealer si ritrovino in casa veicoli che, per legge, non potranno più essere commercializzati.Sarà dunque anche questo uno dei grattacapi che il Governo si troverà a dover affrontare in questa situazione eccezionalmente grave, per evitare ulteriori danni alle aziende del settore.

 

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